Il Periodo Viola dell'Amore

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Lils
view post Posted on 21/6/2008, 09:59




CITAZIONE (GothicLady89 @ 20/6/2008, 21:28)
EEEEEEEHHHHHHHHH??? Elias ed Eric si sn baciati?? Wow!!!! Beh un po' me l'aspettavo... i due si lanciavano certe occhiatine.. Bene bene ora mi interessa l'evolversi della faccenda!! la storia è bellissima,le descrizioni sembrano quadri impressionisti e mi è piaciuto in particolar modo quel commento sui sogni... Bene,mi raccomando:continua presto e continua a scrivere così ''ispirata''.. E k altro dire:GRAZIE!!!

Prevedibile, eh?
Ma quella coppia l'amo proprio.
Solo che scrivendo del sogno-incubo-passato di Elias tremavo, cioè, è tremendo.
 
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kiki17
view post Posted on 21/6/2008, 12:19




Oh Dio ke bei capitoli madonna...Ginevra quanto sei brava!!!!!
A QUANTO IL PROSSIMO?
 
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Lils
view post Posted on 21/6/2008, 12:43




Ah, non lo so.
Visto che non devo più studiare forse presto.
 
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chemical lady
view post Posted on 22/6/2008, 13:51




bellissimo... SEI DAVVERO BRAVISSIMA!!! complimentoni spero di leggere presto il seguito...
 
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Lils
view post Posted on 22/6/2008, 14:13




CITAZIONE (chemical lady @ 22/6/2008, 14:51)
bellissimo... SEI DAVVERO BRAVISSIMA!!! complimentoni spero di leggere presto il seguito...

Grazie.
Oh, lo sto già scrivendo... sono quasi a metà.
 
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Lils
view post Posted on 24/6/2008, 19:44




Eric si svegliò presto, trovando le labbra di Elias sul collo non potè far altro che sorridere e posargli un bacio leggero sulla spalla, e delicatamente, per non disturbare il sonno del ragazzo, si riuscì a liberare dal tenero abbraccio. Quella notte avevano dormito avvinghiati, ma non era successo null’altro. Non facendo caso al fatto che si trovava solo in boxer, si diresse verso la cucina e preparò la colazione per tutti. Decise di apparecchiare nella sala da pranzo, lì era presente una grande vetrata che mostrava tutta la vallata, con i suoi paesini e le sue stradine, all’orizzonte si vedeva una catena montuosa completamente innevata, dipinta del rosa con un pizzico d’oro dell’alba. Gli piaceva quel posto, era la casa delle vacanze della sua famiglia, ma, ora che i suoi genitori erano invecchiati e non avevano più intenzione di passarci l’estati, e non riuscivano a sostenere i pagamenti delle ristrutturazioni di cui necessitava la baita, Eric aveva fatto veramente tanti sacrifici per riuscire a mantenerla in piedi. Da quando le chiavi erano nelle sua tasca, nessuna persona, tranne lui, aveva messo piede in quella graziosa desolazione.
Ma ora, le cose erano cambiate, i tempi erano maturi, e Eric voleva rinnovarsi.
- Fatto scintille ieri?- Trasalì leggermente, ma riconobbe la voce di Corinna.
- No, perché?- Chiese osservando la propria immagine nello specchio, era normale.
- Forse per te è normale dormire in boxer con degli sconosciuti… come fai? Io non ci riesco, è imbarazzante solo parlare con delle persone…- Continuò Corinna, con lo sguardo fragile e perso nella tazzina di caffè.
Con un vociare non fastidioso ma allegro Rob, Dave e dopo poco Elias entrarono nella sala da pranzo e commentarono felici la colazione pronta. Rob indossava una maglietta a mezze maniche azzurro chiaro, dei jeans scuri e le solite scarpe viola, in sintonia con i capelli che gli oscuravano parte del viso. Dave era elegante con le sue scarpe da tip-tap, con i pantaloni neri, la fascia in vita, camicia bianca leggermente stropicciata e cravatta viola, i capelli neri inanellati contornavano dolcemente il volto. Elias si stiracchiava e distendendo le vertebre la maglietta nera si sollevava e lasciava scoperta la vita sottile. E senza rendersene conto, il fotografo si portò due dita alla bocca, ma risvegliato dallo sguardo insistente di Dave, finse di leccare via un po’ di marmellata di menta.
- Ma, voi vi chiamate Purple Cat perché spesso vi vestite di viola?- Domandò Eric sicuro di aver avuto una folgorazione.
- Anche, ma il vero motivo è che ho un gattino bianco e, giocando con la tinta per i capelli di Rob, si è rovesciato addosso il flacone e adesso è viola.- Rispose Elias.
- Non ci posso credere.- Sbottò Corinna scettica, versandosi addosso metà caffè.
- Non ci credi? Allora, come si chiamano le ragazze di Cuba?- Le chiese Rob.
- Cubane.- Disse sicura la segretaria, alzando il mento e lo sguardo in segno di sfida.
- No, dolcezza, io le chiamo cubiste…- Rispose Rob poggiando una mano sul collo di Corinna, all’attaccatura dei capelli castani, e massaggiando circolarmente con le dita.
Eric per distogliere l’attenzione generale dal viso arrossato di Corinna, prese a spiegare nei minimi dettagli la giornata di lavoro che li attendeva.
- Quindi le foto le facciamo nel bosco?- Chiese Dave con massimo stupore.
- Paura di sporcarti? – Ghignò Rob con fare scanzonatorio e fastidiosamente acido.
- Non è un problema, le foto le facciamo al chiuso, a due ore di cammino da qui c’è un rifugio, in questo periodo dell’anno è sempre deserto. Sbrigatevi a finire di mangiare, partiamo subito.- Li rassicurò il fotografo, pulendosi i baffi del latte su una manica.

Si trovavano nel rifugio da già un’oretta, la strada per arrivarci era impervia e costellata di punti pericolosi, in più un pezzo era franato. La session fotografica era finita in fretta, anche perché si erano già abituati alla professionalità di Eric e lo capivano solo con uno sguardo. Corinna osservava distratta il fuoco scoppiettante con un leccalecca alla coca cola tra le labbra, Rob riposava disteso in un letto, Eric controllava nel portatile le foto appena scattate, storcendo il naso o sorridendo con solo un lato della bocca a seconda del risultato.
- Elias, possiamo parlare?- Chiese Dave facendo sobbalzare Elias che era perso in una mistica contemplazione del cielo tempestoso che li teneva segregati nel rifugio.
- Oh, certo, di cosa?- Mormorò Elias sbattendo gli occhi azzurrissimi.
Dave gli fece un po’ di pressione sul braccio e lo scortò verso il bagno, lì si appoggiò al lavandino e invece il biondo si sedette nel freddo pavimento con la schiena aderente alla porta.
- Di tuo fratello.- Rispose gelido e un po’ malinconico Dave – Mi manca da morire, a volte mi sveglio e credo che lui sia in cucina a preparare il caffè, te lo ricordi il suo caffè? A volte vado nella panchina davanti a scuola dove ci siamo conosciuti, c’è ancora la sua poesia… Dio, quanto mi manca!-
- Perché me lo dici? Perché?- Domandò Elias sbattendo il capo contro la porta.
- Perché tu sei suo fratello, e vi assomigliate moltissimo, non fisicamente, ma dentro, avete sopportato gli stesso dolori, avete le stesse passioni e perché io dovevo essere su quell’auto assieme a lui.- Concluse avvicinandosi al cantante.
- Lui non era uguale a me… Lui era un eroe.- Borbottò tenendo lo sguardo basso.
- Eroe è chiunque per salvare qualcuno rischia la vita, l’eroe è un incosciente con un gran cuore, lo avresti fatto anche tu, non fossi stato così piccolo.- Il batterista si inginocchiò davanti al biondo, gli posò entrambe le mani sulle spalle.
- Si, ma perché? Quell’uomo voleva me, non Tristan, e lui si immolava per me. Quello che doveva subire ero io, lui era l’agnello innocente, capisci? Lui lasciava scorrere la situazione, la ribaltava e mi salvava, non quella donna, quella che dovrebbe essere stata mia madre, il mio nido.– Le lacrime si gonfiavano e ingrossavano dentro gli occhi, formando due specchio. Dave non sapeva che rispondere, forse non doveva neppure affrontare l’argomento, ma era un dolore da condividere, visto che li straziava entrambi. Strinse ancora di più la presa sulle spalle di Elias. Dio, le vene di Dave erano ostruite dal troppo cordoglio, erano mesi che neanche guardando il poster di Pamela Anderson riusciva ad avere un orgasmo, si sentiva come un bambino che gioca a chi riesce a stare più minuti senza respirare, si sentiva come una bomba atomica appena sganciata da una qualsiasi Enola Gay su una qualsiasi Hiroshima, si sentiva come un anziano a pochi secondi dallo spirare, con già i parenti e le candele attorno. Quella notte con Tristan era stata la più sofferta e attesa e amata della sua vita. Il cuore batteva fortissimo. Ricordava ogni suono, il CD di Louis Armstrong che scandiva ogni tocco, ricordava ogni colore, le candele che illuminavano soffusamente l’atmosfera, ricordava ogni sfioramento, la mano di Tristan sul fianco, ricordava ogni profumo, l’odore umido e caldo dell’estate, ricordava ogni sapore, la pelle di Tristan percorsa centimetro per centimetro e cioccolata e menta. La confusione era ordinata. La confusione anarchica era dentro. L’ordine meticoloso era fuori. Un grande buco nero risucchiava tutte le convinzioni e le aspettative. Gli veniva da piangere, a trovasi un anno dopo in un maledetto bagno di un dannato rifugio davanti a Elias, con una voglia folle di baciarlo e lasciare scorrere. Lasciarsi trasportare da un fiume in piena, sicuro che basterebbe un’ondata ad affogarti, e sentire il gusto di fango e pietre.
- Hey, la tempesta probabilmente ha fatto franare altri punti del sentiero. Corinna, Rob ed io abbiamo pensato che forse è meglio accamparci qui, per stanotte, e visto che siamo in una democrazia, anche se voi siete contrari, siamo noi la maggioranza. Emh… c’è qualcosa che non và?- Eric, spiritello con un tempismo perfetto, era apparso e spalancando la porta aveva fatto cadere Elias che lo studiava sottosopra.
- Tutto ok, dormiamo qui. Comunque usare la parola democrazia in questo fottuto paese è solo un straschifosissimo eufemismo.
 
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• Josi;
view post Posted on 25/6/2008, 10:14




Wow,bellissimo,sei davvero troppo brava!!!
Continuala presto,sono curiosa di sapere come continuerà!
E poi Eric ed Elias ormai sono entrati nel mio <3
xDD Ok,forse mi sto lasciando un pochino prendere,eh?
Però è comprensibile se è la Lils che scrive ^^
 
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GothicLady89
view post Posted on 27/6/2008, 20:49




Bello.bello,bello.. K altro dire? è così...così..così... beh hai capito.. Tutto ciò k di positivo si può dire.. E nn lo dico tanto x far conversazione.. Lo dico seriamente.. Lo stile poi mi lascia letteralmente basita(oooooh).. è molto maturo e studiato.. very well!! Awesome!!
 
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Lils
view post Posted on 27/6/2008, 21:18




Addiritura stile?
Wow, boh, ho sempre paura di esagerare con la poeticità delle frasi, quella dei sensi e delle situazioni ne è un esempio.
Maturo? °O°
Beh, è scritto di getto, assolutamente al momento.
Sono così contenta che ti piaccia!

SPOILER (click to view)
Stavo tentando di leggere Aut-Aut solo che filosofia la inizio a studiare fra tre anni, e allora fatico, visto che non ho nessuno che me lo spieghi. Che mi consigli di Kierkegaard.

Ah, Soras è il filosofo più carino (fisicamente) della storia.
 
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GothicLady89
view post Posted on 28/6/2008, 09:34




Sì maturo.. Beh guarda ank'io scrivo di getto e il risultato è migliore di una scrittura ricercata,strutturata ed equilibrata.. Sec me nn esageri in ''poeticità''.. Sec me deve essere così xkè nn dimenticare k la prosa è sempre una forma d'arte e cm tale rikiede artifici retorici!!
X Kierkegaard vediamo.. Enter-eller(aut-aut) è fantastico ma forse se nn hai ancora avuto approcci alla filosofia t può suonare un po' complicato ed ermetico.. Soprattutto se prescindi da tutta la filosofia precedente.. Voglio dire:la filosofia è un cammino e quindi devi partire dagli esordi(es Talete,Anassimandro ecc..) fino ad arrivare a Vattimo(tuttora vivente) senza saltare le tappe fondamentali altrimenti non t c raccapezzi più... Cmq un libro k ti consiglio vivamente da leggere di Kiekegaard è:''diario di un seduttore'':parla di un tale''Johannes '' k cerca in tutti i modi di conquistare una donna.. dal punto di vista psicologico è finissimo.. e poi nn è difficile,è piacevolissimo!!! Poi ce ne sn altri belli ma sn piuttosto religiosi e strani..
 
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Lils
view post Posted on 28/6/2008, 10:35




Ok, grazie, lo cercherò in biblioteca.
In effetti fatico parecchio. In famiglia l'unici che hanno studiato filosofia sono mia madre ma non riesce a spiegarmela, e mio zio, ma è sempre a lavoro e comunque sarebbe disposto a spiegarmi solo Engels e Marx.
 
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GothicLady89
view post Posted on 28/6/2008, 12:30




Engels e Marx? Naaa!! nn sn proprio il mio genere!! Troppo razionalisti,troppo pragmatici,troppo perfettini... Certo a quei tempi sn stati tra i pochi a denunciare lo sfruttamento e l'alienazione della classe operaia ma a me sembrano così tecnici.. E poi l'economia nn mi ha mai attirato particolarmente!!! Per non parlare della società capitalistica!!!
 
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Lils
view post Posted on 28/6/2008, 13:37




Sono noiosi, hanno ragione ma sono noiosi.
 
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89 replies since 13/6/2008, 20:26   715 views
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