Il Periodo Viola dell'Amore

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Lils
view post Posted on 21/8/2008, 13:00




CITAZIONE (kiki17 @ 21/8/2008, 10:58)
Io penso che sia tutto magnifico. Ogni descrizione,personaggio,le vicende. Credo che sia scritto tutto in modo perfetto. E io adoro questa storia. Ti ringrazio Ginevra per le anticipazioni. E non ti preoccupare se vedo qualcosa di uguale ti avviso e subito!!!!!!!!!
Complimenti,a quanto un nuovo capitolo?

E io continuo a non comprendere il tuo entusiasmo.
Ho già scritto metà capitolo, lo pubblicherò prima di partire.

Altra anticipazione, questa è per tutti:
SPOILER (click to view)
Ci sarà un nuovo personaggio molto ambiguo, per ora vi svelo solo il nome: Nicola!


SPOILER (click to view)
Conoscete Dave Lepard? Madonna, che tristezza. Aveva solo ventisei anni!
E tutti ricordano Kurt Cobain ma si dimenticano di Jim Morrison, Ian Curtis, Rozz Williams, Dave Leperd e quel gran figlio di puttana di GG Allins!
Perchè Cobain è un mito e Rozz no?
 
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kiki17
view post Posted on 21/8/2008, 16:27




Perchè continui a non comprendere il mio entusiasmo?
 
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Lils
view post Posted on 22/8/2008, 08:15




CITAZIONE (kiki17 @ 21/8/2008, 17:27)
Perchè continui a non comprendere il mio entusiasmo?

Perchè fa schifo, e più la rileggo più odio quello che ho scritto.


Il simbolo dei Purple Cat.
SPOILER (click to view)
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Edited by Lils - 25/8/2008, 09:22
 
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Lils
view post Posted on 22/8/2008, 21:00




- Finalmente ti sei liberato di lui!- Esultò Joshua quando Elias era riuscito a convincere Dave che non sarebbe morto entro pochi minuti e gli conveniva andare a casa di Millie a prendere gli scatoloni per trasferirsi da lui.- Perché è così spaventato, ne hai combinate delle tue in vacanza? Oh, scusa ma qualche foto non mi sembrano un lavoro così arduo. Pensa a tuo nonno che scaricava i container in porto.-
- Guarda, preferisco lavorare tutta la vita che rifare una vacanza del genere. Tra tempeste, frane, litigi e sesso mi sono beccato pure la febbre…- Si lamentò Elias.
- Fermo, sesso!? Con quel fotografo? Raccontami tutto.- Lo bloccò Joshua.
- Si chiama Eric, è molto bello, porta i capelli lunghi, neri e ha gli occhi scuri, è pallido e vestito sempre di nero, fa tanto l’altenativo ma si veste di marche famose. Piuttosto ricco, ha un uffico in un grattacielo dorato, una jeep a sei posti e una casa delle vacanze enorme. E’ geloso, viziato e molto appiccicoso. Il classico ragazzo a cui i genitori anziani non hanno mai negato nulla. Ha iniziato l’università ma la trovava noiosa, adesso fa il fotografo e si fà mantenere dai genitori. La superficialità della sua vita mi schifa.- Borbottò Elias, la testa gli doleva.
- Si, si, certo, ma parlami del sesso. E’ bravo a letto?- Esclamò Joshua spalancando gli occhi e recuperando su un tavolino di vimini una confezione di Belladonna, come erba è velenosa, ma come medicinale omeopatico si usa contro la febbre.
- Sei un po’ maniaco tu, vero? Comunque abbiamo fatto sesso, cioè, praticamente ho fatto tutto io. Lui stava immobile a guardarmi coricato nella doccia mentre io... evitiamo i particolari. Non ha preso bene il fatto che io ami un’altra persona, per niente. Si è vendicato lasciandoci in autogrill e licenziando la segretaria.- Concluse Elias, con un tono implorante, voleva riposare almeno per un paio di orette.
- Ami un’altra persona? E chi? Fammi indovinare… o una ragazza omosessuale o un uomo etero. Tu non sei portato per storie semplici, vuoi sempre complicare le cose… E pensare che sei partito da un ragazzo splendido e libero come l’aria!- Disse Joshua poggiando la testa sullo schienale imbottito di una poltrona da esterno. Lui era stato la prima volta di Elias, ed era avvenuto tutto in fretta, nella ricca camera da letto dei suoi genitori, un giudice noto per la sua incorruttibilità e una dolce casalinga.
- Joshua, con te non sarebbe mai durata. Io adesso amo Dave.- Mormorò Elias.
- Quel Dave!?- Sembrava sconvolto.- Ma tu, cioè, c’era lui a lenire le tue angoscie l’anno scorso? Allora?! C’era solo Nicola, che rischiava pure la separazione dopo due miseri mesi di matrimonio, per stare sempre assieme a te. Morales invece non c’era, lui era con quella svampita. Quante persone hai amato nei tuoi diciotto anni?-
Ed era vero, dopo l’incidente, Elias si era rinchiuso in casa per tre mesi a scrivere disperatamente delle canzoni e l’unica persona che accettava di vedere era Nicola, un’amico silenzioso e timido, con i capelli castano scuro che gli coprivano gli occhi verdi e le labbra sottili che leggevano poesie. Joshua stava confondendo Elias.
- Escluso mio fratello… Nicola platonicamente e adesso amo Dave.- Rispose triste il biondo. Joshua si pentì di quello che aveva detto e lo abbracciò stretto al petto.
- Non voglio che le mie parole siano della discordia. Magari è simpaticissimo, ma non ci siamo mai piaciuti. Ora, io credo che la febbre si sia alzata tantissimo, se mi giuri di non dire nulla al tuo bello, io proverei a darti un’altra pastiglia di antibiotico. E forse è meglio che ti accompagni in camera da letto.- E dicendo questo lo prese in braccio e lo trascinò fino alla mansarda, scatenando le sue ire e proteste.- Ti dispiace se chiamo Nico e passa a prendere le chiavi del negozio?-
- Fai pure, ma non puoi andare ad aprire il negozio te?- Domandò Elias coricato sui cuscini. La mansarda era enorme, semi-vuota e completamente il legno, la luce filtrava da dei finetrini disposti sulle pareti oblique, non c’erano mobili. Il pavimento era ricoperto di tappeti e cuscini, dei scatoloni contenevano libri, dischi e vestiti, un sottile materasso, tipo futon giapponese, costituiva il letto. L’unico poster era un cartoncino nero con tante foto incollate come un collage.
- Dave mi ammazza se ti lascio solo.- Mugugnò Joshua facendolo distendere.
- E allora fai venire Nico, è da settimane che non lo vedo. Devo parlargli. Devo sapere se sta bene.- Sussurrò il cantante guardandosi le unghie mangiucchiate.
- Lo stai distruggendo, io non so cosa ci sia stato fra di voi, però ora lui è sposato con una stronza e tu stai con Dave. Non illuderlo, l’ultima volta che l’hai fatto ha rischiato seriamente di diventare pazzo, a meno che non lo sia già.- Disse serio lo sciamano.- Non voglio perdere un ottimo dipendente, serio, efficiente, sa parlare con i clienti… Sto scherzando! Comunque il negozio va a gonfie vele, un sacco di ragazzine ridacchiante sono venute a comprare candele e ciondoli, che credono siano satanici ma non lo sono, solo per la pubblicità che hai fatto tu.-

Nicola indulgiava davanti all’uscio di casa Wild. Joshua non gli aveva permesso di lavorare in negozio, quel giorno, lo aveva obbligato a passare la giornata assieme al cantante dei Purple Cat. Richiudendosi la porta alle spalle notò uno specchio con la cornice formata da fiori intagliati nel legno appesa alla parete, non potè resistere all’impuso di far cadere un ciuffo di capelli sugli occhi. L’immagine riflessa era quella di un ragazzo magro, alto e spigoloso, con i capelli spettinati, leggermente cotonati alle radici, neri, gli occhi verdi tendenti al grigio arrossati, dalla pelle grigiastra da fumatore e con le occhiaie violacee e un sorriso incerto sostava sul volto scavato. Indossava un dolcevita nero, dei pantaloni di velluto scuro e delle creepers dello stesso colore. Si rabbuiò improvvisamente, ricordandosi della fede dorata all’anulare sinistro. Fece a due e due i gradini della scala a chiocciola in ferro battuto, l’aria fresca e la luce della mansarda lo colpirono. Elias era inginocchiato davanti ad un giradischi a mobiletto, stava cercando un disco dentro uno scatolone di cartone.
- Ciao Nico. Cosa metto?- Chiese Elias senza nemmeno voltarsi a guardarlo.
- Five Leaves Left di Nick Drake.- Nicola non commentò il fatto che il biondo usava il giradischi invece che lo stereo, lo faceva sempre quando doveva comporre qualche pezzo o pensare a delle questioni importanti, portava le cose necessarie, basso, libri di poesie, carta e penne blu, in soffitta. I vinili restavano tutto l’anni lì, visto che al piano inferiore aveva un impianto stereo professionale, era il suo rifugio.
- Me lo hai regalato te. Come va con Esther?- Aveva le guance arrossate dalla febbre.
- Sbaglio o era ironia, quella? Sta diventando un incubo, alienazione totale, sono ovviamente obbligato a lavorare perché lei passa il tempo in palestra, la sera devo pulire la casa, secondo me o si cerca un lavoro oppure si deve almeno sbrigare le faccende domestiche ma lei non è d’accordo, e di notte devo soddisfare le sue perversioni sessuale. E suo padre la considera una brava casalinga…- Rispose il moro coricandosi su dei cuscini. Il volume della musica era basso e intimo.- E ti odia…-
- Immaginavo, chiedila tu la separazione, no? Anche per una questione di orgoglio, lei ti minacciava sempre durante i primi mesi, eppure sei durato, e ora ti vendichi.-
- E poi che facciamo, fuggiamo insieme verso un romantico paradiso terrestre? Sono già stato considerato blasfemo, l’amarti darebbe un senso a tutta la mia vita.-
- Chiedimi tutto ma non questo, credo di stare con Dave.- Mormorò Elias distogliendo lo sguardo e puntandolo sul cartellone attaccato al legno, c’erano tutte le foto dei suoi amici, Joshua, Nico, Dave, Rob, Juliet, i roadie e i ragazzi del fan club.
- Dave Morales? Questa è una novità, perché lui?- Sorrise dolcemente Nicola, a lui stava simpatico David, ed era stato tante volte preso in gira da Joshua per questo.
- Credo per il suo sguardo, e la sua dolcezza un po’ brusca e impacciata. So solo che mi sono ritrovato ad amarlo e si trasferisce di nuovo in questa casa.- Scostò di poco la manica del maglione per permettergli di vedere la bendatura.- Lo sai tu e lo sa Dave. E’una punizione, non sarà questa la mia firma sul testamento. Non ci sarà sangue e orrore. Vorrei che ritrovare il mio corpo privo di vita fossi tu. Cosa faresti nel vedere il mio fantasma appeso al soffito stagliarsi contro la lattea luna?-
Non si aspettava di venire scaraventato contro il pavimento, Nicola gli stava straiato sopra e lo immobilizzava, stringendogli i polsi (e facendolo gemere dal dolore) contro il legno e fissandolo a pochi millimetri dal viso, in un’espressione aggressiva.
- Sei un’egoista. Non devi dire questo. Non devi pensarlo. Non devi ucciderti. Noi abbiamo bisogno di te. – Allentò la presa e gli strusciò il naso sulla guancia, chiudendo gli occhi per un paio di minuti.- Io ho bisogno di te. Vuoi sapere cosa farei? Salirei su una sedia, ti toglierei la corda dal collo e ti deporrei sul letto, mi coricherei al tuo fianco e ingerirei un dose elevata di sonnifero. Il tuo ucciderti mi ucciderebbe. Vuoi questo? Tu cosa vuoi? Io solo il tuo amore.-
- …Scusami.- Borbottò guardando le labbra carnose, chiare e socchiuse di Nicola.
- Ho paura di perderti.- Disse annuendo il moro, e voleva dirgli tante altre cose, che lo amava e amava e amava, sì, quello lo voleva urlare, fino a far tremare le pareti, fino a sfondargli i timpani, fino a rimanere senza voce. – Che rapporto è il nostro?-
- Quello degli angeli… immateriale, fatto di anime e parole e azioni. Non carnale, non lussurioso, non del piacere effimero. Immenso.-

SPOILER (click to view)
Potete anche giudicare Elias farfallino e superficiale, ma non lo è, è normale amare più persone contemporaneamente, soprattutto se una è amata in modo platonico. Tra Nico ed Elias non c'è nulla di fisico, solo amore divino. Quindi nessuno tradisce Dave.

 
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kiki17
view post Posted on 23/8/2008, 21:30




Nooo. nooooooo. nooooooooo. NO! Cioè io non vedo perchè tu ti faccia tutti questi problemi,davvero!!!!!!!
A me questa storia piace tantissimo!
QUOTE
Io ho bisogno di te. Vuoi sapere cosa farei? Salirei su una sedia, ti toglierei la corda dal collo e ti deporrei sul letto, mi coricherei al tuo fianco e ingerirei un dose elevata di sonnifero. Il tuo ucciderti mi ucciderebbe. Vuoi questo? Tu cosa vuoi? Io solo il tuo amore.-
- …Scusami.- Borbottò guardando le labbra carnose, chiare e socchiuse di Nicola.
- Ho paura di perderti.- Disse annuendo il moro, e voleva dirgli tante altre cose, che lo amava e amava e amava, sì, quello lo voleva urlare, fino a far tremare le pareti, fino a sfondargli i timpani, fino a rimanere senza voce.

Questa parte è bellissima *.* Complimenti.
 
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Lils
view post Posted on 25/8/2008, 08:24




CITAZIONE (kiki17 @ 23/8/2008, 22:30)
A me questa storia piace tantissimo!

E il problema è questo, piace solo a te. Ma fà lo stesso, continuerò per te.

Scrivendo mi sono accorta che Elias è ispirato da me stessa, solo caratterialmente, quasi gli stessi patimenti, stessa passione per ciò che è affilato e stesse manie suicide - autodistruttive.
Fisicamente no, perchè io sono riccia, castana, femmina. Fisicamente condividiamo la non altezza e l'esilità.

Quel pezzo è riferito a quello che ho detto ad un ragazzo che mi aveva posto la stessa domanda.

Rob
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Nicola
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Elias
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Dave
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Edited by Lils - 26/8/2008, 00:16
 
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{Forget}
view post Posted on 28/8/2008, 15:06




I primi capitoli li ho letti su EFP, li trovavo carini, ben scritti anche se si nota la mancanza di una beta. Per leggere gli ultimi, dal sesto al dodicesimo, ho fatto una maratona questa notte con il mio portatile a letto. Che dire,è una storia che è iniziata tiepida, ben scritta, ma scontata. Dal sesto in poi tutto cambia, matura, si evolve e affascina, probabilmente te ne sei accorta (sei una ragazza, vero?) anche te, perchè hai inserito molti più personaggi, più descrizioni e più dialoghi, hai allungato e curato di più i capitoli. Mi piace molto. Da storia romantica è passata a drammatica, si percepisce la tensione, il dolore di un ragazzo stuprato dalla vita. Credo che il mio personaggio preferito sia Elias, per la sua poeticità e la sua introspezione. E poi. diciamolo, dalle descrizioni sembra il più affascinante. Mi ha fatto piacere che hai introdotto personaggi particolari e di varie nazionalità come Dave e Joshua, Nicola mi sa un pò di francese, non so il perchè. Comunque continuerò a seguire questa storia, sperando che aggiorni presto.
Ti piace Venus in Furs dei Velvet Underground?
Ciao, un bacio.

Edited by {Forget} - 28/8/2008, 16:24
 
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Lils
view post Posted on 29/8/2008, 13:48




- Dave viene per pranzo?- Chiese Nicola appoggiando sul ripiano marmoreo del tavolo un sacchetto di carta da pacchi e tirandone fuori il prosciutto crudo tagliato a fette sottili e del morbido pane, comprati nel tragitto tra casa sua e casa Wild.
- Quando l’ho chiamato sembrava contendo che ci fossi tu e non Joshua, quindi va a pranzo a casa di sua madre, suo padre è tornato ieri sera, ed è un preoccupato per Gracia. Sai come finirà? A tavola Enrique farà uno dei suoi commentini acidi, il padre sbatterà il pugno sul tavolo e gli dirà che in casa sua non accetta in casa sua la maleducazione, Gracia si tapperà le orecchie con le mani e correrà piangente in camera, Dave la seguirà per consolarla e la madre getterà uno o due piatti per terra.-
- A casa mia non litigavamo mai. Però c’era molta indifferenza, non condividevamo niente, né gioie, né dolori. Hai visto come è finita, mio padre ci ha abbandonati e mia madre finalmente è felice.- Commentò Nico porgendogli un panino ripieno.
- Tra un’ora devo essere dall’altra parte della città. Mi accompagni?- Elias addentando il pane si sbriciolò addosso. Nicola si sporse per scostargli dal mento le briciole, poi gli poggiò una mano sulla fronte per sentire la temperatura corporea.
- Hai ancora un po’ di febbre. E’ una cosa molto importante?- Prendendo un biglietto da visita che gli porse Elias e leggendo il nome “Nikki for Tattoos”- A beh, se hai un appuntamento… vengo con te, andiamo con la metropolitana. Sbrigati a vestirti.-
Elias corse in camera e spalancò l’armadio, agguantò dei pantaloni attillati scuri, gli stivali lucidi con le fibbie metalliche e un maglione largo, smagliato e vecchio, si vestì veloce e si scompigliò i capelli pensando che doveva andare a trovare Nina per spuntarli e chiacchierare un po’, magari Ysidro non era ancora partito.
Camminarono per una decina di minuti sotto il pallido sole autunnale, l’insegna della metropolitana lampeggiava sporca di vernice spray. I tunnel sotterranei erano freddi, come i volti di chi li squadrava. Si tenevano per mano, lo facevano da anni, giocavano a fare i “fidanzatini” e giocavano a indovinare i pensieri della gente. Quell’uomo là, brizzolato e sportivo, leggermente schifato ma si intravedeva un’ammirazione per il coraggio. Una vecchina coi capelli bianchi raccolti sopra la nuca e il cardigan blu, materna e soddisfatta dell’amore, di qualunque tipo. Un giovane dal mento molto pronunciato, spaventato e disgustato. Una ragazza, rossa in viso, probabilmente per i pensieri erotici. Una ragazzina corse incontro ad Elias e gli chiese l’autografo, era magra, coi capelli lunghi sul viso, un cappello calcato sugli occhi, le spalle ingobbite e i vestiti scuri, l’insieme dava un senso di triste pesantezza. Dopo mezzora di metropolitana riemersero in superficie, si trovarono in un lungo viale alberato, ombroso e silenzioso. Elias attraversò la strada deserta. Un uomo era seduto su dei gradini, era abbronzato, con i capelli completamente rasati e la nuca tatuata, indossava una canottiera che metteva in risalto le braccia muscolose e tatuate. Non era certamente bello, ma emanava un fascino pericoloso. Aveva gli occhi velati, tristi e scuri e il labbro inferiore gonfio per i piercing e imbronciato.
- Ciao Aaron! Sono in ritardo?- Domandò Elias salutando il tatuato.
- Oh ciao! Ti aspettavamo, sei l’unico appuntamento della giornata. Krista è già in ambulatorio.- Poi notando Nicola aggiunse. – Oh, il poeta! Senti un po’, per caso potresti mettere dei nostri volantini in negozio? Sempre se Joshua è d’accordo. Gli unici clienti, più amici che clienti, che mi sono rimasti siete voi del centro Flowers.-
- Il Flowers è defunto.- Rispose lapidario Elias, dirigendosi verso l’ambulatorio.
Una donna alta, morbida, li accolse sorridente, aveva gli occhi grigi, i capelli lunghi con la frangetta nera e le punte azzurre. Portava un lungo vestito bianco e degli stivali borchiati azzurri, rovinati sulle punte. Sembrava una regina, l’ambulatorio, piccolo e stretto, con poster e esempi di tatuaggi sul muro, era il suo regno.
- Ciao Nico! Ciao piccolo elfo! Come và? Che devo tatuarti?- Esclamò ridente.
- Ciao Krista! Volevo una sigla all’interno del polso destro. Aaron mi sembra triste, cosa gli è successo?- Chiese Elias scostandosi distrattamente i capelli dalla fronte.
- Aaron sta molto male, fisicamente è fortunato solo che lo sta distruggendo dentro. Sapete, è un portatore sano di AIDS.- Abbassò gli occhi sotto lo sgomento di Elias e Nico. Il viso era contratto, sconvolto e gli zigomi alti lo rendevano duro.- Ha smarrito il suo spirito da Pollyanna. Cazzo! Poteva essere malato seriamente, invece è fortunato! Portatore sano… lui non si ammalerà mai, ma il suo sangue è infetto. Ha paura persino a sfiorarmi, baciarmi, anche se tutti sanno che si trasmette in altri modi. Ma adesso non parliamone. Elias, siediti, riesci a disegnare quello che vuoi tatuato?-
Elias si sentiva svenire, scomparire e pensava a Aaron e a Krista, e ad un amore così forte e passionale, annientato da una malattia brutale che esclude l’intimità sessuale.
- Queste tre lettere, proprio dove passano le vene- Disegnò un foglietto tre lettere piccole, snelle, monocromatiche. Una T, una R e una W.- Lo so che il polso è già una zona dolorosa, ma ti prego, non tatuarle con la macchinetta, ma marchiale a fuoco. I tatuaggi sono nati così, violenti, l’atto del tatuare è violento, il significato è violento. E’ completamente simbolico. Non voglio dimenticare, non potrei mai dimenticare.-
- Io non credo di riuscire a farlo, vedi, un conto è se ti entra in negozio un tizio gigantesco, già tutto tatuato, e mi chiede se posso marchiargli una pin up. Ma, tu sei diverso, non puoi deturparti così. Spero che sia un tatuaggio ragionato.- Krista posò ancora per qualche secondo gli occhi sul disegno.- Oddio! Ma è per Tris! Perché? Hai un sacco di persone che ti vogliono bene, e che ti amano, prova a guardare avanti, questa strada non puoi percorrerla mano nella mano col passato, hai bisogno di vivere. Però se è quello che vuoi… vado a chiamare Aaron- Krista uscì dall’ambulatorio, Nicola si avvicinò a Elias, gli si inginocchiò davanti e gli poggiò i gomiti sulle gambe. Il biondo gli sfiorò uno zigomo con le lunghe dita.
- Anche te non sei d’accordo.- Mormorò sorridendogli, il moro scosse la testa.
- Vieni Nicola, ti preparo un the.- Sussurrò Krista lasciando soli Elias e Aaron.

- Allora, finalmente esci con Elias?- Domandò Krista porgendogli una tazza fumante.
- No, io non, cioè, noi non, lui sta con un altro, credo.- Balbettò Nicola arrossendo e portandosi una mano ai capelli, facendo cadere una ciocca scura a coprirgli gli occhi verde chiaro, vicino alla pupilla blu con sfumature violette.
- Sei sempre il solito, ti imbarazzi tantissimo. Con chi, comunque?- Continuò la donna sorseggiando il the come lo stereotipo di un’anziana e rispettabile signora inglese, capelli tinti, trucco pesante, piercing e tatuaggi inclusi.
- Con Dave.- Borbottò il moro a bassa voce, gettando inconsciamente un’occhiata alla porta dell’ambulatorio, lui non amava sua moglie, amava Elias. Posò su un tavolino ricolmo di biglietti da visita e volantini di concerti il the.
- Ah, David! Il batterista? L’ho visto solo un paio di volte. Com’è? Simpatico o no? Frequentava il Flowers anche lui, ma stava esclusivamente con Tristan. Ti manca vero? Il rosso ti manca?- Esclamò Krista aggiungendo un goccio di vodka al the.
- Manca a tutti. Elias si sta distruggendo, credo che non gli importi di morire, qualche mese fa siamo stati in un grattacielo, eravamo sul terrazzo dove atterrano gli elicotteri, era semplicemente splendido, albeggiava appena, la metropoli luminosa si fondeva in un delicato amplesso con il chiarore rosato del mattino. E lui sul bordo, con una bottiglia di vodka quasi vuota in mano, si sporgeva e piangeva e rideva, barcollava e vomitava. Sempre sul ciglio, sempre sul punto di cadere. Un equilibrista a duecento metri, quando basterebbero anche solo cinque piani per sfracellarsi, ed era così selvaggio e ultraterreno. Io lo amo. Vorrei proteggerlo da se stesso ma non ci riesco, mi paralizzo dal terrore.- Concluse Nicola massaggiandosi le tempie.
- Capisco perché Aaron dice che sei un poeta. Le tue passioni sono poesia, la tua vita è poesia, la tua normalità è poesia.- Disse ammirata Krista, sorridendogli con materna dolcezza.- Tu sei sposato, Elias sta con Dave, ma nessuno di voi due contempla la monogamia. Elias sa di quello che provi per lui, e lo ricambia. Il vostro amore non richiede nulla, è basato esclusivamente su cose immateriali tramutate il materiali. Non è come dire ti amo dopo una carezza, è come dire ti amo e ricevere una carezza. Capisci? Non temere, non vergognartene, non cercare di soffocare la tua anima, vivi, ama, amalo e amati, perché amare non è mai sbagliato.-
La porta dell’ambulatorio si spalancò, Nicola rivolse il suo sguardo dolcemente innamorato ad un Elias infantilmente imbronciato. Salutarono Krista e Aaron e uscirono in strada, un centinaio di metri dopo Elias si strappò la benda che copriva il tatuaggio e la pelle arrossata, precedeva il moro di pochi passi. Il freddo vento faceva dimenare i rami e strappava le foglie ingiallite dagli alberi, che in un turbinio di colori planavano sull’asfalto e lì riposavano, disturbate dai calci dei bambini. Elias si voltò di scatto, e, visto che nonostante gli stivali non era tanto alto, si alzò in punta di piedi e raggiunse le labbra di Nico. Il moro non approfondì quel delicato bacio.
- Ma, Nico… tu deridi la verità.- Mormorò il biondo calciando un cumolo di foglie.
- E tu l’accetti questa verità?- Gli chiese Nicola portandosi una mano allo zigomo bagnato di caldo e salato. Il tono era piatto e senza emozioni traditrici.
- Sarebbe tutto così semplice…- Continuò con un filo di voce Elias, il moro gli passò un braccio attorno alla schiena e lo strinse a sé. Il biondo barcollando e fissandolo con lo sguardo tristemente ferito, scrollò le spalle per staccarsi da lui.
- Scusami, ho sbagliato tutto. Dimmelo che sono peggio di un’aragosta nello stomaco di un politico affogata nello champagne. Puoi dirlo?- Gli sussurrò Nicola.
- Sei peggio di un’aragosta nello stomaco di un politico affogata nello champagne. Sì, con le chele intere e qualche pezzo arancione ancora vivo.- Disse incerto Elias.
- Ti senti meglio?- Chiese il moro guardandolo apprensivo.
- No, ma… Hai delle labbra così belle.- Disse ammirato il biondo. Il ragazzo sorrise e gli accosto le labbra alla bocca. Nicola questo bacio non poteva certamente negarglielo.





CITAZIONE
I primi capitoli li ho letti su EFP, li trovavo carini, ben scritti anche se si nota la mancanza di una beta. Per leggere gli ultimi, dal sesto al dodicesimo, ho fatto una maratona questa notte con il mio portatile a letto. Che dire,è una storia che è iniziata tiepida, ben scritta, ma scontata. Dal sesto in poi tutto cambia, matura, si evolve e affascina, probabilmente te ne sei accorta (sei una ragazza, vero?) anche te, perchè hai inserito molti più personaggi, più descrizioni e più dialoghi, hai allungato e curato di più i capitoli. Mi piace molto. Da storia romantica è passata a drammatica, si percepisce la tensione, il dolore di un ragazzo stuprato dalla vita. Credo che il mio personaggio preferito sia Elias, per la sua poeticità e la sua introspezione. E poi. diciamolo, dalle descrizioni sembra il più affascinante. Mi ha fatto piacere che hai introdotto personaggi particolari e di varie nazionalità come Dave e Joshua, Nicola mi sa un pò di francese, non so il perchè. Comunque continuerò a seguire questa storia, sperando che aggiorni presto.
Ti piace Venus in Furs dei Velvet Underground?
Ciao, un bacio.

Sono così contenta della tua sincerità. In effetti me ne sono accorta pure io, in pochi mesi sono maturata e anche quello che scrivo è mutato.
Concordo riguardo Elias.
Venus in Furs? E' bellissima... Shiny, shiny, shiny boots of leather. Whiplash girlchild in the dark...
Ma la mia preferita è Heroin.
 
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kiki17
view post Posted on 8/9/2008, 12:54




QUOTE
Tu sei sposato, Elias sta con Dave, ma nessuno di voi due contempla la monogamia. Elias sa di quello che provi per lui, e lo ricambia. Il vostro amore non richiede nulla, è basato esclusivamente su cose immateriali tramutate il materiali. Non è come dire ti amo dopo una carezza, è come dire ti amo e ricevere una carezza. Capisci? Non temere, non vergognartene, non cercare di soffocare la tua anima, vivi, ama, amalo e amati, perché amare non è mai sbagliato.-

E' bellissima questa parte. *.*

QUOTE
No, ma… Hai delle labbra così belle.- Disse ammirato il biondo. Il ragazzo sorrise e gli accosto le labbra alla bocca. Nicola questo bacio non poteva certamente negarglielo.

Oh Dio che bellaaaa!!!!!!!!!Bravissima Ginevra!!!!!!La adoro!!!!!!!!!
 
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Lils
view post Posted on 16/9/2008, 09:06




CITAZIONE (kiki17 @ 8/9/2008, 13:54)
CITAZIONE
Tu sei sposato, Elias sta con Dave, ma nessuno di voi due contempla la monogamia. Elias sa di quello che provi per lui, e lo ricambia. Il vostro amore non richiede nulla, è basato esclusivamente su cose immateriali tramutate il materiali. Non è come dire ti amo dopo una carezza, è come dire ti amo e ricevere una carezza. Capisci? Non temere, non vergognartene, non cercare di soffocare la tua anima, vivi, ama, amalo e amati, perché amare non è mai sbagliato.-

E' bellissima questa parte. *.*

CITAZIONE
No, ma… Hai delle labbra così belle.- Disse ammirato il biondo. Il ragazzo sorrise e gli accosto le labbra alla bocca. Nicola questo bacio non poteva certamente negarglielo.

Oh Dio che bellaaaa!!!!!!!!!Bravissima Ginevra!!!!!!La adoro!!!!!!!!!

Se esistesse un premio da consegnare alla migliore lettrice andrebbe a te!
Ti adoLo perchè grazie alle tue recensioni continuo a scrivere.
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Curiosità. Concentrazione. Continuità.
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- Quando scrivo, in camera ci sono sempre un bastoncino di incenso alla menta acceso, una tazza fumante di the ai frutti rossi, le persiane sigillate, le lampade spente e un cd nello stereo, o meglio ancora un vinile nel giradischi.
- Nicola è un tributo a Nicolas Sirkis degli Indochine, quando diventerà padre, e divorzierà, le sue figlie le chiamerà una Alice e una June, come l'album degli Indò del 2005.
- Rob vive in una villetta semi-indipendente con i suoi genitori e affittano spesso delle stanze agli studenti.
- Tristan, Nicola e Dave, alle superiori, erano inseparabili, formavano una specie di Magnifico Trio. Sovente Tris scatenava delle risse, toccava a Dave difenderlo e a Nicola rimaneva da medicare le ferite degli amici.
- Joshua ed Elias si sono conosciuti ad una festa, per colpa di un gioco si erano ritrovati a letto insieme.
 
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kiki17
view post Posted on 16/9/2008, 15:53




*__________________*
Quando continuiii quando????
 
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Lils
view post Posted on 16/9/2008, 21:52




CITAZIONE (kiki17 @ 16/9/2008, 16:53)
*__________________*
Quando continuiii quando????

Cattiva notizia, almeno per me.
Ispirazone a mille ma computer a zero.
Vivacità mentale e fantasia al massimo. Ma qualcuno si diverte a mettermi i bastoni tra le ruote. Ti spiego. Ho almeno cinque capitoli del Purple Project rinchiusi nella mia mente, e poi quattro side story, una fanfiction su Nicola Sirkis, una slash su Nico e Boris, e altre due originali, una het e una slash, una grottesca e l'altra dark. Ma... Ma il mio computer del 1994, superato, lento e insulto alla tecnologia ha deciso di non funzionare più. Proverò ad aggiustarlo da sola, in fondo sono dieci anni che sopravvive sotto i miei bisturi e cavi.

SPOILER (click to view)
Caspita, più vedo Nico nella mia firma più lo adoro. E' possibile amare una persona per come canta? Senza averla mai incontrata?
 
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kiki17
view post Posted on 21/9/2008, 14:23




QUOTE
Ti capisco. Anche io amo Heath per il suo modo di recitare. Lo amo senza averlo mai incontrato......Lo amo e basta.

Cerca di rimettere in moto il tuo pc,perchè sono curiosaaa *.*
 
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Brest____Chine
view post Posted on 25/9/2008, 19:55




Ginevra non pubblicherà più la sua storia su questo sito, come avrete sicuramente notato si è cancellata. Tranquille non è morta, se a qualcuno interessa il seguito, mi mandi un mp, e poi l'aggiornamento gli verrà inviato appena terminato di scrivere.
 
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kiki17
view post Posted on 4/10/2008, 09:55




Ti ho mandato un mp
 
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89 replies since 13/6/2008, 20:26   715 views
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