| Ecco il seguito ragazze.
Il mattino seguente mi svegliai verso le sette. Volevo ricontrollare la valigia e avere il tempo di salutare papà. In verità si può dire che per l'emozione, non avevo dormito tutta la notte. Mio padre ieri sera mi aveva davvero stupita ma dovevo aspettarmelo. Anche io ho la passione per quel genere di musica. Ricontrollai la valigia e cominciai a fare la lista nella mia mente per vedere se avevo preso tutto... "spazzolino, scarpe, magliette, calzoni, iPod, calzini, reggiseni, mutande.... Cazzo le mutande! Mi stavo dimenticando le mutande!" Okay, adesso era tutto a posto... Due valigie strapiene mi attendevano all'ingresso. Nel frattempo andai a salutare mio padre in camera. Lo svegliai. io:"Papà io me ne vado..." papà:"...mmmm.... aspetta che ti accompagno..." io:"No papà... non ti preoccupare, vado da sola. Tu dormi e stai con questa pazza isterica. Ci vediamo..." Poi mi rigirai "Papà... Devo chiederti una cosa..." papà:"Dimmi tesoro...." io:"Hai detto che suonavi una chitarra giusto?" papà:"Sì, e mi sono messo in testa che la prima persona che saprà suonare divinamente come il tuo papà, riceverà la mia chitarra." Ma che discorso era? io:"Ehm... No perchè... A un mio amico gli ho rotto la chitarra senza farlo apposta e adesso mi sento di dovergliela ripagare..." Balzò dal letto:"Seguimi nel garage..." Tirò fuori da un armadio una chitarra fantastica. Era tutta nera e aveva diverse decorazioni sopra. Fantastica… Papà:”Tieni tesoro, portala al tuo amico e auguragli buona fortuna.” Caricai le valigie in macchina e mi diressi verso l’aeroporto. Trovai Ray seduto su una panchina. Tanto bene lui. Io:”Ciao Ray. Ascolta, io mi sentivo in dovere di ridarti i soldi per la chitarra… Quindi, ti ho portato quella che suonava mio padre. Potresti rivenderla e ricavarci un po’.” Glie la feci vedere. Ray:”cazzo Jo… E’ davvero fantastica… Ma non c’era bisogno…” Io:”Mi sembrava il minimo…” Ray:”Tuo padre ascoltava gli n.o.l.c.? C’è un adesivo loro…” Io:”Mio padre da quello che ho capito suonava con gli n.o.lc. ma come fai a conoscerli?” Ray:”Stai scherzando? Loro si sentivano nella radio locale. In questo stato avevano riscosso un grandissimo successo. Li ascoltava mio padre e mi ha lasciato tutti i cd che hanno fatto. Ma poi il cantante degli n.o.l.c si è ritirato dal gruppo e… bhè… non ebbero la possibilità di diventare famosi in tutti gli stati uniti.” Io:”Ah… io di questa storia non ne sapevo assolutamente niente…” Ray:”Se non ti dispiace, la chitarra preferirei anziché rivenderla, suonare proprio questa… Erano magnifici e tuo padre era un grande…” Sorrisi. Ray mi aiutò a scaricare le valigie e poi arrivarono gli altri. Frank, i fratelli Way e Bob… BOB????????!!!!!!! Io:”Frank sei un figlio di puttana! Mi avevi detto che quel testa di cazzo non sarebbe venuto via… Vaffanculo io me ne vado…” Frank:”Ehyyy Jo! Aspetta cazzo! Non fare la bambina!” Gerard:”Aspetta ci parlo io…” poi Gerard mi raggiunse mentre stavo ricaricando le valigie nella mia splendida macchina. Gerard:”Vuoi davvero perderti una vacanza a Las Vegas per Bob?” Io:”Non riesco a guardarlo in faccia quel mostro!” Gerard mi scaricò le valigie. Gerard:”Tu vieni.” Mi sfilò le chiavi dalle mani, chiuse la macchina, mi prese in collo di peso e cominciò a correre dentro l’aeroporto. Gerard:”Ray, Frank! Portate dentro le sue valigie! Mikey tu prendi i nostri biglietti dalla sacca.” Urlò ai ragazzi mentre io cercavo disperatamente di scendere. Io:”Mettimi giù!!!! METTIMI Giù!!!! VAFFANCULO!!!! AIUTOOOOOO!!!!” Che figura di merda che avevo fatto! Intanto Frank e Mikey morivano dalle risate mentre Ray era impegnato a lodare la sua nuova chitarra.
Dopo un’ora…. Non osavo rivolgere la parola a Gerard che ancora rideva con Mikey e Frank. Io:”Stronzo!” Gerard:”Eddai Jo!!! Non puoi perderti una vacanza a Las Vegas per questo cretino no?” Bob:”Vacci piano Gerard!” Gerard:Okay Jo… Allora facciamo così…. Dichiariamo una pace momentanea tra te e Bob? Non c’è nemmeno bisogno che vi parliate…. Basta che state tranquilli e che non vi rompete le palle a vicenda.”
Sapendo che Bob odiava la saliva…
Io:”Okay Gerard…” sputai nella mano e la porsi a Bob. Io:”Coraggio Bob… Anziché fare il patto di sangue facciamo quello di saliva… Viene meglio… Sputati nella mano e stringi la mia.” Lo guardai con aria di sfida. Frank:”Coraggio Bob…” Ray:”Sei una femminuccia se non hai il coraggio.” Bob con fatica si sputò in mano e me la strinse. Ecco fatto il patto di saliva. In verità non sapevo se il nome era veramente quello… Ma io lo avevo sempre chiamato così…
Dormii per tutto il viaggio ma fui svegliata da Frank che ebbe la splendida idea di tentare un duetto con Gerard… Che dio ce ne scampi e liberi. Adesso, ero a Las Vegas… La mitica Las Vegas...
Edited by SiliconTracks - 15/3/2009, 15:15
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