Non ho idee per il titolo2 "la vendetta", ahahaha!

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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 17/8/2009, 12:59




:cry: BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 17/8/2009, 13:03




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SiliconTracks
view post Posted on 17/8/2009, 14:24




Bene mie care, ecco il continuo...

Tornai in casa e mi misi a preparare il pranzo. Venne uno schifo perché non ero affatto concentrata su quello che facevo.
Io:”Gerard… Vedi perché Heather piange…”
Gerard:”Ehy ehy, Dorian, smettila!” Dorian stava litigando con la sorellina e le aveva mollato un bello schiaffone.
Io:”Dorian!!!!”
Gerard:”L’ho già sgridato io! Non ti sembra abbastanza?”
Io:”E quello ti sembra sgridare? Dorian, adesso ti metto seduto nel seggiolone fino a che non pranziamo e tu devi stare immobile. Ci siamo capiti?”
Dorian:”Io voglio giocare!!!”
Io:”Hai fatto del male a Heather? Adesso ne paghi le conseguenze!” misi il bambino nel seggiolone che intanto piangeva.
Gerard:”Josephine lo vedi come piange? Fallo giocare cazzo!!!”
Io:”No. Non ha capito il suo errore.”
Gerard:”Ha cinque anni!!!”
Io:”Gerard, non dirmi come devo educare i miei figli!”
Gerard:”Ti ricordo che sono anche i miei figli!!! Quindi Dorian adesso scende da quel seggiolone e gioca come prima chiedendo scusa a Heather.”
Io:”Non spostarlo di lì Gerard. Se lo tocchi ti ammazzo.” Gerard si sedette arreso nella poltrona. Non sapeva più come comportarsi con me.
“Pazza.” Sussurrò
Ma alla fine adesso non me ne fregava un cazzo di lui. Poteva sparire domani come poteva morire in quel preciso istante. Lo odiavo. Non provavo più nemmeno un briciolo di amore per quell’essere.
Pranzammo in assoluto silenzio. Gerard imboccava Heather e io controllavo che Dorian mangiasse tutto quello che ci fosse nel piatto senza fare storie.. D’un tratto bussarono alla porta. Aprii e piombò in casa Bob.
Bob:”Salve ragazzi!!! Ascolta Gerard… Ti andrebbe di venire oggi pomeriggio a casa di Lindsey?”
Gerard:”A che fare?”
Bob:”Si è trasferita da poco e voleva che qualcuno la aiutasse a sistemare casa.”
Gerard mi guardò un po’ come cercando di capire se volevo o no. Ma come gli avevo già detto, lui non mi apparteneva più e quindi poteva fare tutto quello che voleva. Ignorai il suo sguardo e lavai i piatti.
Bob:”Potrebbe venirci anche Jo, ma i bambini….”
Io:”No Bob! Grazie mille, preferisco rimanere qui a casa. Domani devo tornare al lavoro ed è meglio che passi un po’ di tempo con Dorian e Heather.”
Bob:”Come vuoi. Allora Gerard?”
Gerard:”Credo che sia meglio che anche io rimanga a casa…”
Io:”Oh ma no… Ma Gerard sarebbe felicissimo. Non ti preoccupare caro, a casa ci sto io…”
Bob;”allora ci vediamo tra mezz’ora.” Se ne andò.
Gerard:”Che diavolo stai facendo?”
Io:”Oh Gerard! I tuoi occhi brillavano al solo pensiero di andare ad aiutarla.”
Gerard:”Josephine è ora di smetterla con questa storia!”
Io:”Gerard, quello che non hai capito è che non mi devi rompere i coglioni va bene? Oggi te ne vai. Chiuso.”

Dopo mezz’ora passò Ray a prendere Gerard che uscì di casa sbattendo la porta e di conseguenza, svegliando Heather. Che palle!!! Questa non ci voleva. Contavo su un pomeriggio di totale riposo. Dorian intanto stava guardando i cartoni animati sul suo canale preferito ma poi, spense la tele e venne da me “Mamma, andiamo da zio Frank?” Giusto. Tanto lui di sicuro era in casa. Infatti. Suonai al campanello e mi aprì.
Io:”Dorian voleva passare un po’ di tempo con te.”
Frank:”Entrate.”
Io mi misi a sedere lasciando giocare i miei bambini.
Frank:”Allora? Come va?”
Io:”Ho detto tutto quello che so a Gerard e adesso lui è andato ad aiutare gli altri a sistemare casa di quella. Sai? Credevo fosse peggio… Invece mi sono resa conto che non mi interessa davvero.”
Frank:”Certo. Questo lo dici per autoconvinzione Jo. Ti conosco e so che moriresti per lui.”
Io:”No…”
Frank:”Come vuoi…”
Io:”Frank, che ne diresti di passare una settimana in vacanza io te e i bambini?”
Frank:”Jo!!!”
Io:”No Frank è giusto che mi faccia una vacanza.”
Frank:”Lo stai facendo per ripicca a Gerard.”
Io:”Ti ho detto di no insomma!!! Adesso basta! Allora partiamo o no?!”
Frank:”Destinazione?”
Io:” Las Vegas”
Frank:”Las Vegas? Ma…”
Io:”Voglio tornarci. Una settimana a Las Vegas al Wynn.”
Frank:”Come vuoi. Quando?”
Io:”Oggi stesso vado a prendere i biglietti. Domani mattina si parte.”

Uscii di casa e mi precipitai a prendere i biglietti per Las Vegas. Non volevo più stare a New York per il momento.
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 17/8/2009, 14:28




MANNAGGIA SANPICOZZOMANTEGATOOOO MA TU SEI TROPPO BRAVAAAAAA!!!!!!
 
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*Elfen*
view post Posted on 17/8/2009, 19:33




GRRRR questo internet non mi da il tempo di leggere la tua story!!!!
*ROSICOROSICOROSICOROSICO*
 
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SiliconTracks
view post Posted on 17/8/2009, 23:56




Ecco il continuo ragazze... grazie mille a tutte...


Io:”Allora Dorian, ti piacerebbe andare a vedere il posto della canzone di Elvis???”
Dorian”Sììììì!!!!”
E così domani mattina alle sette, si partiva.

IL MATTINO SEGUENTE.
Gerard:”Che diavolo sono queste valigie?”
Io:”Ah vado in vacanza con i bambini e Frank a Las Vegas.”
Gerard:”Che cosa????”
Io:”Esatto.”
Gerard:”Non puoi fare quello che cazzo ti pare Cristo!”
Io:”Credo che tu sia l’ultimo sulla faccia della terra che dovrebbe dirlo. Ti ricordo il bacio in Giappone…”
Gerard:”Sei una cretina. Sei un’idiota. Io non… Sai che ti dico? Vattene pure affanculo a scoparti Frank!”
Io:”Sarà fatto grande capo.”

Verso le sei e mezza, ero pronta per partire. Gerard si era seduto nella poltrona e non mi degnava di uno sguardo.
Io:”Saresti così cortese da salutare almeno i tuoi figli?”
Dorian:”Papi tu non vieni?”
Gerard:”No tesoro. Papà ha molto da fare con il suo fumetto ricordi? Ma starai bene con Frank stai tranquillo. E poi ci sentiamo anche per telefono va bene amore?”
Dorian:”Uffa. Va bene papi. Ti voglio bene.”
Gerard:”Anche io tesoro, anche io. Fai il bravo ometto mi raccomando. E riportami tanti disegnini.”
Dorian:”Sì papi.”
Gerard:”Ciao Heather. Anche tu fai la brava eh… E’ impressionante quanto tu assomigli a me tesoro…” le diede un bacio in fronte e notai che gli occhi di Gerard stavano lacrimando. Forse si era finalmente reso conto di che cazzo aveva fatto.
Dorian:”Papi piangi?”
Gerard:”No amore…”
Io:”E’ la sua allergia tesoro… Dai, adesso andiamo che sennò facciamo tardi… Zio Frank ci starà già aspettando.”
Aprii la porta dando un ultimo sguardo a Gerard ma senza degnarmi di salutarlo. Il suo sguardo ero così ferito… Ma non si torna indietro. Se si potesse, probabilmente avrei scelto un’altra vita e in quella vita, non l’avrei cominciato ad amare.
Frank era fuori dalla porta che ci aspettava con un sacco di valigie.
Frank:”Tutti pronti?”
Io:”Certo. Andiamo…” chiusi al porta e da fuori sentii i singhiozzi di Gerard. Mi ferirono molto e notai che Frank mi lanciò uno sguardo per capire. Ma io tirai dritta verso il parcheggio.

Arrivammo finalmente con l’aereo e i miei polmoni si riempirono di tutti quegli odori di Las Vegas. Che in fin dei conti non erano tanto differenti da quelli di New York. C’era lo smog, gli hot dog, il caffè… Ma quello che era diverso era l’aria di libertà. E’ strano a dirsi ma anche la libertà ha un suo odore. Lo avverti nel cuore. Appena scesi dall’aereo mi accorsi che mi ero liberata di un peso. Mi sentivo più leggera, più allegra. Pur pensando a quello che avrebbe potuto fare Gerard con Lindsey, stavo bene.

Dopo aver camminato un po’, io e Frank ridemmo al vedere il bar dove otto anni fa, avevamo cominciato l’avventura a Las Vegas con gli altri.
Io:”Entriamo Frank.”
Frank:”Vuoi davvero?”
Io:”Certo. Spero che non si ricordino di noi sennò ci cacciano come quella volta.”
E scoppiammo in una risata.
Io:”Dorian, vuoi un succo?”
Dorian:”Sì!”
Entrammo nel bar. Era rimasto identico a prima. Lo stesso tavolino, lo stesso bancone, lo stesso gestore, lo stesso posto dei liquori. Tutto identico.
Prendemmo una birra e ci sedemmo nello stesso tavolino di otto anni fa.
Io:”Sembra passata una vita Frank”
Frank:”Già… Le cose sono cambiate molto…” e guardò i miei bambini.
Io:”Esatto. Quella sera tu cercasti di rimorchiare un cameriere vero?”
Frank:”ahahahah!!! Sì!!!”
Io:”Santo cielo. Non mi sembra vero. Abbiamo 26 anni e quando venimmo qui ne avevamo 18. Il tempo vola Frank.”
Frank:”Troppo per i miei gusti. Sai, mi piacerebbe tornare a quella serata idiota. Si può dire che anche con tante sofferenze, questo era stato il viaggio più bello che potessi fare.”
Io:”Lo stesso vale per me Frank.” D’un tratto arrivarono cinque ragazze con una penna e un blocchetto tutte emozionate.
“Scusate se vi interrompo ma… Frank, potrei avere un autografo?”
Frank sorrise e firmò a tutte e cinque.
“E lei deve essere la moglie di Gerard Way giusto?”
Io:”Sì sono io…”
“Oh mio Dio! E’ la prima volta che vedo i vostri figli… Sono adorabili… Congratulazioni…”
Io:”grazie…”
“Grazie a voi… Arrivederci…”
Se ne andarono.
Io:”Simpatiche.”
Frank:”Adorabili. Sono state molto educate.”
Finimmo la birra, pagammo il conto allo stesso uomo che ci cacciò anni fa, e poi uscimmo in strada. Molte cose lì fuori invece erano cambiate.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 18/8/2009, 12:39




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SiliconTracks
view post Posted on 18/8/2009, 23:04




Grazie a tutte per aver seguito questa ff.vi ringrazio profondamente. Grazie davvero a tutte essere
state presenti fino alla fine.

Io:”Frank, andiamo al Wynn?”
Frank:”E’ doloroso ritornarci ma forse ci farà bene a tutti e due…”
Camminammo per mezz’ora con le valigie in mano tanto bene durante una giornata piena di sole. Ma decidemmo di non prendere un taxi poiché volevamo rivivere ogni istante di quella vecchia vacanza.
Frank:”Ecco, in quella fontana è dove feci cadere Gerard. Ti ricordi che ridere?”
Io:”Già Frank. Che poi tu per non farti picchiare da lui, ti nascosi dietro di me… Ricordo benissimo.”
Per il resto del cammino, non parlammo. Eravamo immersi nei nostri lontani ricordi. A che cosa stava pensando Frank? Forse a quando si vide nel casinò apparire Mandy? Forse a Amy? Forse a quanto ci divertivamo quando eravamo tutti solo dei 18enni? Non lo so. Ma vedevo che scrutava ogni singolo angolo della strada come a cercare qualcosa. Un vecchio ricordo, una vecchia vita. A volte sospirava pesantemente come se la sua mente sfiorasse qualcosa che gli faceva male. Io invece, ero troppo impegnata a trasportare le valigie e a tenere per mano i miei bambini per pensare. Arrivammo al Wynn tutti sudati e con una stanchezza immensa. Ma eravamo troppo impegnati a rivivere le vecchie emozioni per riposare. Ci accolsero molto calorosamente e il personale riconobbe subito Frank trattandolo come una divinità. Moti credevano che io fossi la sua compagna, altri, sapevano perfettamente chi fossi. Ma questo non mi interessava. Volevo solo rivedere quella vecchia stanza. Infatti scegliemmo proprio quella di otto anni prima.

Entrammo nella suite. Era completamente identica. L’unica cosa che era stata cambiata, era il tappeto in cui Gerard fece versare del sangue a suo fratello quella maledetta sera.
Frank esitò un attimo prima di entrare. Ma alla fine si decise e andò verso il carrello degli alcolici.
Io addormentai i bambini che erano molto stanchi e poi mi sedetti nel divano con Frank a sorseggiare del Martini bianco.
Frank:”Sai che non so che dire?”
Io:”Nemmeno io… E’ tutto come prima Frank. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo.”
Frank:”Già…” sospirò. “Adesso però, parliamo d’altro. Ci siamo persi mesi di chiacchiere noi due.”
Io:”Hai ragione Frank. Allora comincia tu… Che cosa mi dici?”
Frank:”Vorrei solo dirti che adesso ho la possibilità di dirti grazie di tutto. Per tutto quello che hai fatto per me.”
Io:”Perché la possibilità?”
Frank:”Adesso sono cresciuto. Fino a poco tempo fa, non te l’avrei mai detto perché prendevo la vita come un gioco e non mi rendevo conto di quanto sia importante fermarsi un istante e ringraziare ‘i giocatori’.”
Sorrisi. “Sono contenta che hai fatto parte della mia vita Frank. Con te non ho paura di niente. Sono io che dovrei ringraziare te.”
Squillò il mio cellulare.
“pronto?”
Gerard:”Come va?” chiese tristemente.
Io:”Tutto bene. I bambini dormono.”
Gerard:”Mi manchi. Torna a casa amore ti prego…”
Io:”Gerard, ne abbiamo parlato… Non sei l’uomo che credevo che fossi.”
Gerard:”Josephine, sono pronto a fare di tutto. Ad abbandonare il gruppo, ad andarmene via da New York e ricominciare da capo con te. Non farmi soffrire così… Torna a casa…”
Io:”Sai Gerard? Non so se ho molta voglia di tornare…”
Riattaccai. Frank mi fissò sorridendo.
Frank:”Partitina al Nintendo?”
Io:”Frank tu hai il Nintendo???!!!!”
Frank:”Assolutamente.”
Forse stava per cominciare una nuova avventura…

The end

 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 18/8/2009, 23:11




AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH TU NON PUOI PERMETTERTI DI FARLA FINIRE COSI' QUESTA STORIA HAI CAPITOOO??!!!
VOGLIO IL SEGUITOOOOO image
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 19/8/2009, 14:11




CITAZIONE
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH TU NON PUOI PERMETTERTI DI FARLA FINIRE COSI' QUESTA STORIA HAI CAPITOOO??!!!
VOGLIO IL SEGUITOOOOO image

:wow: la solita matta :heart:
bè è lasciata un pò in sospeso in effetti...
 
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SiliconTracks
view post Posted on 19/8/2009, 22:52




Dai ragazze!!! Ma non mi dite niente???? Bella, non bella.... ???
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 19/8/2009, 23:04




Si è stupenda, Ma questo lo sapevi già. Sennò non la leggevamo no?
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 19/8/2009, 23:05




UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE :cry:

*si dispera saltando e strappandosi i capelli e urlando stile frankie in honey*
 
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SiliconTracks
view post Posted on 19/8/2009, 23:11




Grazie amorose... vi voglio tanto bene!! (con occhi luccicanti tipo bambino
ruffiano)

Bhè, chissà se ci sarà un seguito...
 
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178 replies since 9/3/2009, 15:14   1784 views
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