Grazie a tutte per aver seguito questa ff.vi ringrazio profondamente. Grazie davvero a tutte essere
state presenti fino alla fine.
Io:”Frank, andiamo al Wynn?”
Frank:”E’ doloroso ritornarci ma forse ci farà bene a tutti e due…”
Camminammo per mezz’ora con le valigie in mano tanto bene durante una giornata piena di sole. Ma decidemmo di non prendere un taxi poiché volevamo rivivere ogni istante di quella vecchia vacanza.
Frank:”Ecco, in quella fontana è dove feci cadere Gerard. Ti ricordi che ridere?”
Io:”Già Frank. Che poi tu per non farti picchiare da lui, ti nascosi dietro di me… Ricordo benissimo.”
Per il resto del cammino, non parlammo. Eravamo immersi nei nostri lontani ricordi. A che cosa stava pensando Frank? Forse a quando si vide nel casinò apparire Mandy? Forse a Amy? Forse a quanto ci divertivamo quando eravamo tutti solo dei 18enni? Non lo so. Ma vedevo che scrutava ogni singolo angolo della strada come a cercare qualcosa. Un vecchio ricordo, una vecchia vita. A volte sospirava pesantemente come se la sua mente sfiorasse qualcosa che gli faceva male. Io invece, ero troppo impegnata a trasportare le valigie e a tenere per mano i miei bambini per pensare. Arrivammo al Wynn tutti sudati e con una stanchezza immensa. Ma eravamo troppo impegnati a rivivere le vecchie emozioni per riposare. Ci accolsero molto calorosamente e il personale riconobbe subito Frank trattandolo come una divinità. Moti credevano che io fossi la sua compagna, altri, sapevano perfettamente chi fossi. Ma questo non mi interessava. Volevo solo rivedere quella vecchia stanza. Infatti scegliemmo proprio quella di otto anni prima.
Entrammo nella suite. Era completamente identica. L’unica cosa che era stata cambiata, era il tappeto in cui Gerard fece versare del sangue a suo fratello quella maledetta sera.
Frank esitò un attimo prima di entrare. Ma alla fine si decise e andò verso il carrello degli alcolici.
Io addormentai i bambini che erano molto stanchi e poi mi sedetti nel divano con Frank a sorseggiare del Martini bianco.
Frank:”Sai che non so che dire?”
Io:”Nemmeno io… E’ tutto come prima Frank. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo.”
Frank:”Già…” sospirò. “Adesso però, parliamo d’altro. Ci siamo persi mesi di chiacchiere noi due.”
Io:”Hai ragione Frank. Allora comincia tu… Che cosa mi dici?”
Frank:”Vorrei solo dirti che adesso ho la possibilità di dirti grazie di tutto. Per tutto quello che hai fatto per me.”
Io:”Perché la possibilità?”
Frank:”Adesso sono cresciuto. Fino a poco tempo fa, non te l’avrei mai detto perché prendevo la vita come un gioco e non mi rendevo conto di quanto sia importante fermarsi un istante e ringraziare ‘i giocatori’.”
Sorrisi. “Sono contenta che hai fatto parte della mia vita Frank. Con te non ho paura di niente. Sono io che dovrei ringraziare te.”
Squillò il mio cellulare.
“pronto?”
Gerard:”Come va?” chiese tristemente.
Io:”Tutto bene. I bambini dormono.”
Gerard:”Mi manchi. Torna a casa amore ti prego…”
Io:”Gerard, ne abbiamo parlato… Non sei l’uomo che credevo che fossi.”
Gerard:”Josephine, sono pronto a fare di tutto. Ad abbandonare il gruppo, ad andarmene via da New York e ricominciare da capo con te. Non farmi soffrire così… Torna a casa…”
Io:”Sai Gerard? Non so se ho molta voglia di tornare…”
Riattaccai. Frank mi fissò sorridendo.
Frank:”Partitina al Nintendo?”
Io:”Frank tu hai il Nintendo???!!!!”
Frank:”Assolutamente.”
Forse stava per cominciare una nuova avventura…
The end