Adolescenze distrutte.

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NiNàO___O
view post Posted on 13/5/2009, 21:04




VERY VERY INTERESTING.......L'alone misterioso me garba assai...
 
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Lauramcr
view post Posted on 14/5/2009, 12:43




Bella, bella, bella *__*
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 8/7/2009, 16:10




Scusate se non ho postato, ma ero in crisi mistica xD
ecco un altro capitolo:

__________ Andy Carter______________________
Non capiva esattamente cosa volesse quella ragazza da lei ma strinse comunque la sua mano bianca come il gesso.
Josephine si voltò verso Gerard – Ti spiacerebbe lasciarci sole?-
Lui scrollò le spalle e se ne andò.
-Che carino! Se ne andato subito! Comunque…sono una amica di Andrew…-
Al solo sentire quel nome Andy si voltò e se ne andò. Josephine dovette rincorrerla.
-Aspetta! Non scappare…So cosa stai pensando.-
Andy si voltò e guardò Josephine con una smorfia molto alla Gerard.
-Davvero? Credi di sapere cosa penso? Wow c’è da dire che sei proprio una amica di Andrew. Stesse mania di superiorità.-
-Non confondermi con lui. Io sono venuta solo per farti capire come è fatto. Non ha la possibilità di assaporare ciò che per lui è felicità. Con te, che lo ami incondizionatamente …-
-No. A me di lui non interessa più nulla!-
-Non mentire a te stessa! Se non ti interessa perché ti mordicchi il labbro, ti rifiuti di guardarmi negli occhi e arrossisci?-
Andy la guardò .Chi era quella ragazza? Aveva uno sguardo troppo attento per essere una persona comune….e quello sguardo…. Sembrava che dentro ai suoi occhi si fondessero un metallo dorato e uno verde nello stesso ciclo. Assurdo.
- Cosa vuoi da me?-
-Andy… Mi rendo pienamente conto che lui non sia l’essere più acuto del pianeta. Ma è un ragazzo dalla profondità eccezionale. Il problema che è troppo chiuso. Se vuoi posso portarti da lui. E’ profondamente scosso da te, e ti assicuro che guarderebbe qualcuno piangere senza battere ciglio. –
-Profondamente scosso? Non mi pare proprio. quella ragazza l’abbracciava troppo bene per pensare a me.-
Jo sospirò alzando gli occhi al cielo :- Fai la ragazzina matura. Se non gli importava niente non ti avrebbe guardato con quell’aria persa. Lui crede che non gli interessi nulla…-
-Ma…non è possibile!-
-Ecco! Appunto! Te lo dicevo che era stupido! Seguimi.-
Andy, senza poter fare altro la seguì.
-Sai, non mi sembra una cosa così negativa che tu gli abbia mandato le rose. Un po’ avventata a dire il vero, io non l’avrei fatto, forse perché a me non interessa mai nessuno.-
Andy continuò a non parlare. Josephine parlava abbastanza per tutte e due.
Mentre camminavano Andrew svoltò l’angolo del corridoio all’improvviso. Andy si sentì male. Il cuore cominciò a batterle così forte che aveva paura che scoppiasse ,inondando tutti gli altri organi e le ossa di sangue.
-Oh Andrew! Hai così poca vita sociale eppure ti trovo sempre in giro!-
- Sei sempre molto gentile Jo – Rispose lui, guardando Andy in modo strano.
- Forse non ci siamo presentati eh? Lei è la mia amica Andy-
L’interpellata rimase immobile e non osava alzare lo sguardo. Andrew, semplicemente guardò Josephine con uno sguardo scioccato e rimase immobile.
-Sapete, quando due persone si presentano si stringono la mano.-
Per quanto ne sapesse Andy, non riusciva nemmeno a respirare figurarsi a muovere un braccio.
Andrew mosse la sua mano al nulla con titubanza. Senza nemmeno accorgersene Andy la strinse e attraverso lo schermo dei suoi capelli castani lo guardò.
Puro odio riuscì a trasmettere attraverso quello sguardo; avversione, dolore, sofferenza..quegli occhi in quel momento non volevano guardare qualcosa, troppo intenti a tenere a bada la moltitudine di emozioni che fuoriuscivano dal corpo a cui appartenevano, come lava bollente arrivava a ondate dentro le pupille. Andy Carter in quel momento odiava ciò che più amava e la cosa cominciava a piacerle, perché voleva vendetta, il cuore bruciava, in un modo che persino l’acqua poteva evaporare.
-A quanto pare.-ringhiò Andy gelida –Il ragazzo non ha niente da dire. Se permetti Josephine è il momento che io torni in classe. Non sono venuta a scuola per parlare con i muti o i sordi. Adieu.-
Andrew rimase di sasso mentre la figura della ragazza spariva allontanandosi.
-Certo, che giusto a te questi elementi possono andare dietro. – esclamò Josphine .

-Hai detto veramente così?- Gerard non poteva crederci.
-Ebbene si. Ero troppo incazzata, l’avrei distrutto se fossi rimasta lì un secondo di più.-
Gerard e Andy stavano tornando insieme a piedi a casa. La ragazza non riusciva a credere di stare parlando con un altro essere umano.
Gerard, d’altro canto, sentiva una strana sensazione lungo tutto il corpo. Quella ragazza era molto strana, aveva un modo di fare che in un certo senso lo attraeva. E quando lei si voltò verso di lui si sentì morire.
-Sai, c’è un ricordo che mi fa sempre pensare positivamente. Forse è uno dei pochi che mi salva dalla pazzia.-
-Davvero? E quale sarebbe?-
-Ero piccola non avrò avuto più di otto anni. Giocavo a corda. All’improvviso inciampai e caddi lungo distesa. Piansi a lungo e mia nonna si accorse che ero caduta e mi prese in braccio dicendo che non dovevo più piangere per il dolore fisico perché passa in fretta, mentre quelle dell’anima rimangono. Che lei ci sarebbe sempre stata per me qua a confrortarmi anche quando non l’avrei vista al mio fianco o non ci sarebbe stata più.-
-E’ molto bello. Te lo dice ancora?-
-No. Non la vedo da anni. I miei non voglio che parlo con lei. Hanno litigato. Mi manca parecchio.-
Gerard si sentì sprofondare al pensiero di non avere accanto sua nonna Helena.
-Beh Gerard siamo arrivati a casa mia. Ci vediamo a scuola.- Andy gli diede una pacca impacciata sul braccio e corse verso la porta.
Gerard la guardò allontanarsi con un misto di contentezza per aver parlato con qualcuno e tristezza, anche se non sapeva da cosa era scaturita.

 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 8/7/2009, 17:17




CITAZIONE (Christina Van Helsing @ 8/7/2009, 17:10)
Gerard, d’altro canto, sentiva una strana sensazione lungo tutto il corpo. Quella ragazza era molto strana, aveva un modo di fare che in un certo senso lo attraeva. E quando lei si voltò verso di lui si sentì morire.

... è troppo...non lo so ...scusate non riesco a trovare le parole
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 8/7/2009, 18:08




Fa schifo perchè è un capitolo transitorio, devo mettere un sacco di idee nuove e mi serviva un ponte.


-Andy ma dove vai?
-Non lo vedi Gerard? C’è un’altalena! Dai vieni con me!-
-Ma dai! Hai quasi diciassette anni!-
-E allora? Non è mai troppo tardi per fare qualcosa che ricorda l’innocenza!-
Andy si sedette sull’altalena con i capelli che le si stavano allungando quasi fino alle spalle, in netto contrasto con la sua camicetta rossa intrecciata e le maniche a sbuffo.
Il sole baciava il metallo delle catene che reggevano le altalene, e l’erba del prato risultava più verde che mai. Erano passati sette mesi da quando loro due camminavano impacciati l’uno vicino all’altro per tornare a casa. Sette mesi che Andy e Gerard non vedevano più le loro vecchie cotte, che sembravano distanti come una foto sbiadita. Gerard beveva e fumava moderatamente adesso, perché aveva Andy accanto, una amica fidata e sincera, e lui sapeva che poteva contare su di lei, come lei si appoggiava a lui nei momenti di tristezza. Non sapeva che cosa aveva passato quando la vide vomitare in quel cubicolo del bagno scolastico, e lei non gliene fece parola. Nemmeno lui disse a lei dei suoi precedenti.
La loro era una amicizia che consisteva anche nel non parlare dei loro problemi. Lui era molto protettivo nei suoi confronti, non solo perché lei doveva ancora compiere diciassette anni (li avrebbe compiuti a luglio e in quel momento erano gli ultimi di giugno) mentre lui li aveva ormai da sette mesi, ma anche perché c’era quella sua felicità che sarebbe bastato Andrew per fargliela sparire. In quei mesi loro si erano fatti l’accordo segreto di non incrociare più ne Chrisha o Andrew. Ed era stato più facile del previsto, di una semplicità che solo due persone che non volevano incontrare due persone a due passi da loro potevano cercare.
-Dio come sto bene quando stiamo fuori tutto il giorno. Detesto la scuola.-
-A chi lo dici Andy.-
-Lo sai una cosa Gerard? Vorrei dirtelo ma mi vergogno…-
Il cuore del ragazzo mancò di parecchi battiti.
-Tu sei il mio migliore amico Gerard.-
Una felicità quasi invadente pervase il torace di Gerard e guardò Andy sorridendo. La ragazza notò che in quei sette mesi Gerard era cambiato. Si era tagliato i capelli ed era ancora più dimagrito. Una leggera barba dorata gli esaltava gli zigomi un po’ più d’adulto e gli occhi verdi erano molto più intensi.
Era oggettivamente bellissimo, e se non avesse su di lui quella cappa di dannazione che gli avevano ormai messo addosso tutti chiunque avrebbe potuto dirlo.
Distolse lo sguardo cercando di ignorare i brividi che le correvano lungo i fianchi e Gerard esclamò
-Anche tu per me lo sei Andy,e se non ci fossi tu non so dove andrei a finire davvero. Mi salvi l’anima.-
I due ragazzi si alzarono nello stesso istante e uscirono dal parco.
-Allora stasera ci vediamo al locale?-
-si incontriamoci lì davanti per le nove.-
-Va bene Gerard, a dopo.-
Andy andò a farsi una doccia una volta arrivata a casa, perché doveva passare Josephine a casa sua. In quei mesi tra le due si era creata una amicizia molto solida, e lei amava l’egocentrismo e l’ironia un po’ spropositata di Josephine, e quest’ultima adorava Andy infinitamente. Quindi si completavano a vicenda. Andy prometteva a Josephine di non fare qualche stronzata come chiudersi troppo, e Josephine aveva tacitamente promesso a Andy di non parlare di Andrew, e quindi quest’ultimo era completamente sparito dalla vita di lei, e non sapeva se la cosa le facesse bene o male.
E così l’attese, vestita e l’ospite non si fece attendere.
-Ciao Andy – Josephine si sedette accanto a lei.
Parlarono per un bel po’ di tempo, fino a quando la ragazza non dovette tornare a casa per sistemare le valige.
-Tesoro, partirò e tornerò a fine luglio non ti cacciare nei guai prima che io torni va bene?-
Fecero un pezzo di strada insieme perché Andy doveva andare al locale per l’appuntamento con Gerard. E quando Josephine andò per la sua strada ciò che vide la scioccò.
Quel mantello
Quei capelli
Quello sguardo.

Il passato irrimediabilmente ritorna.
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 8/7/2009, 20:24




deb ti posso tenere con me la sera vicino al letto? oppure nel cassetto :wub: sei troppo brava a raccontare storie .... questa poi... e sto capitolo è bellissimo non ti azzardare a dire che è di transizione!!!
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 8/7/2009, 20:44




QUOTO! sei la scrittrice di talento del forum (senza offesa alle altre^^) TU SFONDERAI te lo dico io!
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 8/7/2009, 21:39




si mio dio io lo dico sempre!
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 9/7/2009, 12:14




Oddio mio grazie ç___ç
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 9/7/2009, 12:44




tesoroo ma è nulla in confronto a come te lo direi se ci vedessimo dal vivooooooooooooooooo!! *-*
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 9/7/2009, 17:39




________________________________ Andy Carter
Cercò in tutti i modi di non guardare Andrew mentre con passo insicuro continuava la sua strada, ma lui la bloccò per il polso facendola voltare. La ragazza si senti ardere nel punto in cui lui l’ha toccata.
-Voglio parlarti.-
-E’ troppo tardi. Non mi sembra che ti sia mai interessato più di tanto.-
-No infatti.-
Quelle due parole furono inaspettate anche se sapeva che era la pura verità.
-E allora di cosa vorresti parlare?-
-Andy penso di aver sbagliato parecchie cose con te.-gli occhi castano con pagliuzze dorate di Andrew si spalancarono un po’ – Ma vorrei tanto poter riparare…Quindi se tu vuoi…-
Non fece in tempo a finire la frase. Andy gli si buttò tra le braccia, col torace che le faceva male da quanto il cuore le batteva, stampandogli un bacio disperato sulle labbra mentre le lacrime uscivano.
Gerard Way stava passando di lì Mentre andava davanti al locale dove aveva appuntamento con Andy.
Vide tutta la scena, mentre il sorriso gli moriva sulle labbra, sostituendo una smorfia sofferente.
Vedeva l’oggetto delle sofferenze più grandi di Andy che l’abbracciava come se volesse fagocitarla e lei che ne baciava le labbra come se potesse mantenerla in vita solo con quel contatto. Vedeva le lacrime perlacee di lei e il respiro tranquillo di lui.
Semplicemente si voltò e se ne andò. Incrociò nel suo cammino una ragazzina del secondo liceo che lo guardò ipnotizzata. Semplicemente la guardò distratto e tornò a casa.
Donna Way non fece caso al fatto che suo figlio era rientrato, perché stava discutendo col suo figlio minore al telefono, un caso molto fortunato, pensò Gerard mentre si chiudeva in camera.
Sarebbero state le nove tra cinque minuti e lui era certo che lei non ci sarebbe stata.
E si sbagliava. Andy era bruciante d’emozioni, tremante, con il numero di casa di Andrew stretto tra le mani come se fosse stato un diamante, ma davanti al locale c’era. Voleva raccontare tutto al suo amico, confidarsi, parlare anche di più di quanto fosse abituata. Ma non vedeva la giacca di pelle e i capelli nerissimi di Gerard arrivare. Un po’ attonita e preoccupata continuò ad aspettare per oltre mezz’ora. Poi decise di andare a casa sua, magari si era addormentato o che.
Citofonò davanti casa Way e le aprì la madre.
-Ciao Donna.-
-Oh,Andy ciao! Non dovevi vederti con mio figlio stasera? E’ di sopra in camera sua se vuoi.-
-Grazie mille. Ma tu dove vai?-
-Devo passare a prendere mia madre per accompagnarla da una amica. Non mi fido a lasciarla sola non è un bel quartiere questo.Tornerò verso mezzanotte. Non fate cose di cui io non vi permetterei mai di fare.-
La malizia velata di quell’ultimo commento fece arrossire Andy, ma Donna scherzava. Con un cenno la madre di Gerard camminò verso il marciapiede, i capelli biondi e il vestito nero in netto contrasto con l’ambiente urbano. Mentre stava per salire le scale incrociò Mikey il fratello minore di Gerard che la guardò interrogativo dietro gli spessi occhiali rotondi .
-Mio fratello è di pessimo umore.- si limitò a dire e scese le scale fino ad arrivare in salotto.
Sempre più basita Andy salì tutte le scale e bussò alla porta della camera di Gerard.
-Gee? Mi apri per cortesia?-
Niente.
-Gerard, so che sei lì dentro.-
Nessun rumore tranne lo stereo che trasmetteva i Pink Floyd.
-GERARD DEVO SFONDARE LA PORTA?-
Lo stereo si spense di colpo. Il ragazzo aprì e lei notò che indossava una camincia nera mezza sbottonata, dei Jeans strappati e converse nere. Quindi non si era addormentato anzi era vestito di tutto punto. La ragazza Notò con orrore crescente che aveva una bottiglia di vodka vuota sul comodino.
-Gerard da quando in qua bevi?-
- Se non hai occhi per vedere non è colpa mia. Io So da quasi otto mesi che tu sei bulimica.-
Il tono di voce crudele e insofferente la ferì. Sembrava il ragazzo che aveva conosciuto il primo giorno di scuola, non quello che era veramene.
-Queste non sono cosa di cui…-
-Vedi Andy, devi sapere che ognuno qui ha i suoi problemi. I suoi FOTTUTISSIMI PROBLEMI. Non ti ho mai fatto domande sui tuoi disturbi e tu da brava egoista non ti sei mai accorta dei miei.-
-Ma Gerard.- replicò Andy con gli occhi lucidi – Non me ne hai mai parlato! Insomma…Eri sempre sobrio quando stavi con me!-
Gerard la guardò con un sopracciglio alzato. – Di certo quando ero sbronzo non venivo a casa tua o a stare da solo con te.-
-Da quanto tempo va avanti questa storia?-
- non ti deve interessare.-
-No Gerard io…-
Il ragazzo si alzò e chiuse a chiave la porta. Per la prima volta da quando erano amici Andy si sentì atterrita da rimanere sola con lui.
-Ti sei divertita con Andrew? Sono certo che le sue braccia ti hanno consolato a dovere prima.-
Anche se Gerard avesse visto il bacio, Andy non riusciva a capire la sua rabbia.
-Gerard hai visto il bacio?-
-SI CHE L’HO VISTO E DEVO DIRE CHE SONO FELICISSIMO PER TE!- dal suo tono non sembrava proprio felice.
-Gerard sei ubriaco.-
-No non è vero.- disse lui mettendo lo stereo al massimo volume.
-Hai bisogno di aiuto! Ti prego sfogati con me!-
- DIMMI ANDY SEI SODDISFATTA? TI HA FERITO UMILIATO MARTORIATO E TE? APPENA TI ALLUNGA UN DITO TI ARRAMPICHI SBAVANTE A TUTTO IL SUO BRACCIO!-
-POTREBBE ESSERE L’INIZIO DI QUALCOSA!-
-NON HAI CAPITO? QUELLO VUOLE SOLO AVERTI perché NON HA NIENTE DA FARE!-
Andy capì male le sue parole :- QUINDI VORRESTI DIRE CHE QUALSIASI PERSONA MI STIA ACCANTO STA CON ME SOLO perché NON HA NIENTE DA FARE?-

-No non intendevo questo….-
-PENSAVO CHE TU FOSSI FELICE PER ME….-
-ANDY COME POSSO ESSERE FELICE SPIEGAMELO? TI STA USANDO!-

La ragazza scoppiò in lacrime.
Lui l’abbracciò e lei le pianse contro la spalla dicendo - perché Gerard? Perché non sei felice per me?-
In realtà non sapeva nemmeno lui esattamente cosa dire. A un’altra persona avrebbe detto di stare attenta ma perché aveva reagito in questo modo con Andy?
La ragazza prese la testa di Gerard in modo che i suoi occhi neri si piantassero su quelli verde dorato di lui
-Dimmi che ti prende.-
Lui per tutta risposta la prese per la nuca e l’attirò a se.
Il bacio di Gerard non era stato come quello di Andrew, apatico e delicato. Era violento aggressivo disperato. Andy indietreggiò fino a toccare la parete e nonostante il suo cervello comandasse di ribellarsi semplicemente non ci riusciva.
Il profumo di dopobarba le ferì i sensi stordendola e nonostante tutto il suo cuore batteva all’unisono con quello di lui. Le mani di Gerard scorrevano e Andy si strinse più forte a lui. Ma era sbagliato e lo sapeva. Lei e lui erano amici…solo amici. E quando lui sembrò decisamente volere di più riuscì a districarsi e a dire.
-Gerard non posso.-
-Perché? –
-Sto con Andrew ora. Fattene una ragione.-
Gerard si alzò e aprì la porta – Vai allora.-
Quando Andy se ne andò, lui scagliò con furia un bicchiere di vetro che stava sul comodino che andò ad infrangersi sul muro davanti a lui.
Prese una matita e scrisse a lettere cubitali sul muro bianco, incurante di tutto.

A volte urlo così forte quando ti supplico
sono così stanco di tutto l'inutile azzuffarsi
ma tesoro, quando ti stendono e
ti buttano fuori, è lì che devi stare

e dopo tutto il sangue che ancora mi devi
un altro dollaro è solo l'ennesima goccia
allora sistemati gli occhi e rialzati
meglio che ti rialzi, finché puoi.

 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 9/7/2009, 17:49




X _ X ...


non avrei dovuto mettermi l'eyeliner

ora devo rifarmi il trucco da capo
 
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56 replies since 10/4/2009, 11:47   511 views
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