Grazie cara ma non esagerare
... come ti ho promesso adesso posto il seguito...
Il mattino seguente Uma si svegliò completamente appiccicata a Gerard. Era tutta sudata.
“Cristo Uma non mi hai fatto dormire un cazzo!!! Perché ti appiccichi così??!!”
“Stai zitto razza di imbecille!!! Tu hai russato tutta la notte.”
La ragazza si alzò dal letto sbuffando e trafiggendo il suo piede nelle lattine.
“Gerard sei davvero pessimo!! Queste lattine del cazzo…”
“Spero che tu abbia fatto l’anti tetanica…” rispose ridendo.
“Mi potresti aprire??”
Il ragazzo si alzò e coprì gli occhi con la sua mano a Uma per non farle vedere dove aveva nascosto la chiave.
“Mangia qualcosa che poi è l’ora della puntura. Ah… e lavati il culo…”
“Gerard devi solo infilare un fottuto ago all’inizio del sedere. Il mio ‘culo’ nemmeno lo vedi!”
“Giusto.” Il ragazzo infilò un’intera merendina in bocca e la mandò giù aiutandosi con del caffè freddo.
“Sei disgustoso.”
“Bene, adesso che hai mangiato scopri questo sedere…”
“Fai piano. Ieri mi hai fatto male.”
“Ah ma adesso che me lo dici sarà ancora peggio…”
Infatti. Mise da parte ogni forma di delicatezza. E Uma non riuscì a sedersi per il resto della giornata.
“Ehm… Gerard… Non potremmo fare un piccolo strappo alla regola?”
“Mai. Niente droga per sei giorni. Poi per me, puoi anche morire eh…”
“Grazie… Dammi una sigaretta che l’ho finite.”
“No.”
“Gerard l’altra volta me ne hai inculato un pacchetto.” E ne prese una.
“Dobbiamo organizzarci in questi pomeriggi chiusi in casa. Te che vuoi fare?”
“Niente.”
“Hai ragione. Ognuno per la sua strada. Bhè oggi viene Frank a giocare con l’Xbox quindi ti conviene fare la brava.”
Mikey rientrò per pranzo ma poi ripartì subito dopo. La madre sarebbe tornata direttamente alla sera.
“Ehy Frank!!! Entra… Portato il giochino?”
“Certo!!! Ehm… ciao Uma…” disse abbassando lo sguardo mentre pensava a come l’aveva vista la sera prima.
“…Ciao…”
“Questa rompipalle oggi starà con noi a scassare. Mi dispiace Frank…”
“No non importa…”
“Da quanto sei diventato tutto educato? Che ti sei innamorato di mia sorella?!”
“Gerard No!” disse arrossendo.
Uma si sedette nel divano cercando di riposare qualche momento ma le urla del fratello quando vinceva e le imprecazioni che mandava quando perdeva, non le permisero di chiudere occhio.
“Gerard potresti abbassare la voce?”
“Zitta cretina! Questo è il mio pomeriggio e quello di Frank!!!”
“Fanculo…” e si girò di schiena verso di loro.
Alle sette Frank fece di ritorno a casa e Mikey e la madre tornarono poco dopo cena.
“Io e la mamma mangiamo adesso… Anche voi potevate lasciarci qualcosa eh…”
“Mikey non rompere. Io e Uma andiamo a letto…”
“Gerard…” lo fermò la madre. “Rimani un secondo qui per favore. Mikey vai un attimo in camera e anche te Uma.” Doveva dirgli una cosa terribile.