Non ho idee per il titolo3, (non è un continuo delle altre)

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°Binca_romancer°
view post Posted on 17/9/2009, 12:03




Ma la sto leggendo solo io?? .-.
 
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SiliconTracks
view post Posted on 17/9/2009, 12:17




Ehm, forse qualcun altro la legge ma non commenta. Ok come scrittrice di ff sto fallendo.
Comunque invio un altro pezzo perchè non so quanto sarò presente in questi giorni.

Il mattino seguente Gerard bussò alla porta di Uma quando Mikey e la madre andarono al lavoro.
“Alzati, muoviti.”
La ragazza aprì e andò in salone da lui che nel frattempo stava bevendo caffè e fumando.
“Oggi è il primo giorno dei medicinali.”
Estrasse una siringa e una fialetta.
“Scopriti un po’ il sedere.”
“Tu vorresti farmi una puntura?”
“Sono antibiotici imbecille! Devo farti la puntura sì. Abbassa un po’ i calzoni del pigiama Cristo! Prima finiamo, meglio è.”
“Sei capace?”
“Certo.. Io con le siringe ci so fare. Specialmente sugli altri…”
“Gerard ho paura degli aghi.”
“Non fare la bambina!!! Vedo che sei abbastanza adulta per fumare e per drogarti no?”
Uma si appoggiò con i gomiti alla tavola e si piegò scoprendo appena il sedere. Poi con la rapidità più assoluta, Gerard prima tamponò con un batuffolo di cotone con dell’alcol e poi bucò.
“Ahia!”
Poi tamponò di nuovo. “Fatto.”
“Adesso esci?”
“No. Devo controllare che tu non faccia cazzate. Se crepi è colpa mia.”
“Hai intenzione di starmi attaccato per una settimana intera?”
“Per mia sfortuna, sì. Adesso sta zitta che voglio sentire la tv.”
“Vado in camera.”
“No. Tu in camera tua non ci metti più piede. La tua cara chiave la prendo io e la do ad un mio fidato amico. Dentro a quella stanza ci potrebbero essere miliardi di pasticche. Potrai rivedere la tua cameretta quando finirà la settimana.”
“E mi dici con chi cazzo dormo?”
“Dormi in camera mia. Diremo a mamma che hai perso la chiave e che quindi mentre aspettiamo un po’ di giorni per cercarla, tu dormirai nella mia camera. Tanto il letto è grande. E poi se stai scomoda, sono cazzi tuoi.”
“Ti ricordo che la chiave della mia camera ce l’ho io fino a prova contraria e tu non potrai fare niente per togliermela.”
“Forse volevi dire… Ce l’avevi tu…” poi tirò fuori dalla tasca la chiave e la fece dondolare davanti a lei.
“Stronzo!”
“Lo so… Amo quando me lo dicono…” Poco dopo arrivò Frank a prendere la chiave.
La sera stessa Uma e Gerard misero in atto tutta quella scena della chiave persa che andò benissimo.
“Uma andiamo a letto. Io tra cinque minuti spengo le luci. Se ci sei bene, sennò dormi fuori dalla camera per terra.”
Uma si andò a preparare al bagno. Quella sera faceva terribilmente caldo e si mise una canottiera senza reggiseno ovviamente e dei calzoncini del pigiama cortissimi. Poi si legò i capelli, si lavò i denti e andò nel letto.
“Questa camera è una merda.” Disse entrando.
“Fanculo. Ah… attenta alle lattine di sei mesi fa per terra.” Uma si sedette schifata nel letto e Gerard chiuse a chiave la porta.
“E adesso vorresti violentarmi?” ironizzò acidamente la ragazza.
“Sarebbe divertente ma no. Ho chiuso a chiave solo perché almeno non esci di qui per andare in giro per la città. E la chiave la nasconderò quando meno te lo aspetti dove non potrai mai trovarla.”
E infatti così fece.
“Adesso vattene dalla tua parte del letto e lasciami dormire.”
“E tu non russare.”
“Credo che passerai delle serate d’inferno se ti da fastidio il russare.”
“Tanto le avrei passate comunque. Gerard la smetti di guardare il mio seno gentilmente?”
“Ehm… Non è che mi chiedevo che taglia portassi…”
“Cazzi miei imbecille.”
“Dormiamo stronza..” disse spengendo le luci
“Passa una notte di inferno…”
“Anche tu amore mio…”
 
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NiNàO___O
view post Posted on 20/9/2009, 14:46




come ti ho già detto su msn, questa ff è la mia pasticca, e sarei capace di venire a rubartela dalla testa, pur di leggere il seguito. Junkiee!! è la perfezione questa ff. è eccelsa. sisi. egregissima
 
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SiliconTracks
view post Posted on 20/9/2009, 20:44




Grazie cara ma non esagerare :)... come ti ho promesso adesso posto il seguito...

Il mattino seguente Uma si svegliò completamente appiccicata a Gerard. Era tutta sudata.
“Cristo Uma non mi hai fatto dormire un cazzo!!! Perché ti appiccichi così??!!”
“Stai zitto razza di imbecille!!! Tu hai russato tutta la notte.”
La ragazza si alzò dal letto sbuffando e trafiggendo il suo piede nelle lattine.
“Gerard sei davvero pessimo!! Queste lattine del cazzo…”
“Spero che tu abbia fatto l’anti tetanica…” rispose ridendo.
“Mi potresti aprire??”
Il ragazzo si alzò e coprì gli occhi con la sua mano a Uma per non farle vedere dove aveva nascosto la chiave.
“Mangia qualcosa che poi è l’ora della puntura. Ah… e lavati il culo…”
“Gerard devi solo infilare un fottuto ago all’inizio del sedere. Il mio ‘culo’ nemmeno lo vedi!”
“Giusto.” Il ragazzo infilò un’intera merendina in bocca e la mandò giù aiutandosi con del caffè freddo.
“Sei disgustoso.”
“Bene, adesso che hai mangiato scopri questo sedere…”
“Fai piano. Ieri mi hai fatto male.”
“Ah ma adesso che me lo dici sarà ancora peggio…”
Infatti. Mise da parte ogni forma di delicatezza. E Uma non riuscì a sedersi per il resto della giornata.
“Ehm… Gerard… Non potremmo fare un piccolo strappo alla regola?”
“Mai. Niente droga per sei giorni. Poi per me, puoi anche morire eh…”
“Grazie… Dammi una sigaretta che l’ho finite.”
“No.”
“Gerard l’altra volta me ne hai inculato un pacchetto.” E ne prese una.
“Dobbiamo organizzarci in questi pomeriggi chiusi in casa. Te che vuoi fare?”
“Niente.”
“Hai ragione. Ognuno per la sua strada. Bhè oggi viene Frank a giocare con l’Xbox quindi ti conviene fare la brava.”
Mikey rientrò per pranzo ma poi ripartì subito dopo. La madre sarebbe tornata direttamente alla sera.

“Ehy Frank!!! Entra… Portato il giochino?”
“Certo!!! Ehm… ciao Uma…” disse abbassando lo sguardo mentre pensava a come l’aveva vista la sera prima.
“…Ciao…”
“Questa rompipalle oggi starà con noi a scassare. Mi dispiace Frank…”
“No non importa…”
“Da quanto sei diventato tutto educato? Che ti sei innamorato di mia sorella?!”
“Gerard No!” disse arrossendo.
Uma si sedette nel divano cercando di riposare qualche momento ma le urla del fratello quando vinceva e le imprecazioni che mandava quando perdeva, non le permisero di chiudere occhio.
“Gerard potresti abbassare la voce?”
“Zitta cretina! Questo è il mio pomeriggio e quello di Frank!!!”
“Fanculo…” e si girò di schiena verso di loro.
Alle sette Frank fece di ritorno a casa e Mikey e la madre tornarono poco dopo cena.
“Io e la mamma mangiamo adesso… Anche voi potevate lasciarci qualcosa eh…”
“Mikey non rompere. Io e Uma andiamo a letto…”
“Gerard…” lo fermò la madre. “Rimani un secondo qui per favore. Mikey vai un attimo in camera e anche te Uma.” Doveva dirgli una cosa terribile.
 
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NiNàO___O
view post Posted on 20/9/2009, 21:42




in trepida attesa
 
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SiliconTracks
view post Posted on 21/9/2009, 12:51




Ecco il seguito...

Dopo un quarto d’ora Gerard andò in camera.
“Allora? Che voleva?” chiese la sorella.
“Mamma… crede che… io e te… pratichiamo l’incesto…”
“Che cosa?? Ma è imbecille?”
“E sta pensando se portarti dal ginecologo o no…”
“Merda e se scopre che non sono più vergine?”
“Crederà che sono stato io…”
“Ma questo è assurdo!!!”
“No è normale… Ci vede tutti i giorni all’improvviso insieme, nello stesso letto…”
“Gerard ma tu sei mio fratello…”
“Sì ma come ha detto lei non siamo dei fratelli normali. Noi ci siamo sempre odiati e mai conosciuti quindi lei ha paura che ci siamo scoperti adesso… e innamorati…”
“Santo cielo… Non ci posso credere…”
“Nemmeno io… Adesso andiamo a letto…”

“Gerard… Mi parli un po’ di te?”
“Ti si è fottuto il cervello? Tutto questo affetto improvviso nei miei confronti mi infastidisce.”
“Dai ti prego… Ce l’hai la ragazza?”
“Uma….”
“Dimmelo!!!”
“No! Preferisco le scappatelle.”
“E… a che età l’hai fatto la prima volta?”
“Sedici anni… Mi lasceresti dormire?”
“Con chi?”
“Cazzi miei”
“Dai Gerard ti prego!!!”
“Con una che veniva dal Texas!!!”
“Non sei divertente Gerard… Raccontami qualcosa di… emozionante!”
“Ok… ecco qui: voglio- andare- a letto.”
Spense le luci e i due ragazzi si addormentarono. Verso le tre di notte Uma si svegliò presa da un caldo insopportabile e con una incredibile voglia di prendere la sua pasticca. Cominciò ad agitarsi nel letto e a piangere quando non trovò la chiave per uscire dalla stanza.
“Uma, che diavolo stai facendo?” chiese Gerard assonnato.
“Fammi uscire ti prego…”
“No. Torna a letto.”
“Gerard…”
“A letto…”
“Vaffanculo bastardo!!! Solo una… ti prego…”
“Uma no. A letto.”
Uma perse la pazienza e si lanciò verso lui prendendolo a schiaffi. Lui le blocco i polsi e la fece stendere.
“Tu sei una fottuta merda.”
“Gerard ti prego…”
“No. Adesso dormi.”
“Perché continui a trattarmi così??? Non mi vuoi nemmeno un po’ di bene???”
“Non urlare!!! No non te ne voglio! E a te non dovrebbe fregare un cazzo!”
“Invece sì. In questi momenti sì.”
“Senti, io ho un sonno mostruoso.”
“E allora dormi.”
Uma si sedette attaccata alla porta cercando un modo per aprirla. Poi cominciò a tremare e a piangere.
“Gerard…”
“Adesso che cazzo vuoi?”
“Sto tremando…”
“Senti adesso mi hai rotto le palle.” Si alzò dal letto e la prese in braccio. Poi la mise nel letto e la strinse forte.
“Perché fai così?”
“Almeno non scappi e ti fermi due secondi..”
Il mattino seguente si svegliarono completamente abbracciati. Fu Gerard a svegliare la sorella.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 21/9/2009, 19:00




Wow! Ora mi piace ancora, ancora di più! XD
 
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NiNàO___O
view post Posted on 21/9/2009, 19:42




ok ok ok ho le lacrime agli occhi.è stupenda. ogni volta mi piace di più. scrivi scrivi che fa bene sia a te che a me(io non ho un fratello che mi impedisce per qualunque motivo, buono o cattivo, di prendere la mia pasticca. perciò sei condannata. e non esagero, non è da me.
 
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SiliconTracks
view post Posted on 21/9/2009, 19:52




Ok ragazze allora continuo. Grazie davvero a tutte...

“Ciao Gerard…”
“Ciao Uma… Vieni che ti faccio la puntura.”
Andarono in salone.
“Wow… ti è venuto un piccolo livido sul buco che ti ho fatto ieri.”
“Oggi potresti essere più delicato?”
“Tanto oggi devo cambiare posto… Abbassa un po’ di più…” e fece la puntura.
“Cristo Gerard ma la delicatezza dove cazzo la tieni?”
“Bo. Adesso mangia qualcosa e vatti a fare una doccia che poi ci vado io…”
“Basta che non piombi in bagno come un pazzo come l’altra volta!!!”
“Non lo farò prometto.”

La ragazza fece la doccia e poi lasciò il posto al fratello.
“Uma entra al bagno con me e chiudi a chiave.”
“Sei pazzo?”
“Senti, se ti impressioni tanto vedermi nudo girati ma la chiave la tengo io e tu stai qui. Faresti la furba io già ti ho visto…”
“Gerard ma che schifo!!! Dovrei stare qui mentre fai la doccia!?!?!”
“Esatto.”
La sorella stette tutto il tempo girata verso la porta per non vederlo. La infastidiva.
“Ti muovi?”
“Fatto…”
Gerard si legò un asciugamano alla vita e poi si asciugò i capelli.
“Adesso possiamo uscire.” Disse soddisfatto.
“Io mi annoio.”
“Eh cara, è la crudeltà della vita. Tu non sei stata scelta per divertirti. Uno come me invece sì.”
“Ma perché ti credi tanto superiore agli altri?”
“Semplicemente perché lo sono e perché sono forte. Voi siete tutti deboli presi dall’amore, dalla malinconia… Io non ci penso a queste cose e sto decisamente bene.”
“Passami una sigaretta..”
“Ad esempio adesso, dato che non ho voglia di allungare il braccio ti dico: alza il culo e prendila da sola. Capisci? E’ queste la bellezza della vita: l’egoismo.”
“Che imbecille…”

Passarono alcuni minuti a guardare i cartoni. Poi Gerard iniziò a parlare.
“Come va con l’infezione? Insomma… ti fa male?”
“No.. Credevo peggio ma mi brucia solo un po’ e comunque è imbarazzante parlarne con te.”
“Perché?”
“Perché sei un maschio!”
“Ma sono tuo fratello!!!”
“Un fratello che non conosco!!!”
“Io non mi vergognerei di parlare di queste cose con te.”
“Tu non ne parleresti proprio il che è diverso.”
“Hai ragione.”
“Stai quasi diventando umano Gerard.”
“Non è vero…”
“Mi hai chiesto come andava l’infezione.”
“Solo perché non voglio pesi nella coscienza!!”
“Andiamo Gerard… smettila di dire cazzate. Tu mi vuoi bene.”
“No. Non voglio bene a nessuno.”
“Come vuoi… Gerard che ne diresti se prendo una pasticca e ce la dividiamo io e te?”
“Perché continui a insistere con questa storia??? Io le cose che prendi tu non le mando giù nemmeno morto… Io compro cose molto più pregiate amore…”
“E dai… Per una volta… Puoi provarci… Non è male quello che prendo io…”
“Non è questo il punto!! Non devi crepare per colpa mia. Te l’ho detto, mancano solo cinque giorni al termine dei quali potrai anche bucarti in mezzo alla strada alle due di notte. Ma per adesso, no.”
“Io non ce la faccio più…” disse nervosamente la ragazza con un sorriso nervoso.
“Cazzacci tuoi. Lasciami finire di vedere Batman!!”
“Fanculo tu e Batman!” e dicendo questo si rinchiuse al bagno senza farsi vedere da Gerard che era troppo impegnato con la televisione.
“Pezzo di merda… Ho un fratello che è un figlio di puttana… Adesso te lo faccio vedere io.. Gerard dei mie coglioni!!” disse sottovoce cercando un modo per uscire di lì.
“Ecco!!! La finestra!!!” C’era una finestra proprio sopra la vasca da bagno che con un po’ di fatica, Uma sarebbe riuscita comunque a raggiungere.
Adesso era finalmente fuori. L’unica cosa che le mancava, erano i soldi. Andò fino al parco e riuscì a rapinare la stessa vecchietta dell’altra volta. Lasciava sempre la borsa dalla parte opposta della panchina il che facilitava molto il furto. Poi chiamò Bryan e si diede appuntamento tra dieci minuti nel vialetto più squallido del New Jersey.
Arrivò puntuale e le porse subito la bustina con la pasticca dentro.
“Tieni i cinquanta dollari…” e mentre camminava per andare verso il bar, ecco che vede la macchina di suo fratello Gerard. “Oh cazzo!” esclamò attirando l’attenzione di una coppietta. Poi cominciò a correre ma Gerard si accorse di lei e un uomo non può riuscire ad essere più veloce di una macchina. Così la ragazza si rassegnò in fondo non poteva scappare in eterno. Gerard scese, la prese per i capelli e la fece salire in macchina. “L’hai presa???” urlò.
“No non ho fatto in tempo stronzo!!!”
“Aspetta solo che arriviamo a casa.”
“Vuoi picchiarmi come l’altra volta?”
“Quello sarà il minimo.” Arrivarono di fronte alla villetta e Gerard la trascinò in casa prendendola per un braccio.
“Gerard ti prego…” supplicò con le lacrime appena chiuse la porta.
“E adesso, ti picchio a sangue.” E fu davvero così per l’ennesima volta. Quando finì, Gerard le fece vedere la pasticca e la ingoiò.
“Figlio di puttana!!!”
“Vatti a lavare troia del cazzo…”
“No io stavolta non ti do ascolto!!! Tu non sei mio padre!!!”
“No ma sono tuo fratello, e da oggi in poi, tu starai sempre attaccata al mio culo. Dove vado io, vai tu. Se solo ti stacchi un momento da me… Allora… Bhè prega solo di non farlo.”
Uma continuò a piangere in preda ad una crisi. Suo fratello si era preso la sue pasticca e l’aveva picchiata riducendola di nuovo una merda.
“Forza, andiamo al bagno che devi fare la doccia e pulirti il viso…”
La spinse al bagno e chiuse a chiave.
“Forza prepara l’acqua.” Uma aprì l’acqua mentre si tamponava le ferite.
“Avevi ragione, queste pasticche non sono niente male.” Disse ridendo come un pazzo per farla incazzare.
“Ti giri per favore?”
“E perché?”
“Devo spogliarmi…”
“Ti ho visto nascere Cristo!!!”
“Girati!” il ragazzo le diede ascolto e finalmente Uma si immerse in acqua tirando la tenda.
“Passami l’asciugamano Gerard, mi sono dimenticata. E senza guardare….”
Il ragazzo invece le passò il telo fissandola tremendamente. Lei non disse niente ma sbuffò rabbiosamente.
“Cazzo che corpicino…”
“Vai più in là che devo mettere il disinfettante… Cretino.”
“Te lo metto io che tu ci metti troppo.” Prese un batuffolo di cotone e glie lo passò nel viso.

 
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SiliconTracks
view post Posted on 23/9/2009, 17:45




Ragazze anche se nessuna ha commentato il mio ultimo capitolo io vado avanti...


D’un tratto si sentì qualcuno che camminava nel corridoio.
“Gerard? Uma?” era Mikey…
Gerard uscì dal bagno facendo finta di dovere prendere una sigaretta.
“Che cazzo facevate al bagno insieme?”
“Fottiti Mikey.”
“Gerard… Voi scopate?”
“Credi che con tutte quelle che mi faccio al giorno ho bisogno di scoparmi mia sorella?? Provaci tu però.. ha delle belle tette…” e si stese nel divano ridendo.
Mikey andò al bagno da lei.
“Che cosa hai fatto al viso?”
“Oggi Beatrice mi ha picchiata… Ma va tutto bene.”
Mikey andò in camera sua.
“Uma che cosa ti ho detto prima? Devi stare dove sto io.”
“Devo asciugarmi i capelli… vieni qua tu…”
Il ragazzo si alzò e andò al bagno fingendo davanti a Mikey di aiutarla a stracciare i capelli.
A cena tornò la madre che si accorse del viso di Uma. Fortunatamente bevve la storia di Beatrice.
“Uma ho deciso che dormirai con me finché non troviamo una soluzione per la tua camera.”
“Mamma Uma sta in camera mia!”
“Gerard voi due siete troppo strani ultimamente… Combinate qualcosa.”
“Io non mi scopo mia sorella va bene???”
“Uma che cosa fate insieme?? Dimmelo tu tesoro dai…”
Uma non rispose.
“Mamma ti ho detto che non facciamo niente Cristo!!!” urlò Gerard alzandosi da tavola.
“Coraggio Uma… dimmi…” insistette la madre.
“ADESSO BASTA! IO VOGLIO DORMIRE CON GERARD!!!” e piangendo se ne andò in camera del fratello maggiore che la seguì senza pensarci due volte chiudendo la porta.
“Non capisco che cazzo sia questa fottuta storia.” Disse lui camminando avanti e indietro per la stanza. Lei invece, continuò a piangere a dirotto senza riuscire a dire nulla.
“Andiamoci a preparare per dormire. Sono stanco.”
Andarono entrambi al bagno e si cambiarono.

“Stanotte Uma non fare come ieri ti avverto..”
“Ci provo…”
“E stai dalla tua parte del letto.”
“Gerard adesso smettila!!! Io dormo come cazzo mi pare. Stronzo!”
“Senti non ti azzardare più a rispondermi razza di deficiente perché io ti spacco la testa!!”
“Come se non l’avessi già fatto!!!”


Posto solo questo pezzo perchè il seguito è lungo e deve essere tutto attaccato...
 
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NiNàO___O
view post Posted on 23/9/2009, 21:06




eccomi scusami se non commentavo ma ho avuto qualche problemuccio per accedere. Cmq ti prego, ti scongiuro, regalami ancora un altro po' dei prodotti del tuo genio. Lo sai, oggi in classe, mentre la prof farneticava a proposito della pace nel mondo, io ero tutta inteta a scarabocchiare sul diario, e mi son ritrovata a disegnare Uma e Gerard...ma la mia mente bacata ha scaturito un Uma riccia. Si lo so, sono rincretinita. Putroppo me ne sono accorta. Sto invecchiando.

Tu però, posta eh, che manco l'alzaimer mi farà scordare della tua ff!!mi raccomando
 
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SiliconTracks
view post Posted on 24/9/2009, 12:20




CITAZIONE
oggi in classe, mentre la prof farneticava a proposito della pace nel mondo, io ero tutta inteta a scarabocchiare sul diario, e mi son ritrovata a disegnare Uma e Gerard...ma la mia mente bacata ha scaturito un Uma riccia. Si lo so, sono rincretinita. Putroppo me ne sono accorta. Sto invecchiando.

se invecchiare significa essere geniali come te allora io non vedo l'ora...
Godetevi questo capitolo che cambierà moooooolte cose....

Dopo due ore che dormivano, Uma si svegliò e si sentì male di nuovo. Cominciò a tremare terribilmente a stavolta fu Gerard che glie lo fece notare. “Tremi come una cretina… Smettila…” ma non ce la faceva.
Allora Gerard accese la lampada vicino al suo comodino.
“Senti, bevi dell’alcol. Tieni… ne ho una scorta intera dentro all’armadio.. Bevi metà bottiglia di vodka così dopo mi lasci in pace…”
“Tu non bevi con me?”
“Sì… metà bottiglia io, metà tu…” la ragazza bevve parecchio in un solo fiato. Doveva essere stordita in qualche modo sennò non sarebbe riuscita a superare la notte decentemente.
Poi Gerard finì la bottiglia e ne bevve metà di un’altra. Era incredibile come reggesse l’alcol. Non vomitò nemmeno quella notte. Ma sia lui che lei, erano completamente fuori di testa.
“Grazie per la vodka Gerard. Adesso sto…. Meglio…”
“E’ normale. L’alcol è la cosa più potente e meravigliosa del mondo amore…”
“Perché mi chiami sempre amore?”
“Non so… Perché ti chiamo amore senza volerti bene e questo è… eccitante…”
“Eccitante?”
“Sì… Molto eccitante…”
“Dormiamo…?”
“Dai stendiamoci… io non mi reggo in piedi…”
I due fratelli si stesero nel letto e ritrovarono vicinissimi. Gerard la squadrò da cima a fondo e infine stendendosi sopra di lei cominciò a baciarla e a leccarle il collo… Poi le tolse la canottiera e cominciò a massaggiarle il seno. Lei voleva farlo terribilmente.
“Gerard, facciamolo…” ma al suono della sua voce, si staccò da lei “Uma… No… Non sono abbastanza ubriaco per questo…”
“Ti prego…”
“Dormi Uma…”
“Gerard, voglio farlo ti prego…”
“SMETTILA!!!” la ragazza si stese e si addormentò senza nemmeno rivestirsi.


Al mattino la testa le scoppiava. Aprì gli occhi faticosamente e solo dopo aver visto Gerard in fondo al letto che fumava, si ricordò quello che era successo la sera precedente.
“Gerard…”
“Ciao.”
Uma si coprì. “Ieri sera…”
“Uma, non voglio parlarne.”
“Va bene…”
“Ti aspetto in salotto. Tu vestiti che poi ti devo fare la puntura.” Si alzò senza nemmeno guardarla.
“Eccomi..”
“Scopriti… Scopriti un po’…” disse vergognandosi come un cane.
La sorella stette per tutta la mattina a fissare Gerard che invece rifiutava ogni contatto con gli occhi di lei.
“Gerard ti prego adesso smettila di evitarmi. Eravamo ubriachi… non è successo niente.”
“Uma lo capisci che sei mia sorella? Io non posso baciarti né tantomeno toccarti! E’ che… mi attrai… Credo che sia bene che tu dorma davvero con mamma….”
“Gerard, dimentichiamo tutto e facciamo finta di essere quelli di prima.”
Non rispose ma la ragazza lo prese come un sì. Il pomeriggio fu schifoso. Non passava mai e pioveva a dirotto. Uma stava di nuovo avendo bisogno di una pasticca. Così si raggomitolò nel divano cercando di non infastidire Gerard con il suo nervosismo.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 24/9/2009, 13:04




Bellissimaaaa <3 continua a postare il più presto!
 
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NiNàO___O
view post Posted on 24/9/2009, 20:18




eccellente. la mia saggezza senile mi consiglia di dirti che sei bravissima. te lo chiedo con tutti i singoli mitocondri(microondi, x me l'anno scorso all'esame)incartapecoriti: continua. è stupenda
 
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SiliconTracks
view post Posted on 24/9/2009, 20:25




Grazie ragazze siete molto gentili. Ecco il seguito.

Mikey quel giorno tornò a pranzo senza nemmeno salutare.
“Vaffanculo a tutti allora!!!”
“Che cazzo urli?”
“Che cazzo urlo Gerard? Urlo che in questa casa non c’è un minimo di ordine, nessuno ripensa di prendere le cose al supermercato perché esseri come vuoi due, sono troppo impegnati a trombarsi non è vero? E l’unico che qui fa qualcosa e che è normale sono e io e solo per questo vengo scambiato come prete o gay dagli stessi componenti della mia famiglia… Crepate!”
“Fanculo pezzo di stronzo!!! Il pranzetto a mammina preparaglielo tu! Io posso campare con una scatola di merendine se lo volessi.”
“E tu Uma che mi dici?? Che cazzo fai appiccicata alla poltrona in quel modo??? Si schiatta dal caldo!”
“Lasciala stare Mikey… Non vedi che è per la droga?”
“Adesso le fai anche da avvocato difensore? No scusate ma la prossima volta troverò te col grembiulino Gerard, e lei che da l’acqua alle piante come se fosse una famigliola felice??”
“E magari la troverai anche in cinta…” disse con cattiveria e con una voce decisamente maligna tanto che Mikey scosse la testa e se ne andò in camera.
“Gerard, preparami una camomilla…” chiese con voce sottile la sorella.
Lui si alzò e glie la preparò in meno di cinque minuti.

Verso le tre del pomeriggio, Mikey tornò al lavoro. Ultimamente era parecchio stressato anche se non lo voleva ammettere.
Uma stava fumando una sigaretta fino al filtro tenendo lo sguardo fisso nel divano di fronte persa nei suoi pensieri. Gerard invece, stava preparando qualcosa per fare merenda, o meglio, pranzo dato che Mikey si era rifiutato di farlo e quindi era digiuno.
“Gerard… Credi che io e te avremmo mai un rapporto da fratello e sorella normale?” chiese senza neppure girarsi per guardarlo
“No.”
“Perché?”
“Perché io e te vogliamo stare soli. Non riusciremmo a fare la bella famigliola felice. Io e te litigheremmo sempre come abbiamo sempre fatto. Io continuerò a chiamarti puttana e tu stronzo. E’ così che deve andare. Io non voglio voler bene a nessuno. E forse nemmeno tu.”
seguì un lungo momento di silenzio durante il quale tutti e due cominciarono seriamente a riflettere sull’insolita domanda di Uma.
Verso le sei la sorella si addormentò e Gerard continuò a pensare alla sera precedente. Si sentiva uno schifo ma se fosse tornato indietro, probabilmente non si sarebbe fermato. Sua sorella suscitava in lui una strana attrazione. Molto profonda e piena di passione. I pensieri del diciottenne, vennero interrotti quando la porta di casa si aprì.
“Ragazzi!” era la mamma. Cazzo, il tempo era voltato da quando la sorella si era addormentata.
“Ciao mamma…”
“Ciao Gerard… Mikey ancora lavora?”
“Sì…”
“Comincio a preparare la cena.”

Alle otto era tutto pronto e anche Mikey era tornato. Cenarono tutti in un profondo silenzio.
“Uma che hai?” chiese infine la madre.
“Ti vedo nervosa e… ansiosa… e poi stai tremando… Non ti senti bene?”
“Ehm… E’ che… oggi pomeriggio avevo un po’ di mal di testa. Ma ti assicuro che appena finisco di mangiare mi faccio una bella dormita e poi mi passa tutto.”
“Va bene tesoro ma cerca di stare tranquilla va bene? Ti vedo molto triste e nervosa…”
“Tranquilla mamma.”
Finirono di cenare e Gerard e Uma come le sera precedenti, si andarono a preparare al bagno e poi si infilarono a letto dopo che Gerard chiuse a chiave.
“Come stai adesso?”
“Non lo so Gerard… mi sento tutta… mi sembra di tremare sotto la pelle. Non riesco a stare ferma.. non vedo l’ora che passino questi tre giorni… Non ce la faccio più.”
“Già… Bhè passeranno vedrai. Adesso chiudiamo le luci e andiamo a letto.”
“Va bene…”
 
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143 replies since 10/9/2009, 14:33   11176 views
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