Non ho idee per il titolo3, (non è un continuo delle altre)

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SiliconTracks
view post Posted on 1/10/2009, 14:39




Bhè cara, ci saranno tante altre sorprese in futuro!!!
Ecco il seguito...

Le successive tre ore passarono molto velocemente. Gerard e Frank giocavano con la play e Uma si divertiva a prenderli in giro. Verso le sette tornarono a casa.
“Mi sono comportata bene capo?” chiese Uma sorridendo
“Bhà… Sì..”
Rientrarono a casa e Mikey e la madre già erano a tavola. I ragazzi si sedettero senza nemmeno salutare e iniziarono a mangiare.
“Che cosa fate stasera voi tre?”
“Io vado da Alicia credo…”
“Io esco con Frank…”
“Io esco.”
“Bene, io stasera dormo dalla zia. Non fate casini mi raccomando e che i più grandi controllassero i più piccoli.” Si raccomandò la madre.
“Qui mi sembra che io devo controllare anche Gerard…” rispose Mikey
“Non rompere! Io sono adulto e vaccinato e quindi faccio quel cazzo che mi pare!”
“Ma se nemmeno lavori!!!”
“Lavorerò quando ne avrò voglia!” e detto questo Gerard uscì di casa.
Gli altri continuarono a mangiare senza farci caso, era una cosa normale in quella famiglia. Successivamente uscì Uma e poi Mikey.
“Ciao tesoro…” disse Bryan vedendo Uma arrivare.
“Ciao Bryan come va?”
“Bene… Tieni…” le diede una pasticca.
“Grazie.”
“Che hai fatto oggi?”
“Sono stata con mio fratello.”
“Capisco. Tra poco arriveranno dei clienti. Tu se vuoi siediti dove sto io… non è la seggiola più comoda del mondo… ma almeno è una seggiola…”
“Sto in piedi non ti preoccupare.” Uma ingoiò la pasticca e poi stette a chiacchierare con Bryan finché non arrivarono i primi clienti che non comprarono semplici pasticche ma cose come cocaina, eroina.

Alle undici e mezza Uma aveva già preso altre due pasticche.
“Io ho finito qui Uma. Devo ricominciare tra un’ora ma il posto è brutto, non voglio che tu ci venga.”
“E adesso che vuoi fare?”
“Andiamo a casa mia…”
“Va bene…”

I ragazzi andarono nell’appartamento e fecero sesso per un’intera ora.
“Sei stanca?” chiese Bryan mentre la ragazza si rivestiva.
“Bhè direi di sì adesso.”
“Come ti senti?”
“Bene… Adesso credo che tornerò a casa.”
“Va bene, ti accompagno.” E dopo averle dato altre due pasticche (una per ora, una per la notte) Bryan la portò in casa.
“Buonanotte Uma. Sono già in ritardo. Gli altri mi staranno aspettando…”
“Ci sentiamo domani. Grazie di tutto. Buonanotte.”
Forse Bryan, non era tanto male infondo.
 
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NiNàO___O
view post Posted on 1/10/2009, 21:38




uuuuuuuuhg sento odor di casinucci...ti prego continua!bravissima!mettisuspanse
 
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SiliconTracks
view post Posted on 2/10/2009, 18:53




Vado avanti...
Bhè... questa ff è tutta un casino... dall'inizio... :)

Uma rientrò in casa e c’era la madre (che ancora non era andata dalla zia), Mikey e Gerard che litigavano fra loro. Era un litigio davvero pesante questa volta. E non era come le solite volte che Mikey stava dalla parte della madre, adesso tutti e tre si lanciavano insulti.
“Gerard dovresti vergognarti di come cazzo fai questa vita di merda!”
“Mikey ti ho detto che non devi rompermi il cazzo! Io vivo come mi pare e tu non sei di certo Cristo che mi dice che devo fare!”
“Ragazzi voi mi state facendo diventare pazza! In casa non fa mai niente nessuno, tutto il giorno ad azzuffarvi, non vi aiutate!!! Ma che razza di mostri ho messo al mondo???”
“Mostri??? Bhè grazie mamma!!! E che ne dici del fatto che io pur essendo più piccolo di Gerard già lavoro e ti preparo il pranzo tutti i giorni??? Questo non lo calcoliamo perché il povero Mikey deve essere paragonato agli altri due esseri spregevoli!!!” Mikey quella sera era davvero fuori di se.
“Esseri spregevoli intendi me e Uma??? Bhè lei sì ma a me non mettermi in mezzo!!! Io mi faccio i cazzi miei!!!”

Uma poi schiarì la gola in modo da farsi notare, ma anche se si erano tutti accorti della sua presenza, continuarono ad urlare.
“Ehm… i vicini dormono…” disse alla fine.
“I vicini dormono… E tu adesso mi devi dire che cazzo me ne frega a me se quei cretini dei vicini dormono!!!” rispose Gerard con estrema arroganza.
“L’ho solo detto perché state strillando come dei pazzi!!! Qui chiamano la polizia Cristo!!!”
“Al diavolo… siete un branco di deficenti… non capisco come uno intelligente come me, possa essere nato in una famiglia di imbecilli!” continuò Gerard
“Gerard io non ti permetto di parlare in questo modo!!!”
“Ah no mamma?? E guarda un po’… io lo faccio lo stesso…” e si infilò in camera sbattendo la porta quasi rompendola. Ma la madre questa volta decise di non dargliela vinta e così lo inseguì richiudendo di nuovo la porta dietro di sé.
Adesso erano rimasti in sala solo Mikey e Uma. Il ragazzo si portò le mani nei capelli e poi sedendosi disse: ”Dove cazzo andremo a finire?”
Uma aprì il frigorifero e si versò della coca cola in un bicchiere.
“Da che è partito questo casino?”
“Da una cazzata come sempre. Mamma ha visto che la camera di Gerard come al solito è un porcile e da lì ha dato fuori di testa dicendo che siamo dei figli incorreggibili e che non facciamo un cazzo.”
“Wow… Emozionante…” si buttò di peso nel divano lasciando cadere della coca cola nel tappeto.
“No Uma. Non è emozionante per un cazzo. E’ uno schifo e non capisco come tu possa continuare tranquillamente a vivere in questo modo. Proprio non lo capisco. Forse si spiega tutto dal fatto che hai lo stesso carattere menefreghista ed egoista di Gerard. Come cazzo fate a essere così?”
“Io non sono come Gerard. Lui è malato proprio. Lui non ha un minimo di umanità io sì.”
“Tra poco, te l’assicuro, diventerai la sua copia sputata.” Alzandosi si diresse disperatamente verso la porta di casa e se ne andò da Alicia.
“Adesso esci dalla mia camera!!!”
“Gerard chi cazzo ti ha fatto così???”
“Non so chi cazzo ti sei scopata per crearmi in questo modo. Ma questi sono problemi tuoi Cristo!!! Esci ho detto!!!”
La madre gli mollò un ceffone così forte da farlo subito diventare rosso sulla guancia. Ma dell’espressione del suo volto, si pentì subito di quello che aveva fatto. Non aveva mai menato nessuno dei suoi figli, nemmeno quando erano bambini. La madre improvvisamente scoppiò a piangere singhiozzando profondamente.
“Se adesso non ti ammazzo, è solo perché sei mia madre. Adesso sparisci prima che ci ripensi.”
“Non vedo l’ora che sparisci dalla mia vita Gerard…” e corse a prendere la sacca per andare dalla zia a dormire. Uma in quel momento la vide piangere e ebbe quasi l’intenzione di andare da lei. Ma poi decise che era meglio di no. Prese la sua pasticca e si stese nel divano.
Dalla camera di Gerard sentì dei rumori come se delle bottiglie di vetro urtassero fra di loro. Così decise di andare lì anche se probabilmente il fratello l’avrebbe uccisa.
La porta era socchiusa e il rumore era proprio delle bottiglie. Quelle dei liquori e alcolici vari che adesso aveva disposto nel suo letto.
“Posso?”
“Che cazzo vuoi adesso?”
“Voglio parlare con te.”
“Non voglio parlare. Voglio bere.”
“Puoi parlare anche mentre bevi.”
“Non voglio parlare. Voglio SOLO bere. Adesso sono più chiaro?”
Uma non gli diede ascolto, chiuse la porta alle sue spalle e si sedette nel letto con lui.
“Hai intenzione di farmi da strizzacervelli? Bhè non ne ho bisogno. L’ultima volta che mamma mi ci ha portato, come puoi vedere ha peggiorato solo le cose.”
“Gerard… Perché ti comporti così?”
“Che razza di domanda è?”
“Perché tratti tutti male? Perché hai fatto piangere mamma? Perché non accetti di parlare con tua sorella??”
“E’ come se chiedessi a un educato perché è educato, o a un avaro perché è avaro, o a un pezzo di merda perché è pezzo di merda. E’ il mio carattere Uma!!! Il carattere è l’unica cosa delle persone che non si può cambiare.”
“Ma non ti trovi male con gli altri?”
“Un educato o un avaro si trovano male con gli altri? No perché nemmeno se ne rendono conto, perché quello, è il loro carattere.”
“Non potresti cercare di migliorare la tua vita Gerard? Sei grande e ancora non hai un lavoro.”
“Ma chi sei mia madre? Tu sei l’unica che deve stare zitta e che deve davvero cambiare la sua vita. Sei fatta ventiquattro ore al giorno. Scommetto che hai appena preso una pasticca. E allora è meglio che stai zitta non trovi?”
“Gerard io sarò sbagliata quanto vuoi ma almeno sono umana. Tu non vuoi bene a nessuno se non…”
“…A me stesso… Sì…” continuò Gerard.
“Ecco. Dovresti cominciare ad aprire il tuo cuore a qualcuno no?”
“Sono dei discorsi patetici. Io non ho bisogno di nessuno.”
“Tu vorresti dirmi che odi tutti?”
“Certo…”
“E se davvero è così, come mai l’altra volta sei entrato al bagno mentre parlavo con Bryan? Perché mi avevi vista entrare e mi avevi seguita, poi avevi sentito che Bryan voleva un pompino se non avevo i soldi e così tu che hai fatto? Sei entrato per controllare la situazione. E questo perché sono tua sorella e mi vuoi bene. E quella notte qui in camera tu quando eravamo ubriachi fradici che stava per succedere quella cosa orribile… Tu hai avuto la prontezza di fermarti e di dirmi che non eri abbastanza ubriaco per fare una cosa del genere. E questo perché mi vuoi bene.”
L’espressione di Gerard stava a dire che era in uno stato di totale confusione e paura perché era stato scoperto. Non era più il duro di prima perché la sorella aveva scoperto che anche lui aveva dei sentimenti.
“Vattene a letto. Tuo fratello ora ha da fare con i suoi alcolici.”
“Va bene Gerard. Ma pensa a quello che ti ho detto.” E se ne andò in camera sua chiudendosi a chiave come tutte le sere.
 
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NiNàO___O
view post Posted on 2/10/2009, 20:46




O.O Gerardino mio, stai per essere smontato. Tu sei il mio preferito, perciò datti da fare ok? mickey, puella giustamente incavolata, ti consiglio di darti alla macchia. I sani di mente rischiano per la loro incolumità mentale, in casa. Mamma dei tre: coraggio, e se i va raccontami chi sono i padri....

ok adesso la smetto. Mi era venuto vogla di fare la maestrina. e mi sono dimenticata Uma: impasticcarsi non è indispensabile. Prova a drogarti di nutella. Lo sballo c'è comunque, te lo assicuro.

ok la vecchietta impazzita si accinge a raggiunger eil suo santuario. si prostra ai piedi della narratrice e si schiarisce la gola infiammata.
Cordiali saluti
 
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SiliconTracks
view post Posted on 4/10/2009, 18:01




Continuo adesso perchè questi giorni sono piena di interrogazioni e compiti vari. (ma quanto era meglio l'estate?)



Il mattino seguente si svegliò dal terribile caldo. Aprendo gli occhi si accorse che era completamente in un bagno di sudore. Si toccò dietro la testa e aveva i capelli fradici. Uscì dalla camera. La madre era già partita per il lavoro e Mikey stava per andarsene. Le fece un cenno con la testa di saluto e uscì dalla porta.
“Sei tutta bagnata!” disse dietro di lei un ragazzo che non poteva che essere Gerard. E invece no. Si voltò e davanti si trovò Frank.
“Ehm sì infatti… Ho sudato stanotte.” Provò un terribile imbarazzo. Era in pigiama tutta fradicia davanti all’amico di suo fratello con la faccia sconvolta che si ha la mattina.
“Bhè effettivamente è caldissimo.” Rispose infine.
Gerard arrivò dal bagno. “Frank ma sei ancora qui?? E dai!”
“Oh sì Gerard… adesso vado. Grazie per il giochino. Ci vediamo oggi pomeriggio.”
e uscì sorridendo alla ragazza.
“Frank quando ti vede diventa un perfetto imbecille. Che sarà innamorato di te?”
“E che ne so! Ma non ci sono problemi… Io sono fidanzata…” voleva vedere la reazione del fratello
“Ah sì? E con uno che si conosce in giro?”
“Ma certo! Bryan! Quello con il quale mi hai visto al bagno… Lo spacciatore…”
“Uma tu non puoi stare con lui!!!” poi si rese conto di quello che aveva detto e cercò di rimediare.
“…Sei… troppo stupida per lui…”
“Certo Gerard… Dillo che sei geloso e che hai paura per me…”
“Cosa???” si esibì in una risata fintissima. “Ma anche no!!! Per ma fai quello che ti pare!!”
“Infatti… Ascolta… Oggi pomeriggio hai da fare?”
“Sì… credo che andrò… a cercareunlavoro.”
“A fare cosa? Potresti scandire le parole?”
“A cercare un lavoro!!!”
“WOW!!! Il signorino ha imparato la lezioncina della sorella eh…? Ahahahah!!!!”
“No cretina, lo faccio perché me ne voglio andare da questo inferno.”
“Bene caro… Allora buona fortuna…”
“Ma perché mi hai chiesto se avevi da fare?”
“No era così per chiedere… Ah… vedi se trovi qualcosa anche per me… Devo mettere da parte dei soldi…”

Uma uscì di casa dopo essersi fatta una bella doccia fresca. Adesso era diretta verso casa di Bryan. Era davvero intenzionata a conoscerlo meglio.
“Posso?”
“Certo Uma, ti apro…” rispose al citofono.
Salì al terzo piano e entrò nell’appartamento.
“Scusa ma mi sono svegliato da poco…”
“Scusami te che sono arrivata all’improvviso senza chiamare.”
“Non c’è problema. Come va?”
“Bene. Te?”
“Benaccio. Ieri sono stato per oltre tre ore in quel vicolo del cazzo. Mi sono rotto di questo lavoro del cazzo.”
“E perché non cambi?”
“Non è così semplice. I ‘capi’ non vogliono che qualcuno esca quando ormai è nel giro.”
“E’ triste come cosa.”
“Lo so. Ho diciotto anni e sarò condannato tutta la vita a fare queste cose orribili.”
“Ormai quel che è fatto è fatto.”
“Giusto. Vuoi una pasticca?”
“Grazie.” Ne ingoiò una ma non fu piacevole questa volta. Il troppo caldo la fece indebolire tantissimo dopo quella pasticca.
“Sei figlio unico Bryan?”
“No. Ho una sorella che si chiama July. Ma non ci sentiamo praticamente mai. Lei studia, è in gamba. Sta con i miei in California. Io non sono degno di quella famiglia. Spesso mi sento solo ma ormai mi ci sono abituato.”
“Ti capisco. Sai Bryan? Sei un tipo interessante. Forse tra noi potrà davvero funzionare.”
“Io lo so per certo. Sono sicuro.”
“Vorrei anche io essere determinata come te.”
Il ragazzo sorrise. “Adesso è ora che vada. Ci vediamo oggi pomeriggio?” chiese Uma
“Sì ma dalle quattro alle cinque. Poi devo fare il mio orribile lavoro.”
“Va bene. A dopo.”

Uma adesso era a casa e trovò solo la madre che preparava il pranzo.
“Dove sono i tuoi fratelli?”
“Mikey al lavoro e Gerard… Quando sono uscita c’era.”
“A volte mi domando se Gerard non sia il figlio del diavolo.”
“Mamma! Come fai a parlare così??”
“Sono stanca Uma. Probabilmente mi pentirò di come vi sto trattando ma non riesco più a vivere in questo clima. Spero che cresciate tutti abbastanza in fretta per lasciarmi finire i miei giorni in pace.”
“Grazie.” Rispose infastidita. Ma infondo sapeva che la madre aveva ragione.
 
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NiNàO___O
view post Posted on 5/10/2009, 13:52




conosco il sentimento che si prova quando i genitori ti accusano di qualcosa che sai benissimo di fare. eppure non puoi smettere. è come una droga, un comportamento negativo. va be, torno alla mi febbre. bravissima. sempre piena si sosprese eh?!si, l'estate su questo punto di vista era meglio. molto.comunque brava, continua se puoi
 
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SiliconTracks
view post Posted on 5/10/2009, 14:13




Dato che sei influenzata posto un altro capitolo almeno trovi qualcosa da fare cara...


Dopo mezz’ora rientrò Mikey e poi Gerard che era tutto emozionato anche se non voleva che si vedesse per il pomeriggio. Doveva cercare un lavoro e questo lo rendeva… elettrizzato.
“Prima ho ucciso un serpente.” Disse Gerard a pranzo.
“Molto interessante come al solito Gerard.” Disse Mikey.
“Mikey io eviterei di far ricominciare tutto come ieri sera eh…” intervenne Uma.
“Giusto. E’ meglio che sto zitto.”
“No no. Parla pure fratellino. Dimmi una volta per tutte che cosa pensi di me. Ma dillo con cattiveria e seriamente. Su coraggio, ti ascolto.” Lo sfidò il fratello poggiando la forchetta e guardandolo con superiorità.
“Sai che cosa penso? Che sei un alcolizzato e un tossico di merda che non hai scopo di vivere. E che sei un’irresponsabile e immaturo per fare una vita del genere. Ma soprattutto per assecondare Uma. Detto questo miei cari e beneamati parenti, mi vado a coricare nella mia stanza prima di riprendere altre ore di duro lavoro. Con permesso…” adesso Mikey era soddisfatto. Avevo messo in mezzo ai casini Gerard.
“Gerard che cosa voleva dire Mikey con tossico e alcolizzato?” chiese la madre terrorizzata.
“Niente. Lo sai com’è fatto.”
“Dovevo aspettarmelo. Non potevi essere così di natura. Adesso la droga spiega tutto. Spiega tutto… E in che cosa assecondi Uma, Gerard?” chiese fissando Uma che sbiancò.
“Niente. Non lo so. Mikey è pazzo. Io non lo so che voleva dire va bene?”
“Uma anche tu fai queste cose?”
“Mamma no!!”
“Okay, adesso si spiega davvero tutto. Tu e Gerard siete identici. Destinati a essere due gocce d’acqua. Bene. Voglio che ve ne andiate di qui. Gerard trovati una sistemazione e portala a vivere con te.”
“Mamma non sai quello che dici” disse spaventato Gerard.
“Oh no, lo so benissimo. Non voglio vedere i miei figli morire prima di me. Voglio che ve ne andiate. Avete tempo tre mesi. E con questo ho chiuso il mio discorso”
Se ne andò in camera a riposare prima di riprendere il lavoro.
“Non stava dicendo sul serio vero?”
“Sì Uma. Diceva sul serio.”
“E che facciamo?”
“Io non voglio prendermi cura di te cazzo!!”
“Gerard… non vorrai lasciarmi vivere sotto i ponti vero?”
“L’unica cosa da fare, è andare a cercare un lavoro tutti e due oggi pomeriggio. E sgobbare come asini per questi tre mesi. Dobbiamo mettere dei soldi da parte.”
“Vedrai che alla mamma gli passerà.”
“No Uma!!! Cazzo la conosco troppo bene! Lei quando dice una cosa, è quella.”
“Oh Cristo.. In che merda ci siamo cacciati…”
Il pomeriggio, dopo che Uma passò quella misera oretta con Bryan, salì in macchina con suo fratello e andarono a cercare lavoro in tutta la città. Dopo un’ora che giravano, non trovarono nulla.
“Cristo Gerard siamo messi male!!”
“Bhè l’hai capito adesso? Qui non c’è uno straccio di lavoro.”
Continuarono ancora a girare e alla fine capirono che l’unica cosa da fare, era allontanarsi da Belleville. Lì di certo, non avrebbero trovato assolutamente niente. Girarono ancora e appena fuori città, c’era il primo lavoro disponibile: un negozio di dischi.
“Uma questo lavoro è mio.”
“No. Tu non sei capace a rapportarti con le persone. Devi trovarti un lavoro nei magazzini.”
“Non penso.” Ed entrò nel negozio a parlare con il proprietario. Uscì dopo un quarto d’ora. “Mi hanno preso!!! Lavoro da domani mattina!!”
“Sono contenta per te. Ma adesso trova il lavoro anche per me eh…” continuarono a girare. Poco più avanti, cercavano una ragazza per una libreria.
“Ecco. Questo è il mio lavoro.” Scese dalla macchina e dopo mezz’ora uscì dal negozio. “Comincio domani. Mi è andata a culo. Perché un’altra ragazza aveva presentato un curriculum eccezionale ma mi hanno detto che io sono più carina.”
“Andiamo scema…”
mentre erano in macchina parlarono.
“Uma, devi promettermi una cosa.”
“Dimmi…”
“Non sputtanare tutti i soldi per le pasticche. Ci serviranno più di quanto tu possa credere.”
“Non mi servono i soldi. Io le prendo gratis.”
“Va bene. E poi ancora un’altra cosa… Dobbiamo cercare anche altri metodi di guadagno. In tre mesi con lo stipendio del lavoro non ci compriamo nemmeno una sedia.”
“Possiamo fare anche lavori illegali?”
“Anche lavori illegali…”

 
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NiNàO___O
view post Posted on 5/10/2009, 15:49




il brivido che mi è sceso dalla schiena è stato autentico...lavori illegali...la mamma che li butta fuori da casa...si, veramente geniale. però me lo immagino, gerard, occhioni dolci e lingua infingarda (quando la fa uscire a mo' di -adesso te sciolgo a furia di leccarmi denti e labbra)che inganna l'ignaro proprietario del negozio di dischi....mm Uma e Ger devono convivere... il mio cervellino fuma e il termometro alza la sua colonnina rossa(che tra l'altro è nera, quasi invisibile, brutti imbroglioni, in un termometro di vetro giallo e talmente fino che si può spezzarlo con un dito, ho imparato a leggerla solo l'anno scorso) e mamma vuole farmi bere la tachipirina. quando sto male diventa iperprotettiva. invece la mamma di uma mi fa pena...da un aparte a capisco, ma dall'altra ha completamente cannato a buttarli fuori: non ha svolto il suo lavoro di educatrice. mi sento tanto un giudice all sua prima sentenza, quando ancora non ha capito che in tribunale, l'unica cosa che non si rispetta è la legge. e non è mai ugale per tuti. comunque...ora ti saluto, socia a rate. mi inchino alla tua grandezza suprema. i pipistrelli mi piacciono(non chiedermi che cavolo centra)
sono un po bruttini con quelle alucce incartapecorite e il muso tutto rughe, ma in questo momento mi stanno simpatici. sta note ho sognato di un vampiro che di giorno si scioglieva in una cosa verde nella pentola di rame. ok la febbre è salita troppo. delirio completo di neuroni. vado a staccare la spina. latino mi aspetta. uhg.
 
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SiliconTracks
view post Posted on 5/10/2009, 20:03




Sei fantastica...:)

Era sera e i ragazzi decisero di non dire niente del lavoro. Era il loro segreto. Dopo cena uscirono tutti come al solito.
“Ciao Bryan.”
“Ciao tesoro. Come è andata?”
“Ho trovato un lavoro in una libreria. Ma i soldi che guadagneremo io e Gerard non ci basteranno.”
“Okay… A questo punto l’unica cosa sono dei lavoretti illegali.”
“Esattamente.”
“Non entrare in questo schifo Uma…”
“Devo Bryan. Sennò non ce la faremo.”
“Va bene. Senti, io posso darvi una mano.”
“Grazie Bryan.”
“Allora… Alcune volte i boss fanno degli scambi di droga, di armi… la prossima è Venerdì e quindi tra due giorni. Voi potrete andare. Ci parlerò io con loro. Devi solo portare della droga su una valigetta. Loro ti daranno dei soldi. E’ un compratore fidato quello ma… E’ una cosa pericolosa. Ti prego, sta attenta.”
“A che ora ci sarà questo scambio?”
“Alle una di notte. Alla miniera.”
“Non so come ringraziarti…”
“Ti do tre pasticche che dopo devo andare.”
“Di già?”
“Sì Uma, mi dispiace…”
“Cristo Bryan…”
“Lo so. Devo. Ciao tesoro.” E la salutò con un bacio a stampo. La ragazza si diresse al bar per parlare con Gerard. Era naturalmente con Frank, Ray e Luis. “Gerard, ti devo parlare.”
“Dimmi…”
“No ti devo parlare da solo.”
“Andiamo dietro la discoteca?”
“Sì.” E così fecero. La sorella gli raccontò tutto pregandolo però di non dire niente a nessuno.
“Ti ha detto quanto ci pagano?”
“No.”
“Spero che ne valga la pena.”
“Vedrai che ne varrà…”
“Adesso torni a casa?”
“Credo di sì.”
“Ti accompagno.” E tornò a casa.
Uma prese un’altra pasticca e si mise a guardare la tv. Mamma aveva lasciato un foglietto con scritto che avrebbe passato la notte dalla zia. Mikey probabilmente non era ancora a casa. “Cazzo che noia…”
disse fra se e se. Mezz’ora più tardi tornò Gerard.
“Ehy ancora sveglia? Sono le una.”
“Non sono una bambina.”
“Giusto. Mikey?”
“Non lo so. Sicuramente da Alicia.”
“Beato lui… che ha una ragazza… che ama davvero.”
“Ma come Gerard? Non dicevi che non volevi nessuno?”
“Hai ragione...”
Squillò il telefono di casa. Chi poteva essere alle una?
“Uma io rimango da Alicia stanotte.”
Era Mikey.
“Beviamo qualcosa?” chiese la ragazza.
“Ma sì… ma per me solo una birretta… sono già mezzo ubriaco.”
“Hai paura per la cosa di Venerdì?”
“A dir la verità un po’ sì. Ho paura che sia come sui film…”
“Anch’io. Ma quei soldi ci servono Gerard.”
“Già. Non avrei mai creduto che la mamma potesse cacciarci di casa.”
“Nemmeno io. Ma probabilmente se avessi avuto dei figli come noi, l’avrei fatto anch’io.”
“Andiamo a letto adesso. Domani io alle otto devo essere lì.”
“ Anche io. Mi accompagni tu vero?”
“Certo.”
Andarono a letto e si addormentarono quasi immediatamente.

Il mattino seguente cominciava la loro grande avventura nel mondo del lavoro. Gerard era molto nervoso si vedeva. Uma di meno perché adorava i libri e era sicura di poter dare un’ottima impressione alla clientela… se si fosse coperta quelle occhiaie ovviamente.
“Andiamo che facciamo tardi.”
Gerard accompagnò Uma. “Devi venirmi a riprendere alle una.”
“Arriverò un po’ più tardi che noi chiudiamo alle una e un quarto.”
“Buona fortuna Gerard.”
“Anche a te…” e partì. Uma entrò con timore nel negozio ma subito un ragazzo sui venticinque anni, l’accolse con grande affetto.
“Tu devi essere Uma mi sembra. Ieri io non c’ero…” disse stringendole la mano.
“Io sono David. Ti aiuterò i primi tempi a imparare bene. Poi farai tutto da sola.”
 
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NiNàO___O
view post Posted on 5/10/2009, 21:44




david mi sta simpatico. sisi l'inferno può sempre peggiorare, ma anche migliorare...brava, Gerardino cambia in fretta eh?dai che sta diventando più avvincente ancora...continua, da brava. la mia mente ha voglia di andare a briglia sciolta, ma non le permetto di scrivere cose scabrose.cmq l'azzurro mi fa venirei in mente Bryan. e il verde david. Gerard è nero. Uma è una mela. non so perchè, ma è una mela rossa. e or torno a sistemare le immagini dei programmi sul dock del desktop in modo che dormio le scritte. ho già formato USA e mi sto divertendo da matti. già proprio da matta quale sono. ora vado a studiarmi le idiosincrasie di antologia. Che se le mettano dove dico io, le idiosincrasie. ora gaccio loro una punturona di sincrasi inversa, che si gratteranno tutto il giorno. garantito. efficacca provata.
La libraia è un ottimo lavoro. e io per i miei carissimi amici sono una libraia single e depressa, perciò conosco il mestiere.
ti saluto.
 
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SiliconTracks
view post Posted on 6/10/2009, 17:14




CITAZIONE
Gerard è nero. Uma è una mela. non so perchè, ma è una mela rossa.

le studi di notte queste?

Da Gerard andò diversamente. L’aspettava una ragazza completamente tatuata con dei capelli corti e rossissimi che masticava fastidiosamente una gomma.
“Sono Erika. Cerca di guardare quello che faccio eh… Almeno imparti da te.”

Alle una e un quarto Gerard passò a prendere Uma.
“Come è andata?” chiese Uma.
“Quell’Erika è insopportabile. Me la porterei volentieri a letto ma è davvero odiosa. Te?”
“Tutto bene, ci sto prendendo la mano.”
“Adesso appena entriamo in casa, non devi dire niente del lavoro siamo intesi?”
“Certamente!!”

Pranzarono con Mikey e la madre e poi si presero due ore di riposo prima di rientrare al lavoro. Uma andò da Bryan.
“Ciao Bryan.”
“Ciao… come è andato il primo giorno di lavoro?”
“Bene anche se stancante.”
“Vuoi riposare un po’?”
“Magari…” i due ragazzi si stesero nel letto.
“Bryan… mi stavo chiedendo una cosa…”
“Dimmi…”
“E se io provassi qualcosa di diverso dalle pasticche?”
“No Uma!!! Che cazzo ti salta in testa!!! Non te lo permetterò mai!!!”
“Ma non mi bastano più Bryan, voglio passare a qualcosa di diverso…”
“Cristo… E’ tutta colpa mia.” Disse alzandosi da letto.
“Cosa Bryan?”
“Se non mi avessi conosciuto, a quest’ora l’idea di passare a qualcos’altro non ti avrebbe nemmeno sfiorato la mente.”
“Bryan tu non centri… Sono io che voglio davvero.. Ti prego…”
“No. Questo mai. Uma se ci provi io… Ti ammazzo prima che quella merda uccida te.”
“Perché tu adesso vorresti dirmi che non hai mai sniffato???”
“Sì e infatti guarda come cazzo sono ridotto!!! Vado in giro come uno zombie e la gente crede che sia ritardato per la mia espressione continua mentente assente Uma!!!” Bryan stava alzando la voce
“Okay scusami…”
“Uma, promettimi che non proverai mai quella roba.”
“Va bene…”
“Tieni due pasticche. Per oggi pomeriggio fattele bastare. Ci vediamo stasera…”
“Perché mi mandi via?”
“Non dovevi farmi quella domanda Uma!”
“Bryan ti ho chiesto scusa!”
“Tanto tu lo farai, lo so che lo farai… e io non potrò fare niente per impedirlo.”
“Bryan…”
“Vai a casa…”
La ragazza andò a casa con la voglia incredibile di piangere come una pazza. Sicuramente si era innamorata di Bryan sennò quella discussione non avrebbe avuto tutto quel peso su di lei. Controllò che Mikey e la madre fossero tornati al lavoro e che il salotto fosse deserto. Okay, adesso poteva piangere in pace. Era tempo che ormai non lo faceva più. Prese una pasticca e pianse come una pazza.
“Uma?” era Gerard.
“Che… che vuoi?”
“Stai bene?”
“Che domanda del cazzo!!!” disse soffiandosi il naso e asciugandosi le lacrime.
“Che è successo?”
“Niente. E’ tutta questa merda di vita.”
“Qualcosa deve essere successo per averti fatto piangere così.”
“Bryan… Abbiamo avuto una discussione.”
“Poi però avete chiarito no?”
“Non lo so ma resta il fatto che quella discussione non ci doveva essere!!!”
“Cerca di calmarti adesso e vatti a sistemare il trucco. Tra poco dobbiamo rientrare al lavoro.” Uma ascoltò il fratello e dopo dieci minuti partirono.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 6/10/2009, 18:55




Eccomi qua con il mio "continua" banale :) dopo i commenti di Arianna ci vuole un normale "continua" non credi? XD Comunque davvero, Arianna, sei fantastica! Continua a commentare così mi raccomando! Non fare mai come me!!!

Erika è insopportabile, Gerard???? Questa me la lego!!! XD
 
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SiliconTracks
view post Posted on 6/10/2009, 20:12




CITAZIONE
Erika è insopportabile, Gerard???? Questa me la lego!!! XD

ahahahah!!!!!! Però ricorda che ha detto anche che se la porterebbe volentieri a letto.... :)
continuerò domani.... mi sono accorta che sto continuando troppo velocemente... dopo non c'è nemmeno gusto no??
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 6/10/2009, 20:33




Si è vero.........maniaco.

Aspetteremo domani con ansia!
 
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NiNàO___O
view post Posted on 6/10/2009, 20:46




l'ansia già mi divora!! vedo le foglie che cadono dagli alberi dalla finestra. ma la tapparella è chiusa. cavoli, stanotte ho sognato gerardigno che fumava e sbianchettava la nutella dal pane. non so perchè. forse era troppo scura...be non mi ricordo, sicuramente però dopo la buttava. centrava qualcosa con un tema che doveva scrivere..va be evidentemene sclero nche di notte. brava, te lo ripeto, continua a scrivere. cavoli, mi dipisace per uma. qualosa mi dice che poi Erika ricompare..
 
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143 replies since 10/9/2009, 14:33   11177 views
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