Pairing: SasukexNaruto
Genere: Shonen ai.(boysxBoys)
fan fiction corta One shot sulla coppia naruto e sasuke
se avete voglia di leggerla, mi farà molto piacere
è molto drammatica e forse un po noiosa -.- spero comunque che piaccia... -.-
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La luna piena illuminava il villaggio, silenzioso.
Non c’è più nessuno in giro… i passi rimbombanti tra le pareti delle case, rendevano la strada ancora più inquietante.
Il parco è ormai vicino…
[quelli erano i tempi…]Eccolo…la sua sagoma è inconfondibile. È gia arrivato, ma io stavolta non sono in ritardo.
“sei arrivato in orario, da non credersi.”Ha sempre la sua faccia, quella scocciata, e stufa… è stufo…di me?
[…In cui tutto era spontaneo..]Sono contento però, che la sua faccia sia sempre quella… altrimenti…
“guarda che non avevamo orari…baka…”Non sarebbe…Sasuke.
“..è vero…hm…”Sorride.
Sono contento che i suoi capelli brillino neri sotto la luna. Che i suoi occhi mi trapassino in quel modo spietato…
Le mani in tasca….anche oggi…pare non ci saranno sviluppi…
Però ero felice.
[…ero con lui…]La sua presenza nei dintorni, mi metteva di buon umore…
“a che pensi?”Il suo sguardo rivolto al cielo nero… la sua voce profonda e spenta…
Potevo dirgli che pensavo a lui?
Il mio cuore batte forte, crea in me una sensazione piacevole…
Il mio corpo è caldo…credo di essere arrossito.
Mi sorride… forse mi trova buffo per la strana reazione.
In quel momento, di mia distrazione, tirò fuori una mano dalla tasca, sembrava volesse rassicurarmi con i suoi occhi…prese la mia, fredda.
La sua mano riscaldata è grande, e forte… tornò a guardare il cielo.
“naruto, tu…provi qualcosa per me?”Quella domanda fatta così, tutto d’un fiato, senza emozioni nella sua voce fredda.
Ingiusto, crudele. Quella domanda, avrei dovuto essere io il primo a fartela… ma come al solito, mi batti sempre sul tempo.
Rispondergli sì era palese…. Bastò stringere la sua mano. Sembra a disagio… ma io posso capirlo… potevo capirlo.
Dove guardi? Rivolsi anch’io lo sguardo verso il punto che fissava da quando ero arrivato…ma, mi accorsi che non era il cielo…
Era uno specchietto, che rifletteva la mia immagine. Guardava me?
Non so come, ne perché, cominciai a piangere come un idiota… i miei singhiozzi si strozzavano ogni volta che incontravo i suoi occhi…
“naruto, che hai?”Quella sua voce, dannata, stavolta era calda… sapeva giocare bene coi miei sentimenti.
Mi si avvicinò, lasciandomi la mano…la cosa mi fece piangere ancora di più. Lo sentivo che non era affatto il caso. Ma nonostante ciò, non riuscivo a smettere.
Le lacrime caddero sulle mie maniche, mentre tentavo di asciugare quelle che uscivano.
Mi bloccò con la sua di mano. Sentii improvvisamente il mio corpo tirato, e poi,le mie lacrime cadere sulle sue spalle…
Mi abbracciava. Il suo corpo era caldo. Il suo viso accanto a me, la sua espressione però, era sempre la stessa.
“che ti salta in mente?”Sembrava preoccupato.
“perche stai piangendo?”Vedendo che non rispondevo, mi inondò di queste domande…
Però, io non lo sapevo..potevo rispondergli un assurdità del genere?
Feci in tempo giusto a ritirarmi dall’abbraccio, per trovarmi faccia a faccia con il suo viso, e con i suoi occhi. La sua mano asciugò le mie lacrime, per poi prendermi e chiudere la distanza tra noi…
Solo noi. Nessuno intorno. Le labbra di sasuke… le avevo gia sentite tempo fa… anche se per sbaglio. Stavolta, faceva sul serio.
Sicuramente con quel bacio smisi di piangere. Non durò molto….giusto il tempo di far cadere l’ultima lacrima dalla mia guancia…
“tempo scaduto...”Cosa significavano quelle parole?
Perché ero così agitato? E così felice?
“perché….l’hai fatto?”Riuscii a bisbigliare, mentre la mia bocca si allontanava dalla sua, in una sensazione di umidità nella notte…
“adesso devo andare.”Cosa? Dove? Dove deve andare?? Perché non mi risponde??
Fissarlo coi miei occhi era inutile, perché i suoi erano sempre vincenti su di me…
Mi lascia un sorriso…il piu crudele della sua esistenza, poi si gira e scompare con un salto….
“sasuke!!!”La mia voce rimbombava in me, come anche nel parco vuoto…
Il chè faceva percepire il dolore nella mia voce…
Era andato via… dove? Sarebbe tornato? O forse avrebbe aspettato che io lo cercassi?
Le domande quella sera furono tante…ancora avevo le labbra umide…
“era forse il tuo modo di darmi l’addio, prima di venire ad uccidermi? Allora… verrò io da te, ti troverò, e se vorrai…se potrai… mi ucciderai. Prima però… sarò io a riportarti a casa…”
