grazie ragazze..^^
CITAZIONE (Christina Van Helsing @ 20/3/2009, 18:03)
il titolo è preso dal film il corvo vero?
esatto ^^(che adoro tra l'altro)
Capitolo 2:
Vedo una sagoma opaca stagliarsi contro la luce del sole,e mi chiedo del perchè,
non sento il mio corpo,perciò non ho idea di dove sia,sempre se sia tutto intero;
piano piano riacquisto la sensibilità degli arti e tento di muovermi ma un dolore acuto proveniente dal fianco mi colpisce improvvisamente;”Fermo” mi sussurra una voce,è strana e mi inquieta perchè non la conosco
Piano,piano riacquisto un po' di memoria e apro gli occhi mentre tendo le orecchie in direzione di quel suono
Focalizzo un viso,ma non ne sono sicuro,vedo solo due grandi occhi verdi,dilatati dalla preoccupazione che mi scrutano mentre io lo scruto con i miei; cerco di sforzarmi di ricordare quel viso ma non credo di averlo mai visto...
Mi metto seduto continuando a fissarlo mentre lui imbarazzato tira il viso indietro;
“Chi...chi sei?dove sono?”tento di guardare intorno a me,ma non ne ricavo molti dettagli:è solo una camera da letto molto semplice e credo sia mattina
“Sei a casa mia,stai tranquillo” mi risponde con voce calma,sembra che sia la prima volta che parli dopo secoli perciò replico debolmente:”Cosa...cosa mi è successo?”
“Beh...credo che l'altra sera tu sia uscito e sei stato piacchiato violentemente da un gruppetto di ragazzi di queste parti...” stringo i pugni mentre racconta
“Poi ti ho trovato mentre ti stavano ammazzando in mezzo alla strada e alla vista dell'auto sono scappati via. Stavo quasi per investirti.”si guarda le mani in difficoltà.Non posso fare altro che provare compassione per lui..magari ci è anche preoccupato; Solo ora riesco ad identificarlo meglio: ha un viso delicato e bianco,che sembra quasi di porcellana,dei magnifici occhi verdi in cui sento che potrei perdermi,dei capelli corvini sparati in tutte le direzioni e indossa una felpa nera e dei semplici jeans.
é così bianco da poter emanare un alone di purezza attorno a se e si muove in modo fluido e noto che spesso gesticola in modo buffo
Sorrido debolmente mentre lui mi fissa stralunato:”Cosa c'è di divertente?” mi chiede curioso dopo essersi accorto che lo passavo praticamente ai raggi X
“Eh?nono..niente..” ora è il mio turno a sentirmi in imbarazzo:finalmente mi rendo conto che sono stato salvato da questo ragazzo e che non solo ho recitato la parte del pappamolla,ma anche quello della damigella in pericolo.
“Certo che sei strano...un momento fa ridevi,ora sembra che stai per piangere”
sembra molto sorpreso dai miei cambiamenti di umore,ma la situazione è molto semplice:pensando a me e alla mia squallidezza mi viene da piangere, pensando a lui e alla sua perfezione mi viene naturale essere allegro
oh,oh,ma che sto dicendo?
“Sono le undici,se vuoi vado a prepararti qualcosa da mangiare...” propone lui distogliendomi dal mio fiume di pensieri contorti
“Oh,si,grazie”
Solo ora mi accorgo di quanto mi stia trattenendo:vorrei bombardarlo di domande,chi sei?quanti anni hai?dove siamo esattamente?perchè sono qui?
Dopo una sequenza interminabile di minuti è tornato al piano di sopra con una tazzona di cioccolata fumante
“Grazie..adoro la cioccolata!!”sorrido apertamente
Lui sembra essere contagiato dalla mia euforia e si scioglie in un sorriso tenerissimo:è la prima volta che lo vedo sorridere,e mi sembra che ora il mondo giri attorno a lui
oh,oh,ci risiamo
Si siede hai piedi del mio letto e mi ricomicia a fissare come se fossi l'essere più strano della terra
“Come ti chiami?”mi chiede
O mio Dio,ti prego non guardarmi così...
perdo l'uso della parola e mi impappino nelle mie stesse frasi
“Se ti sei scordato anche quello,se vuoi posso darti un nome io...”
davvero,lo accetterei volentieri, fare la parte del cucciolo smarrito mi piace eccome
“F-frank...”
Il suo viso sembra rilassarsi dopo aver capito che sono ancora sano di mente
“Dove vivi?”chiede ancora
mi sforzo da morire ma mi rendo conto che non lo ricordo
la sua espressione si tende ancora,ma è il mio turno delle domande
“Da quanto tempo sono qui?”
“Solo da questa notte...sei stato due giorni all'ospedale e solo ieri sera ti hanno lasciato andare e ti ho portato qui,a casa mia”
Solo ora mi accorgo che ho una fasciatura sulla testa
“Poi sono arrivati i tuoi genitori che sapevano tutto,credo ma i medici hanno ritenuto più saggio lasciarti qui con me,vista tua situazione familiare attuale...”
“Cosa è successo?”chiedo preoccupato,ma sento di conoscere già la risposta
“Hanno divorziato e tuo padre è andato via la sera stessa che ti ho trovato io, siccome sta traslocando,i tutori legali hanno scelto di lasciarti qui finchè i tuoi non avranno trovato tutti e due una situazione stabile e affinchè possano continuare a prendersi cura di te”
Mi sento ancora più imbarazzato oltre che a essere moralmente a terra
“Ho detto di essere un tuo vecchio amico,perciò non sono apparse difficoltà nel lasciarti qui e...niente”abbassa gli occhi
Io non ho parole...allora davvero mi ha salvato...ma...
“Perchè?”mi lascio scappare con un sussurro;lui alza finalmente gli occhi e mi fissa confuso
Capitolo 3:
Forse neanche lui sa darsi una risposta...
cambio domanda,”Dove siamo esattamente?”
“A Belleville...lo stesso luogo dove ti ho trovato..”e mi dà brevemente delle indicazioni stradali,mentre mi rendo conto che non mi interessa sapere dove sono.
“A,scusami,a proposito,io mi chiamo Gerard...”
chino il capo curioso...che nome strano..davvero non gli avevo ancora chiesto come si chiamava?mi sembrava tutto così scontato...
“E mi rimetto Way..tu?”
“Iero...”
lui soffoca una risata e io lo guardo stranito:”Hey,a parlato Gerardo Strada...”
“Ahah..davvero?Il mio vero nome è Gerard Arthur..vorrei sapere il tuo!” esclama divertito
“Franklin Anthony Thomas Iero!”recito fiero mentre lui scoppia apertamente a ridere
Ci prendiamo in giro ancora per un po' per poi lasciare spazio al silenzio più pesante a cui abbia mai partecipato
Sono imbarazzato per ogni singola parola che ho pronunciato,mi sento quasi indegno di stare seduto su questo letto e rivolgere la parola ad una persona...del genere
Gerard mi guarda nuovamente in quel modo e mi accorgo di sottostare incondizionatamente dal modo in cui mi osserva...è così curioso...
Ci accorgiamo di essere due perfetti idioti,e in una situazione comica ci allontaniamo e io mi guardo le mani mentre lui passa una mano distratto fra i capelli;il suo odore mi colpisce improvvisamente e mi volto come una tigre che sente l'odore della propria preda lui si volta di nuovo con il capo leggermente inclinato e con un'aria...
“Scusami,ora vado a preparare il pranzo...”guarda distrattamente l'orologio che ha sul polso e si affretta ad uscire dalla stanza
Io mi sento come stordito,davvero quel ragazzo mi fa un così strano effetto?
Guardo la sveglia che c'è sul comodino e mi accorgo che già passata mezz'ora da quando l'ho conosciuto
Tuttavia mi sembra un po' presto per preparare il pranzo...
Tento di alzarmi e mi accorgo di avere addosso degli indumenti non miei, ecco, più imbarazzato di così non posso esserlo
Scendo lentamente al piano di sotto per avere più tempo per osservare la casa: sembra una normalissima casa di provincia,forse un po' più ampia della mia e più ariosa
Scendo le scale ed arrivo in un piccolo ingresso a cui è collegata un'altra stanza da cui provengono dei rumori di stoviglie
Faccio capolino da dietro la porta e osservo i suoi movimenti,vorrei poter dire che sono goffi,ma anche sommerso da pentole che bollivano non lo è affatto: si muove fluido e ogni tanto indietreggia a distanza di sicurezza dai fornelli
Poi si volta improvvisamente e mi ritrovo i suoi fanali verdi in faccia
“Aah!!!” esclama spaventato mentre io indietreggio divertito
“Scusami...”rido sotto i baffi “Che cosa fai??” urla quasi lui
“Scusami..niente...è solo che non mi andava di rimanere a letto”
“Dovresti starci invece,sei appena uscito dall'ospedale e fai ancora fatica a ricordare e...”
“Quindi in sintesi mi hai adottato?” domando divertito
Lui arrossisce leggermente ma continua a guadarmi,”Si,in sintesi,si”
“mmm...”continuo io “Posso chiamarti papà?”
“No”
“Mamma?”
“No!”
“Fratellone?”
“mm..no”
“hemm come dovrei chiamarti?
Lui sembra spazientito ma io mi diverto come un cretino “Chiamami semplicemente Gerard”
Mi aspettavo un dovresti ringraziarmi o altro ma dalle sue labbra non uscì nessun'altro suono
Mi appoggio al muro dietro di me e lo osservo mentre cucina,ogni tanto gli passo quel che gli serve e lui mi lancia occhiate sfuggenti
Ad un certo punto mi accorgo che gli manca il sale e mi avvicino cauto e lui lo prende nello stesso momento e le nostre mani si sfiorano
“Ahi”esclama lui percorso con un brivido dalla scossa,ma non ritrae la mano, io socchiudo piano gli occhi abbandonandomi a questa nuova sensazione,li ho chiusi quasi impercettibilmente ma lui sembra essersene accorto
distoglie lo sguardo,io allontano la mano e lui prende il sale
Finita la sua ora da chef mangiamo tranquillamente ma non posso non accorgermi che il cibo mi sembra più che abbondante,certo,e così che si fa con gli ospiti,ma mi sembra così strano sentirmi in questa situazione...
Finisco di mangiare e mi accorgo che invece lui ha già finito da un pezzo
lo aiuto a sparecchiare e seguendo il suo esempio mi siedo con lui su un morbido divano. Guardiamo insieme i Simpson e io rido apertamente ad ogni battuta mentre lui tende semplicemente il viso in una espressione divertita
Mi vergogno un po' per la risata sguaiata ma lui non sembra esserne turbato, anzi,non mi degna di attenzione
Finito il cartone animato ricado nel panico perchè il silenzio ci riassale:non so mai cosa dire
Sono le 2 e mezza di una giornata terribilmente lunga e sconsolato mi avvio verso la camera quando un braccio mi passa davanti agli occhi,appoggiandosi alla parete di fianco a me,impedendomi il passaggio
Meccanicamente mi risiedo sul divano come un robot che esegue i comandi e lui continua a seguirmi con lo sguardo e si siede un po' più distante da dove mi ci sono io
Non distoglie lo sguardo e intanto si sfila le scarpe e mentre si siede incrocia le gambe stile yoga
“Quanti anni hai?” mi chiede
“17”rispondo io,o almeno penso
“Io 21...”dice automaticamente lui
“Qual'è il tuo colore preferito?” continuando
Mi sforzo di ricordare ma poi dico semplicemente “nero”
lui sorride “piace anche a me”
“Quali sono i tuoi gruppi preferiti?” e poi mi investe di domande a raffica su ogni cosa,ogni mio singolo gusto,che sia musicale,gastronomico eccetera
Finiamo alle 6 e mezza circa e mi accorgo di non avergli fatto una domanda fondamentale:”Ma...non ha un lavoro?”
“Beh..si,lavoro in un supermercato...”arrossisce leggermente e io chiedo “Ma oggi non ti sei mosso di qui...”
“Beh,siccome era il primo giorno che eri qui dovevo aspettare che ti svegliassi...”
Ora è il mio turno ad arrossire:mi sento davvero un bambino piccolo e stupido che deve essere accudito
Finalmente mi decido e sussurro le parole che dovrei aver detto dal primo istante in cui l'ho visto
lentamente mi avvicino a lui fino a sentire il suo profumo irresistibile, allungo la mia mano verso la sua e finalmente incontro il suo sguardo
“Grazie...”Capitolo 4:
Lui mi guarda,e io non riesco a pensare ad altro
lui sembra incantato almeno quanto me un attimo dopo mi rendo conto che sto dicendo una cosa assurda:come potrebbe mai interessarsi a me??
Davvero,non me ne sono accorto,ma i nostri visi sono stranamente vicini,o forse troppo;ho davvero esagerato?
mi ritraggo leggermente e faccio finta di togliergli una cosa dall'occhio
“Hai qualcosa nell'occhio”mi giustifico io
lui mi guarda stralunato e si allontana
bella,Iero,una cazzata peggiore non potevi inventarla
“Scusami,ora devo andare a concludere alcune faccende di casa...”
A giusto,vive solo in casa...o no?
“Vivi da solo qui dentro?”chiedo con la faccia più innocente possibile
Lui mi guarda con sospetto e poi sussurra “si”
“Ma ogni tanto..non viene la tua ragazza o...?”
lui sbuffa e mi guarda con quegli incantevoli occhi “no...”
“aa...”riesco a dire semplicemente io
“e tu?hai una ragazza?perchè ti conviene chiamarla,si preoccuperà per te...”
Io ci rifletto su ma non mi viene in mente niente
“A...scusami hai ragione,non devo farti sforzare così...”
“Perchè spesso non riesco a ricordare?” chiedo senza giri di parole
Lui mi guarda triste e poi indica la fasciatura che ho ancora sulla testa:non ha bisogno di parole
Guardo il pavimento e rifletto alla precedente discussione:ho risposto a più delle metà delle domande che mi ha fatto,ma allora perchè..?
mi avrà chiesto solo cose elementari e facili da ricordare,e proprio adesso ricordo la mia scena muta quando mi ha chiesto della mia famiglia;
davvero stanno per divorziare?e vogliono cambiare città?
“F-frank,non vorresti rivedere i tuoi..?”
“no” replico deciso io,ed è vero perchè è l'ultima cosa che vorrei fare:
ricordo l'odio che provavo e del perchè sono uscito di casa ma poi...è tutto così confuso!
non ricordo esattamente...la voce di mia madre...cerco il suo viso nella mia memoria ma due lacrime segnano la mia sconfitta
Non riesco neanche a ricordare il suo viso...
“Frankie..” hey,come mi ha chiamato?
sollevo piano il capo un ondata di calore mi avvolge,e solo ora mia accorgo che mi sta abbracciando;
è strano,perchè credevo semplicemente di essere in un paradiso terrestre;
il suo profumo irresistibile,il suo calore la sua pelle,così incredibilmente bianca...
Poi si allontana sciogliendo dolcemente l'abbraccio e io credo di avere ancora le braccia tese nella sua direzione; Dio...già mi manca...
vengo investito da un'ondata di emozioni che mi sorprendono:il passato che non riesco a ricordare,e questo ragazzo che adesso è l'unica persona a cui sento di tenere davvero...non ricordo neanche più la mia casa!!
Come ho fatto a rispondere alle sue semplici domande senza conoscerle davvero?
Chi è davvero Frank Iero??
Fiumi e fiumi di lacrime continuano a scivolare dalle mie guance e sento Gerard riavvicinarsi a me,senza una parola;
alzò il viso e urlo:l'urlo più disperato della mia vita;
Non ho nessuno
non ricordo
ma perchè?
“Why remember...you?”lo guardo intensamente e mi rendo conto che sto piangendo sulla spalla di uno sconosciuto,e al tempo stesso del mio più caro amico
della persona più improbabile e al tempo stesso più probabile del mondo
della persona che non conosco,e che al tempo stesso sento di conoscere più al mondo
Non importa di come mi chiamo
non mi importa di chi sono
non mi importa se non c'è una ragione
voglio solo sentirlo accanto a me
so che sembra assurdo...ma
è tutta la mia vita adesso