Non può piovere per sempre...

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**MCRdipendent**
view post Posted on 19/3/2009, 23:29




Eccomi tornata con un altra ff...spero sia migliore della precedente,che ha seguito più gli schemi degli avvenimenti del frerard stesso,ma non potrò mai portare la realtà più lontano della fantasia perciò questa volta è totalmente inventata e basata anche su pensieri personali...
SPOILER (click to view)
Scritta principalmente per mancanza di alcune di voi e attendendo che postino e continuino moralmente a sostenere la mia piccola mente malata O__O


Acqua,acqua e acqua.
Fredde gocce di pioggia scivolano lungo il vetro di questa finestra
Sono le 6 e mezzo di una giornata uggiosa e triste,forse troppo per questa stagione
Sento mia madre nell'altra stanza che discute con mio padre,
ancora,ancora e ancora.
Ormai,come si dice,ci ho fatto l'abitudine,da anni ho capito che non erano esattamente una coppia perfetta,anzi,a dire il vero non erano neanche più una coppia...
Ho 17 anni,mi chiamo Frank,e tra non troppo tempo non avrò neanche più una famiglia,davvero,non mi aspettavo una vita perfetta,ma almeno un sostegno durante la mia esistenza...
I minuti scorrono,ed io sono sempre più stufo delle loro urla,
borbottando afferro il giaccone ed esco fuori di casa:ancora il temporale...e neanche un ombrello...fa niente.
Sento mia madre che strilla da lontano il mio nome ma non importa e chiudo la porta facendo il meno rumore possibile.
L'acqua scroscia sulle auto e sui marciapiedi fradici ma riesco a tirare un sospiro di sollievo...per me è pace
Corro più velocemente che posso visto che non voglio bagnarmi tutto,perciò mi affretto verso un ponticello vicino casa,ma un rumore assordante mi colpisce: appena sotto il ponticello,sopra ne passa un treno che ne fa tremare le pareti:
sbuffo apertamente,meglio di così non poteva andare;
Osservo il luogo dove mi sono rifugiato per sfuggire ai miei problemi: è decisamente sporco,giudicando dal pavimento e dalle pareti luride e ricoperte si spray e con disegni contorti e frasi offensive,e a coronare il tutto mi scendono delle goccioline dal soffitto fino in faccia; Impreco sottovoce a mi incazzo con me stesso,oltre tutto sento dei passi che si avvicinano,non vorrei che fossero quelle gang di quartiere...
Mi sento un pappamolla ma non ho alternative e corro via,ma ancora ondate di vento gelido..deve piovere ancora,perchè delle gocce fredde mi rigano il viso.. ma siamo davvero sicuri che sia pioggia?
Ho gli occhi appannati e la mente confusa,i passi si avvicinano...
cazzo,è la solita cricca di bastardi che l'altro giorno hanno picchiato il mio compagno di scuola;
“Heeey Iero,che ci racconti?” sghignazzano divertiti,
non so più cosa fare,ora si che sono fottuto.
“Ancora con quei tuoi pantaloni stracciati e quei braccialetti rosa...ma chi cazzo ti credi di essere?La dovresti smettere di imitare tua sorella...di questo passo cambierai sponda!!”si danno il 5 divertiti mentre due di loro mi spingono verso u muretto “Io non ho una sorella...”ringhio a bassa voce
“Ooooh,dolcezza,ne hai molte,e non lo sai...”si stavano praticamente spanciando dal ridere mentre ero sull'orlo di scoppiare...danno anche della puttana a mia madre...
“BASTA!”urlo con tutte le mie forze,anzi,con le forze che mi sono rimaste,visto che in tre mi stanno riempiendo lo stomaco di pugni;
Stringo i denti e cerco di resistere,ma so che non sarà per molto...
Vedo una luce in lontananza che mi ricorda i fari di un'auto,
sento il rumore di una portiera che sbatte e una voce strana...surreale;
Sento che forze mi stanno lasciando,e da una parte sono felice perchè sento il dolore che mi abbandona,ma da un'altra sono dispiaciuto perchè non vedrò il viso del mio salvatore...chissà perchè spero sia una salvatrice
Sorrido debolmente in questo ultimo attimo di follia mischiato al mio dolore e sento nel tendersi delle labbra il sangue che mi scorre in bocca...cazzo,ci mancava solo il labbro spezzato.
Sento delle urla e sento il mio stesso corpo cadere finalmente a terra
Anche con l'intenzione non vedrei più nulla visto che avverto i capelli cadere scomposti sulla mia fronte e sui miei occhi,assolutamente patetico,ma almeno sento un po' di pace
Ancora dei passi svelti,
Un misto di ombre e di rumori e poi nulla.
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 20/3/2009, 18:03




il titolo è preso dal film il corvo vero?
 
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anna_romance
view post Posted on 21/3/2009, 11:49




bello mi piace molto come le altre che hai scritto e ora muoviti a continuare sennò dovrò minacciarti di nuovo...XDXD
 
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†°lady_chem°†
view post Posted on 21/3/2009, 21:41




sisi è bellissimaaaa^^
 
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**MCRdipendent**
view post Posted on 21/3/2009, 21:51




grazie ragazze..^^

CITAZIONE (Christina Van Helsing @ 20/3/2009, 18:03)
il titolo è preso dal film il corvo vero?

esatto ^^(che adoro tra l'altro)

Capitolo 2:

Vedo una sagoma opaca stagliarsi contro la luce del sole,e mi chiedo del perchè,
non sento il mio corpo,perciò non ho idea di dove sia,sempre se sia tutto intero;
piano piano riacquisto la sensibilità degli arti e tento di muovermi ma un dolore acuto proveniente dal fianco mi colpisce improvvisamente;”Fermo” mi sussurra una voce,è strana e mi inquieta perchè non la conosco
Piano,piano riacquisto un po' di memoria e apro gli occhi mentre tendo le orecchie in direzione di quel suono
Focalizzo un viso,ma non ne sono sicuro,vedo solo due grandi occhi verdi,dilatati dalla preoccupazione che mi scrutano mentre io lo scruto con i miei; cerco di sforzarmi di ricordare quel viso ma non credo di averlo mai visto...
Mi metto seduto continuando a fissarlo mentre lui imbarazzato tira il viso indietro;
“Chi...chi sei?dove sono?”tento di guardare intorno a me,ma non ne ricavo molti dettagli:è solo una camera da letto molto semplice e credo sia mattina
“Sei a casa mia,stai tranquillo” mi risponde con voce calma,sembra che sia la prima volta che parli dopo secoli perciò replico debolmente:”Cosa...cosa mi è successo?”
“Beh...credo che l'altra sera tu sia uscito e sei stato piacchiato violentemente da un gruppetto di ragazzi di queste parti...” stringo i pugni mentre racconta
“Poi ti ho trovato mentre ti stavano ammazzando in mezzo alla strada e alla vista dell'auto sono scappati via. Stavo quasi per investirti.”si guarda le mani in difficoltà.Non posso fare altro che provare compassione per lui..magari ci è anche preoccupato; Solo ora riesco ad identificarlo meglio: ha un viso delicato e bianco,che sembra quasi di porcellana,dei magnifici occhi verdi in cui sento che potrei perdermi,dei capelli corvini sparati in tutte le direzioni e indossa una felpa nera e dei semplici jeans.
é così bianco da poter emanare un alone di purezza attorno a se e si muove in modo fluido e noto che spesso gesticola in modo buffo
Sorrido debolmente mentre lui mi fissa stralunato:”Cosa c'è di divertente?” mi chiede curioso dopo essersi accorto che lo passavo praticamente ai raggi X
“Eh?nono..niente..” ora è il mio turno a sentirmi in imbarazzo:finalmente mi rendo conto che sono stato salvato da questo ragazzo e che non solo ho recitato la parte del pappamolla,ma anche quello della damigella in pericolo.
“Certo che sei strano...un momento fa ridevi,ora sembra che stai per piangere”
sembra molto sorpreso dai miei cambiamenti di umore,ma la situazione è molto semplice:pensando a me e alla mia squallidezza mi viene da piangere, pensando a lui e alla sua perfezione mi viene naturale essere allegro
oh,oh,ma che sto dicendo?
“Sono le undici,se vuoi vado a prepararti qualcosa da mangiare...” propone lui distogliendomi dal mio fiume di pensieri contorti
“Oh,si,grazie”
Solo ora mi accorgo di quanto mi stia trattenendo:vorrei bombardarlo di domande,chi sei?quanti anni hai?dove siamo esattamente?perchè sono qui?
Dopo una sequenza interminabile di minuti è tornato al piano di sopra con una tazzona di cioccolata fumante
“Grazie..adoro la cioccolata!!”sorrido apertamente
Lui sembra essere contagiato dalla mia euforia e si scioglie in un sorriso tenerissimo:è la prima volta che lo vedo sorridere,e mi sembra che ora il mondo giri attorno a lui
oh,oh,ci risiamo
Si siede hai piedi del mio letto e mi ricomicia a fissare come se fossi l'essere più strano della terra
“Come ti chiami?”mi chiede
O mio Dio,ti prego non guardarmi così...
perdo l'uso della parola e mi impappino nelle mie stesse frasi
“Se ti sei scordato anche quello,se vuoi posso darti un nome io...”
davvero,lo accetterei volentieri, fare la parte del cucciolo smarrito mi piace eccome
“F-frank...”
Il suo viso sembra rilassarsi dopo aver capito che sono ancora sano di mente
“Dove vivi?”chiede ancora
mi sforzo da morire ma mi rendo conto che non lo ricordo
la sua espressione si tende ancora,ma è il mio turno delle domande
“Da quanto tempo sono qui?”
“Solo da questa notte...sei stato due giorni all'ospedale e solo ieri sera ti hanno lasciato andare e ti ho portato qui,a casa mia”
Solo ora mi accorgo che ho una fasciatura sulla testa
“Poi sono arrivati i tuoi genitori che sapevano tutto,credo ma i medici hanno ritenuto più saggio lasciarti qui con me,vista tua situazione familiare attuale...”
“Cosa è successo?”chiedo preoccupato,ma sento di conoscere già la risposta
“Hanno divorziato e tuo padre è andato via la sera stessa che ti ho trovato io, siccome sta traslocando,i tutori legali hanno scelto di lasciarti qui finchè i tuoi non avranno trovato tutti e due una situazione stabile e affinchè possano continuare a prendersi cura di te”
Mi sento ancora più imbarazzato oltre che a essere moralmente a terra
“Ho detto di essere un tuo vecchio amico,perciò non sono apparse difficoltà nel lasciarti qui e...niente”abbassa gli occhi
Io non ho parole...allora davvero mi ha salvato...ma...
“Perchè?”mi lascio scappare con un sussurro;lui alza finalmente gli occhi e mi fissa confuso

Capitolo 3:

Forse neanche lui sa darsi una risposta...
cambio domanda,”Dove siamo esattamente?”
“A Belleville...lo stesso luogo dove ti ho trovato..”e mi dà brevemente delle indicazioni stradali,mentre mi rendo conto che non mi interessa sapere dove sono.
“A,scusami,a proposito,io mi chiamo Gerard...”
chino il capo curioso...che nome strano..davvero non gli avevo ancora chiesto come si chiamava?mi sembrava tutto così scontato...
“E mi rimetto Way..tu?”
“Iero...”
lui soffoca una risata e io lo guardo stranito:”Hey,a parlato Gerardo Strada...”
“Ahah..davvero?Il mio vero nome è Gerard Arthur..vorrei sapere il tuo!” esclama divertito
“Franklin Anthony Thomas Iero!”recito fiero mentre lui scoppia apertamente a ridere
Ci prendiamo in giro ancora per un po' per poi lasciare spazio al silenzio più pesante a cui abbia mai partecipato
Sono imbarazzato per ogni singola parola che ho pronunciato,mi sento quasi indegno di stare seduto su questo letto e rivolgere la parola ad una persona...del genere
Gerard mi guarda nuovamente in quel modo e mi accorgo di sottostare incondizionatamente dal modo in cui mi osserva...è così curioso...
Ci accorgiamo di essere due perfetti idioti,e in una situazione comica ci allontaniamo e io mi guardo le mani mentre lui passa una mano distratto fra i capelli;il suo odore mi colpisce improvvisamente e mi volto come una tigre che sente l'odore della propria preda lui si volta di nuovo con il capo leggermente inclinato e con un'aria...
“Scusami,ora vado a preparare il pranzo...”guarda distrattamente l'orologio che ha sul polso e si affretta ad uscire dalla stanza
Io mi sento come stordito,davvero quel ragazzo mi fa un così strano effetto?
Guardo la sveglia che c'è sul comodino e mi accorgo che già passata mezz'ora da quando l'ho conosciuto
Tuttavia mi sembra un po' presto per preparare il pranzo...
Tento di alzarmi e mi accorgo di avere addosso degli indumenti non miei, ecco, più imbarazzato di così non posso esserlo
Scendo lentamente al piano di sotto per avere più tempo per osservare la casa: sembra una normalissima casa di provincia,forse un po' più ampia della mia e più ariosa
Scendo le scale ed arrivo in un piccolo ingresso a cui è collegata un'altra stanza da cui provengono dei rumori di stoviglie
Faccio capolino da dietro la porta e osservo i suoi movimenti,vorrei poter dire che sono goffi,ma anche sommerso da pentole che bollivano non lo è affatto: si muove fluido e ogni tanto indietreggia a distanza di sicurezza dai fornelli
Poi si volta improvvisamente e mi ritrovo i suoi fanali verdi in faccia
“Aah!!!” esclama spaventato mentre io indietreggio divertito
“Scusami...”rido sotto i baffi “Che cosa fai??” urla quasi lui
“Scusami..niente...è solo che non mi andava di rimanere a letto”
“Dovresti starci invece,sei appena uscito dall'ospedale e fai ancora fatica a ricordare e...”
“Quindi in sintesi mi hai adottato?” domando divertito
Lui arrossisce leggermente ma continua a guadarmi,”Si,in sintesi,si”
“mmm...”continuo io “Posso chiamarti papà?”
“No”
“Mamma?”
“No!”
“Fratellone?”
“mm..no”
“hemm come dovrei chiamarti?
Lui sembra spazientito ma io mi diverto come un cretino “Chiamami semplicemente Gerard”
Mi aspettavo un dovresti ringraziarmi o altro ma dalle sue labbra non uscì nessun'altro suono
Mi appoggio al muro dietro di me e lo osservo mentre cucina,ogni tanto gli passo quel che gli serve e lui mi lancia occhiate sfuggenti
Ad un certo punto mi accorgo che gli manca il sale e mi avvicino cauto e lui lo prende nello stesso momento e le nostre mani si sfiorano
“Ahi”esclama lui percorso con un brivido dalla scossa,ma non ritrae la mano, io socchiudo piano gli occhi abbandonandomi a questa nuova sensazione,li ho chiusi quasi impercettibilmente ma lui sembra essersene accorto
distoglie lo sguardo,io allontano la mano e lui prende il sale
Finita la sua ora da chef mangiamo tranquillamente ma non posso non accorgermi che il cibo mi sembra più che abbondante,certo,e così che si fa con gli ospiti,ma mi sembra così strano sentirmi in questa situazione...
Finisco di mangiare e mi accorgo che invece lui ha già finito da un pezzo
lo aiuto a sparecchiare e seguendo il suo esempio mi siedo con lui su un morbido divano. Guardiamo insieme i Simpson e io rido apertamente ad ogni battuta mentre lui tende semplicemente il viso in una espressione divertita
Mi vergogno un po' per la risata sguaiata ma lui non sembra esserne turbato, anzi,non mi degna di attenzione
Finito il cartone animato ricado nel panico perchè il silenzio ci riassale:non so mai cosa dire
Sono le 2 e mezza di una giornata terribilmente lunga e sconsolato mi avvio verso la camera quando un braccio mi passa davanti agli occhi,appoggiandosi alla parete di fianco a me,impedendomi il passaggio
Meccanicamente mi risiedo sul divano come un robot che esegue i comandi e lui continua a seguirmi con lo sguardo e si siede un po' più distante da dove mi ci sono io
Non distoglie lo sguardo e intanto si sfila le scarpe e mentre si siede incrocia le gambe stile yoga
“Quanti anni hai?” mi chiede
“17”rispondo io,o almeno penso
“Io 21...”dice automaticamente lui
“Qual'è il tuo colore preferito?” continuando
Mi sforzo di ricordare ma poi dico semplicemente “nero”
lui sorride “piace anche a me”
“Quali sono i tuoi gruppi preferiti?” e poi mi investe di domande a raffica su ogni cosa,ogni mio singolo gusto,che sia musicale,gastronomico eccetera
Finiamo alle 6 e mezza circa e mi accorgo di non avergli fatto una domanda fondamentale:”Ma...non ha un lavoro?”
“Beh..si,lavoro in un supermercato...”arrossisce leggermente e io chiedo “Ma oggi non ti sei mosso di qui...”
“Beh,siccome era il primo giorno che eri qui dovevo aspettare che ti svegliassi...”
Ora è il mio turno ad arrossire:mi sento davvero un bambino piccolo e stupido che deve essere accudito
Finalmente mi decido e sussurro le parole che dovrei aver detto dal primo istante in cui l'ho visto
lentamente mi avvicino a lui fino a sentire il suo profumo irresistibile, allungo la mia mano verso la sua e finalmente incontro il suo sguardo
“Grazie...”



Capitolo 4:

Lui mi guarda,e io non riesco a pensare ad altro
lui sembra incantato almeno quanto me un attimo dopo mi rendo conto che sto dicendo una cosa assurda:come potrebbe mai interessarsi a me??
Davvero,non me ne sono accorto,ma i nostri visi sono stranamente vicini,o forse troppo;ho davvero esagerato?
mi ritraggo leggermente e faccio finta di togliergli una cosa dall'occhio
“Hai qualcosa nell'occhio”mi giustifico io
lui mi guarda stralunato e si allontana
bella,Iero,una cazzata peggiore non potevi inventarla
“Scusami,ora devo andare a concludere alcune faccende di casa...”
A giusto,vive solo in casa...o no?
“Vivi da solo qui dentro?”chiedo con la faccia più innocente possibile
Lui mi guarda con sospetto e poi sussurra “si”
“Ma ogni tanto..non viene la tua ragazza o...?”
lui sbuffa e mi guarda con quegli incantevoli occhi “no...”
“aa...”riesco a dire semplicemente io
“e tu?hai una ragazza?perchè ti conviene chiamarla,si preoccuperà per te...”
Io ci rifletto su ma non mi viene in mente niente
“A...scusami hai ragione,non devo farti sforzare così...”
“Perchè spesso non riesco a ricordare?” chiedo senza giri di parole
Lui mi guarda triste e poi indica la fasciatura che ho ancora sulla testa:non ha bisogno di parole
Guardo il pavimento e rifletto alla precedente discussione:ho risposto a più delle metà delle domande che mi ha fatto,ma allora perchè..?
mi avrà chiesto solo cose elementari e facili da ricordare,e proprio adesso ricordo la mia scena muta quando mi ha chiesto della mia famiglia;
davvero stanno per divorziare?e vogliono cambiare città?
“F-frank,non vorresti rivedere i tuoi..?”
“no” replico deciso io,ed è vero perchè è l'ultima cosa che vorrei fare:
ricordo l'odio che provavo e del perchè sono uscito di casa ma poi...è tutto così confuso!
non ricordo esattamente...la voce di mia madre...cerco il suo viso nella mia memoria ma due lacrime segnano la mia sconfitta
Non riesco neanche a ricordare il suo viso...
“Frankie..” hey,come mi ha chiamato?
sollevo piano il capo un ondata di calore mi avvolge,e solo ora mia accorgo che mi sta abbracciando;
è strano,perchè credevo semplicemente di essere in un paradiso terrestre;
il suo profumo irresistibile,il suo calore la sua pelle,così incredibilmente bianca...
Poi si allontana sciogliendo dolcemente l'abbraccio e io credo di avere ancora le braccia tese nella sua direzione; Dio...già mi manca...
vengo investito da un'ondata di emozioni che mi sorprendono:il passato che non riesco a ricordare,e questo ragazzo che adesso è l'unica persona a cui sento di tenere davvero...non ricordo neanche più la mia casa!!
Come ho fatto a rispondere alle sue semplici domande senza conoscerle davvero?
Chi è davvero Frank Iero??
Fiumi e fiumi di lacrime continuano a scivolare dalle mie guance e sento Gerard riavvicinarsi a me,senza una parola;
alzò il viso e urlo:l'urlo più disperato della mia vita;
Non ho nessuno
non ricordo
ma perchè?

“Why remember...you?”

lo guardo intensamente e mi rendo conto che sto piangendo sulla spalla di uno sconosciuto,e al tempo stesso del mio più caro amico
della persona più improbabile e al tempo stesso più probabile del mondo
della persona che non conosco,e che al tempo stesso sento di conoscere più al mondo
Non importa di come mi chiamo
non mi importa di chi sono
non mi importa se non c'è una ragione
voglio solo sentirlo accanto a me
so che sembra assurdo...ma
è tutta la mia vita adesso
 
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anna_romance
view post Posted on 21/3/2009, 22:13




bellissimooo tupendooooo magnifico davvero mi piace un casino..che carucci che sono in sieme...
 
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anna_romance
view post Posted on 24/3/2009, 14:18




ho letto il 5° capitolo nel frerard quindi muoviti a scrivere e postare susu
 
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†°lady_chem°†
view post Posted on 24/3/2009, 16:03




wow come scrivi bene...è stupenda!!! continua please
 
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NiNàO___O
view post Posted on 24/3/2009, 20:51




Continua ti prego!è bellissima!scrivi molto bene..descrizioni ed emozioni perfette.
 
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**MCRdipendent**
view post Posted on 31/3/2009, 16:52




ahah..grazie ragazze ^^

Capitolo 5:

Forse dovrei smetterla,ma non voglio
avverto un suo movimento e mi accorgo che mi sta asciugando le lacrime
mi solleva leggermente il viso e mi sorride;contraccambio e lui un po' rosso in faccia si allontana da me
si rimette in piedi e con un espressione di scusa esce dalla stanza;è naturale,non può mica degnare ai miei piagnistei tutto il suo tempo!!
mi guarda sulla soglia della porta della cucina e mi propone di seguirlo;io non mi lascio sfuggire l'occasione e annuisco mentre mi alzo.
Lo guardo mentre fa la lavatrice e mentre stende i panni già lavati,provo solo un po' di imbarazzo quando mi accorgo che tra i capi si trovano i miei vestiti: con sospetto mi sollevo leggermente l'elastico dei pantaloni per controllare se indosso ancora i miei boxer
Lui se ne accorge e mi guarda stranito;tutto ok,come minimo non è un pervertito
“Se hai bisogno di cambiarti” capisce al volo lui “Ci sono dei panni e della biancheria nell'armadio grande,in camera”
annuisco muto,magari adesso pensa che il pervertito sono io ù.ù
Vado meccanicamente in camera e apro l'anta dell'armadio;l'ondata di un profumo irresistibile mi investe
“Hem...ma sono tutti panni tuoi?” okay,ora si che si fa domande sulla mia salute mentale
“Direi di si...”risponde lui. Certo che si!!è casa sua, idiota!!
prendo i primi paia di jeans e la prima felpa e la infilo chiudendo la porta mentre lui finisce di stendere i panni
mi sfilo i vestiti e mi cambio indossando un paio di boxer rossi (Mio Dio...quanto la mia faccia..?)
La felpa mi sta incredibilmente lunga di maniche e un po' anche i jeans ma cerco di rimediare sollevando le maniche e facendo una piega ai pantaloni:okay ora si che sembro un idiota
Esco dalla camera richiudendo la porta e vedo che mi aspetta sulla soglia del bagno;io gli consegno i vestiti sporchi con un “grazie” e lui mette tutto in lavatrice.
Mio Dio...sembra che gli sto facendo fare la parte della cameriera...(o della mamma,ancora peggio)
Mi gratto nervoso la punta del naso pensando e lui chiede”E tu?non vai ad una scuola...?”
Scuola?a sisi,so perfettamente cos'è...(purtroppo)
“Si,che vado a scuola ma non ricordo il nome e...”
“Tranquillo”continua lui “oramai sono cominciate le vacanze di pasqua..”
“aa...”riesco solo a dire
Lui riguarda l'orologio sul polso,sbuffa e dice:”ti dispiace di finire di mettere a lavare questi panni?devo preparare la cena..”
“no,figurati...”mi impappino io
“Okay”mi fa un gran sorriso”Scusami,è che...non sono abituato ad avere ospiti...”
io mi sento ancora più di troppo e dico “prometto di esserti di peso il meno possibile..”
“ma,no...figurati,sono sempre solo”mi sorride dolcemente e io mi sciolgo come un cretino
dopo un po' che nota che non distolgo lo sguardo si comincia a preoccupare e io faccio finta di riprendermi
Assicuratosi che sono vivo riscende in cucina a preparare la cena;scende le scale in modo atletico e fluido appoggiandosi al corrimano
Io rimango lì a fissare il punto in cui è sparito e già sento un senso di nostalgia
finisco di mettere in lavatrice gli ultimi panni e intanto penso 'mio Dio...sono davvero così morboso??”

Gerard pov.

Non ho idea di cosa cucinare ma mi inventerò qualcosa
Di solito quando faccio tardi ordino una pizza e la finisco lì ma non posso in questo caso
Metto insieme qualcosa e poi friggo in padella
sento dei passi per le scale e mi accorgo che ha finito di stendere i panni
“hemm..Gee?” mi chiama lui:mi volto subito
“io vorrei lavarmi i capelli ma...”indica la fasciatura che ha in testa
“Nonono...non puoi,devi rimanere così per un altro po'...poi andremo all'ospedale per vedere se si può togliere...”
Lui sbuffa spazientito:noto che incrocia le braccia,che batte leggermente un piede a terra e tende quasi la boccuccia a cuore,da bambino imbronciato: sembrerà un richiamo infantile ma è decisamente adorabile
Gli sorrido e lui si accorge per la prima volta del mio sguardo e arrossisce.
Io ritorno pensare ai fornelli quando mi accorgo che una presina sta prendendo fuoco
Lui pronto prende il rubinetto dell'acqua e lo mette sulla presina:così facendo però ha coinvolto la pentola del sugo che cade con un tonfo sul piano da cucina, che schizza e mi si spiaccica in faccia
Socchiudo gli occhi per non vedere il disastro ma riesco a vedere Frank che si tiene la bocca con una mano
mi pulisco gli occhi dal condimento e lo fisso;lui sembra davvero dispiaciuto.
Io sospiro:ormai è andata
si avvicina verso di me per pulirmi il viso ma a quel punto prendo la pentola con il resto del sugo e gliela butto in faccia
“Ahh!”urlecchia scandalizzato e io spalanco gli occhi per la sorpresa:ha un'aria di vendetta;
Mi rincorre per tutta la cucina mentre rido apertamente:anche lui sembra divertirsi,se non altro gli ho risollevato l'umore
Alla fine mi butto sul divano lui mi si butta addosso
Mi guarda dall'alto con aria di trionfo mentre io rido ancora,poi mi fermo e resto praticamente immobile
è sopra di me ed ho praticamente le sue ginocchia contro i miei fianchi
Gli svanisce piano piano il sorriso nel notare la strana posizione in cui ci siamo ritrovati ma non lo mando via:non voglio che noti il mio disagio e l'imbarazzo
Cerca di rendere la situazione più comica cercando di farmi i solletico e io vengo coinvolto attivamente
poi si ferma e mi guarda di nuovo
mi toglie un po' di sugo dai capelli e anche io tento di ripulirlo un po'
I miei gesti diventano sempre più lenti e così anche i suoi,poi mi decido a parlare “mi dispiace di aver detto addio così alla cena..”sorrido ironicamente
“mm...”lui fa finta di pensarci un po' su e poi all'improvviso mi lascia un bacio sulla guancia con la punta della lingua
finisce di ingoiare e sorpreso lo sento sussurrare..”mm..buono!!”


Capitolo 6


Oddio...l'ho fatto davvero?
Lo guardo negli occhi ma lui non sembra scandalizzato
non ce la faccio neanche a sorridere!!cazzo che vergogna...
Lui non mi stacca gli occhi di dosso..magari starà pensando che sono una checca
Il mio flusso di pensieri mi impedisce anche di accorgermi che il suo viso si avvicina al mio,e quando mi accorgo ormai è già troppo tardi e mi perdo nei suoi occhi.
respiro il suo inebriante profumo e quasi percepisco il suo fremito quando...
“dlin dlon!!”
lui sembra svegliarsi improvvisamente e sfreccia verso la porta esitante
“Heeey!!”lo salutano un tipo biondo e un tipo alto con una chioma riccioluta
“Ho letto stamattina sul giornale che hai trovato un bambino che avevano pestato in mezzo la strada e così abbiamo pensato di...” gerard gli lancia un'occhiata che lo fa zittire,poi vedo le teste dei due ragazzi che fanno capolino da dietro la porta
Poi Gerard li invita ad entrare e loro finalmente mi fanno una tac per bene
“Non sembri tanto un bambino...”commenta il riccioluto
“Infatti non lo sono,ho 17 anni...”
“aaa...”
“Beh ragazzi visto che ci siete rimanete a cena..?”
A proposito di cena...perchè sei ricoperto di condimento?”
“...eeee,una lunga storia..”
I due ragazzi continuavano a fissare Gee,e proprio in quel momento lui si rese conto che era il momento di presentarci;
“Hemm...Frank,questi sono Bob”e mi indica il tipo biondo “e Ray” indicando l'altro riccio “Ray,Bob..lui è Frank”gli stringo la mano esitante mentre loro sorridono cortesi
“hemm..okay,vediamo se basta per tutti...”e così Gerard si affretta a cucinare qualcosa di abbastanza nutriente -senza sugo- per 4 persone
Lo aiuto ad apparecchiare,ma lui mi fa cenno di sedermi:chissà perchè ma sono leggermente irritato
“Hey Gee”comincia Ray “credo che non ci entriamo..”commenta ironico;in effetti il tavolo-in genere utilizzato da una sola persona – è leggermente piccolo
“Vuol dire che ci stringeremo un po'”commenta l'altro sereno.
Qualche altro minuto ed ecco Gerard di ritorno con una enorme porzione di patate fritte e pizza riscaldata;
Ci stringiamo tutti attorno al tavolino,wow davvero è minuscolo!
Bob intima a Ray di prendere una sedia dal soggiorno e poi finalmente siamo tutti pronti
Cominciamo a mangiare ma io mi accorgo che non ho la forchetta,così se ne accorge anche il padrone di casa che sta per alzarsi ma io lo freno e cerco di alzarmi,ma nel tentativo struscio la gamba contro la coscia di Gerard;lui sembra accorgersene perchè alza impercettibilmente lo sguardo dal piatto,ma non fa una parola.
Imbarazzato e goffo tento di afferrare una forchetta dal cassetto sotto il forno e torno a sedermi con lo sguardo basso,ma nel farlo struscio di nuovo contro di lui
O cazzo...
Cerca di risistemare la gambe in una posizione meno tesa ma stavolta è lui,che sollevando leggermente la tovaglia per sistemare la gamba del tavolo tocca la mia coscia
Lui arrossisce ed io mi sento sempre più strano,sento improvvisamente un caldo...
“Hey Frank,tutto ok?”mi domanda Ray “Per caso soffri di pressione alta?”
Cosa?oh,evidentemente per il mio colorito...
“Io?nono..”rispondo forse fin troppo in fretta
loro fanno spallucce e continuano a mangiare
Conclusa la cena più lunga della mia vita gli amici di Gerard chiacchierano un po' con lui prima di andarsene e lasciarmi una pacca affettuosa sulla spalla.
Chiusa la porta rivolgo a Gerard la domanda più ovvia:”Davvero era scritto anche sul giornale?”lo fisso
“Beh...si”
“...”
“beh,”ripete lui “io ora vado a dormire, che questi sono gli ultimi giorni di lavoro prima delle vacanze... “
annuisco comprendendolo
“hemm”cerca di continuare lui “il bagno è qui”dice salendo velocemente le scale “comunicante con la camera da letto,e se hai bisogno di qualcosa..”
“Tu dove dormi?”mi lascio sfuggire,Frank,una domanda meno esplicita!!
“Io dormo qui,sul divano - letto”
“Ma..non c'è un'altra stanza dove..?”
“hem..no”
“Quindi per farla breve era la tua stanza?”
“beh..”
“Gee,non preoccuparti,dormirò io sul divano,tu vai tranquillamente nella tua camera..”
“No,non preoccuparti tu,ho preso l'impegno,e poi guarda che il divano è comodissimo!...”
io lo guardo a disagio,ma poi mi arrendo e faccio come vuole lui
rimango a bere un altro po' d'acqua in cucina mentre lui credo che va a cambiarsi
Infine stanco mi trascino di nuovo al piano di sopra,entro in camera e chiudo la porta;
Questa sera non fa tanto freddo perciò decido di dormire nel mio solito abbigliamento,così mi tolgo la felpa proprio quando...

Gerard pov


Esco dal bagno e vedo Frank in piedi davanti a me a petto nudo
Ho solo un'attimo per rendermi conto di cosa stia facendo,ma quell'attimo mi basta e avanza per contemplarlo
Ha ancora 17 anni ma già noto sul suo corpo i segni di qualche piccolo tatuaggio;
lascio scorrere il mio sguardo sulla sua pelle nuda e noto una catenina al collo ed il busto magro e perfetto:delicato e liscio
Ha ancora -con mio disappunto?- i jeans ma con la cerniera aperta proprio quando realizzo che i jeans sono i miei.
Con uno squittio cerca di ricoprirsi,ma senza successo
mi scappa un sorrisino divertito

Frank pov

“Frank,non ti avevo detto che le stanze erano comunicanti?”
hemm,davvero?scusami mi sono perso il discorso visto che ero troppo impegnato a contemplare te!!
“Aa...”riesco solo a dire imbarazzato “l'avevo scordato”
lui sbuffa impercettibilmente e si avvicina alla porta che con difficoltà non riesce ad aprire
Oddio.
Cos'è?la realizzazione dei miei sogni più perversi?
niente pericolo..la porta era solo incastrata;credo che questo incontro ravvicinato mi abbia fregato la buonanotte...
infatti lui esce e mi saluta con un cenno mentre io richiudo la porta e finendo di spogliarmi vado a mettermi sotto le coperte cercando di radunare tutte le cose che sono successe oggi
Mio Dio,Gerard...non sai quanto debba ringraziarti,
sei un vero amico
 
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†°lady_chem°†
view post Posted on 31/3/2009, 20:01




devi continuare mi raccomando!!!
 
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NiNàO___O
view post Posted on 31/3/2009, 20:28




ok ok ok ok ok sto andando a bollire. evaporo. ok sono gas, finalmente. adexo tu mi respiri, io vado ad infilarmi nei tuoi polmoni poi nel sangue bene adagiata sui globuletti rossi comodi comodi fino al cervello. lì ti rubo la storia. VOGLIO LEGGERE IL SEGUITO! sono troppo esigente, lo so. ma tu 6 superlativa
 
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**MCRdipendent**
view post Posted on 31/3/2009, 20:35




Wow...grazie!! :wub: spero che il seguito non vi deluda...grazie ancoraa ^^

Capitolo 7:

è mattina,lo sento,anche perchè mi investe una ondata di luce dalle finestre che ho dimenticato di chiudere
Credo che Gerard sia già uscito,non percepisco il suo profumo nell'aria
Oddio,ecco che ci risiamo,meglio scacciare questi pensieri,và...
Mi alzo a fatica,a causa dei dolori alla schiena che non mi hanno abbandonato e cerco di scendere le scale per prepararmi un po' di colazione
Proprio quando sto per chiedermi dove avrei trovato del cibo noto che il tavolo è già apparecchiato e che c'è un biglietto:

il caffè è già pronto,se non ti sei svegliato troppo tardi dovrebbe essere ancora caldo,sennò riscaldalo un po'.
Io torno verso l'una e un quarto,se hai bisogno di lavarti questa mattina ho ripulito la vasca da bagno,e puoi lavarti lì,ma senza toccare la fasciatura che hai in testa

xoxo g


Wow...beh,allora vado prima a farmi un bagno e poi torno per mangiare -visto che vorrei evitare una congestione-
Risalgo al piano di sopra e riempio la vasca di acqua calda mentre mi diverto a mischiarci dei bagno-schiuma profumati e riempiendola di bollicine
Mischio quei prodotti più che posso cercando di ricreare l'essenza di Gerard e alla fine mi spoglio e mi infilo nella vasca;
Woow,ora si che sono rilassato!
Finalmente riesco un po' a riflettere sulle ultime ore e alle conclusioni a cui sono giunto questa notte:quel ragazzo mi fa uno strano effetto:ogni volta che lo guardo non riesco a distogliere lo sguardo,né cercare di far vagare i miei pensieri altrove...forse è anche un ipnotizzatore? comunque sia non posso negare di non poterlo trovare..così...perfetto
Rimango a fare vita beata per un altro po' fino a che non sento un rumore provenire dall'ingresso
cazzo!!saranno dei ladri?è troppo presto poiché Gerard faccia ritorno perciò annaspando cerco di arrivare all'orologio che ho lasciato sul bordo della vasca:
l'una e un quarto...
mi agito improvvisamente mentre cerco di calcolare le mie speranze di riuscita nell'alzarsi e rivestirsi ma sono a dir poco bassissime
Non mi resta altro da fare che cercare di nascondermi tra la schiuma ù.ù
Oh-oh,ma che cazzo dico?
prima che riesca ad elaborare qualsiasi altro pensiero disperato sento Gerard chiamarmi per nome
Oramai sono sommerso dalle bollicine,nella speranza che non mi noti
Intanto sento che con quattro balzi lui ha già salito le scale
Cerco di accucciarmi sempre di più ma Gerard apre la porta e mi guarda ad occhi spalancati con un'espressione compassionevole
Cerca di trattenere le risate mentre io mi imbroncio sempre di più
Si avvicina lentamente fino ad arrivare vicino la mia testa ed accarezzarmi la ferita coperta dalla fasciatura,credo ormai zuppa
Io socchiudo gli occhi e concentro l'attenzione sulle sue labbra,così dolci e rosee...
Lui si avvicina sempre di più finché non sento improvvisamente il suo corpo sfiorare il mio in lunghezza:
ancora non riesco a realizzarlo,ma credo si stia stendendo su di me...
Piano piano sento il suo peso opprimermi e schiacciarmi verso il basso ma la vasca non è profonda...
Osservo la sua t-shirt attaccarsi al suo busto che contemporaneamente si fonde al mio e intanto fa scivolare le sue dita pallide e delicate lungo i miei fianchi
Improvvisamente sfiora un livido ed io rabbrividisco cercando di contenere il dolore
Preoccupato lui mi cinge la vita con un braccio e mi solleva delicatamente per osservarmi a pelo d'acqua,e così facendo nota anche i segni violacei sullo stomaco e sulle costole
Cerco di distogliere lo sguardo da quello scempio ma non riesco a fare altrettanto con il suo sguardo.
Sembra dispiaciuto,quasi impotente ma io nel distrarlo gli sposto i capelli dal viso,con un velo di sudore
Cavolo,per lui si che deve fare caldo...
Lui fissandomi con quegli ipnotici occhi verdi sembra quasi interpretare il mio pensiero,e senza impicci si sfila la t-shirt
Finalmente riesco a sentirlo su di me e mi si dipinge sulla faccia un'espressione di sollievo
Per non pesarmi troppo scivola leggermente avanti e cerca di posare le ginocchia sul fondo
Ora il mio bacino è intrappolato dalle sue gambe mentre le sue braccia cingono il mio viso...
Oh,Gee..non sai quanto ho sperato...
Lui si avvicina a me delicatamente stringendomi ancora di più il bacino,mentre lascia scorrere una mano lungo il mio profilo fino al mio fianco destro, riaccarezzando il lividi e le ferite sul mio corpo inerme,poi si sofferma su un taglio che ho all'addome e sentendo,anche solo quella leggera pressione mi scappa un gemito
Lui riporta i suoi magnifici occhi nei miei e riesco a coglierne la sorpresa
“perdonami...non volevo farti del male..”
davanti ad una simile assurdità non replico neanche,visto che preferisco continuare a scrutare il suo viso
Alzo lentamente la testa quando mi accorgo però,che è più facile di quanto creda:mi sta tenendo lui con la mano
Non riesco a rendermi capace di quello che sto per fare..già ci ho provato una volta,e non è andata a buon fine..
Ma se questa volta fosse diverso?potrei tentare,anche solo per vivere senza rimpianti..
Mi avvicino ancora di più a lui e sto quasi per chiudere gli occhi quando sento qualcosa che mi trattiene da dietro la nuca;mi ha afferrato la fine dei capelli
Ecco,lo sapevo
proprio quando sto per abbattermi però sento la mano dietro la mia nuca muoversi più svelta,prendendomi e lasciandomi fondere con le sue labbra;
un suo bacio è quasi 1000 volte meglio di tutte le sensazioni che ho provato fino ad ora.
La sua bocca si muove decisa sulle mia senza neanche lasciarmi fiatare:dopo qualche secondo gli lascio schiudere le mie labbra e finalmente conosco il sapore della sua lingua,che lascio intrecciare con la mia.
Mi tormenta e si muove sempre più velocemente mentre io comincio ad agitarmi sotto di lui
Lui sembra accorgersene ma non sembra dargli troppa importanza;per accontentarmi riesce solo a dare qualche spinta verso il mio bacino
cazzo,non avevo mai provato una cosa del genere
dilato gli occhi per la sorpresa mentre lui non la smette,anzi accelera il movimento anziché rendersi conto che quello completamente nudo sono io
So che sembra un pensiero folle,ma voglio sentirlo,voglio sentirlo mio
e allo stesso tempo essere suo ed appartenergli per sempre.
Fin da quando ho aperto gli occhi e l'ho visto ho capito che sarebbe stata la fonte della mia rinascita,e ringrazio il cielo per questo.
Vengo riscosso dai miei pensieri però,quando sento che sta riprendendo ad accarezzare il mio corpo e mi rendo finalmente conto di quello che voglio
Lascio libera la sua mano e intanto stringo l'altra fortemente
Poi finalmente arriva ad esplorare la zona sotto il mio bacino;
a questo punto non riesco più a trattenermi e comincio ad agitarmi e a gemere sotto di lui
Sento le mie guance prendere fuoco e comincio a voler strillare il suo nome,ma non ci riesco:mi agito sotto la pressione e il calore,ho ancora le mie labbra incollate alle sue e contemporaneamente gemo senza ritegno
Cerco di sfuggire a tutti i miei pensieri più perversi da voler sperimentare con lui e cerco di sfuggire alle sue labbra,poi finalmente riesco ad arrivare fino a guardare il soffitto del bagno e sento la sua mano muoversi decisa mentre urlo il suo nome

-----------------------

Ho la vista quasi completamente annebbiata dall'acqua e non mi rendo conto di dove mi trovo
Riesco a focalizzare solo dopo qualche secondo,in cui mi sembra di riconoscere un viso familiare sopra di me;devo aver perso i sensi,e in realtà non sono in acqua,ma bensì ho la fronte sudata e credo di essere in un letto.
Apro finalmente gli occhi,e mi rendo conto che sono di nuovo nella camera di Gee,a fissare il soffitto;
Mi alzo di scatto sul busto e mi guardo intorno:stavolta non c'è...
tento di alzarmi in piedi quando mi accorgo che ho solo un asciugamano legato alla vita,che mi scivola giù dalle gambe
Accigliato lo raccolgo ad un lato del letto quando mi accorgo di una presenza alle mie spalle
Tento di ricoprirmi un po' mentre lui avanza verso di me per vedere come sto:
è stranamente taciturno e attento mentre studia ogni mio movimento,fino ad inchiodarmi nuovamente a letto con lo sguardo
“C-cosa è successo...?”
“beh...”riesce solo a balbettare
Io lo continuo a guardare tranquillo,visto che sul momento non mi ricordo un granchè
Lui sembra in difficoltà e guarda il pavimento
................
oh...,OH
Improvvisamente sento la necessità di andare a controllare una cosa in bagno,e mentre le mie guance avvampano corro fino alla porta del gabinetto,ma non basta un semplice controllo per rendermi conto di cosa è successo stanotte
Riesco dal gabinetto con un'espressione indecifrabile
mi siedo sul letto
Lui cerca il mio sguardo ed io non riesco a guardarlo negli occhi
sento le mie guance cambiare tranquillamente di sfumature mentre fisso le lenzuola
“Frank...?”
“mm?”
“Io...”
“davvero..non so cosa..dire”
“a...”
“se vuoi potremo far finta che non è mai successo e potremo essere amici come sempre...”
“Sai Gee,credo di aver perso qualcosa in questo letto stanotte”
Finalmente riesco ad alzare gli occhi e guardarlo:ha uno sguardo pieno di timore,e non riesco a non sentirmi imbarazzato
Avvampo di nuovo al solo pensiero che...
“Mi dispiace”sussurra lui
Io non so che dire:
'Si,cazzo,a me si,mi hai appena sverginato'”
oppure 'mm..no è stato fico'??
Qual'è la verità Frankie? e riecco lo sdoppiamento di personalità
Riesco a provare di tutto in questo momento per lui,ma tranne la rabbia:
Non potrei mai prendermela con lui,non potrei neanche se volessi
mi è dispiaciuto davvero?io credo di no...
 
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SiliconTracks
view post Posted on 1/4/2009, 13:55




L'ultima parte è fantastica... Bravissima...
 
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**MCRdipendent**
view post Posted on 6/4/2009, 07:36




Grazie caVa,ma non sarò mai brava quanto tee :cry:

ecco il continuo,spero vi piaccia nonostante il fatto che d'ora in poi non sarà tutto rose e fiori..^^

Capitolo 9:

Lui non riesce più a guardarmi negli occhi,ed io ancora non mi stanco di farlo
“Scusa..”mormoro scusandomi della mia acidità
lui scuote leggermente la testa immerso nei suoi pensieri e mi lascia qui da solo come uno scemo,mezzo nudo a fissare la porta,e l'ombra che si è lasciato dietro
Non ci sono parole per descrivere quanto sono confuso
Mi piace,eccome se mi piace,ma...è giusto?
deve essere così?
non so cosa pensare,sono cresciuto in una famiglia piuttosto rigida,e che non ha mai calcolato una scelta del genere
La mia famiglia,mi viene quasi da sbuffare,io non ho più una famiglia,o sbaglio?
Ne ricordo pochissimo,o quasi...
ma mi basta così
Riesco a ripercorre mentalmente tutto il dolore di quegli anni,ma senza individuarne la vera causa,la mia sofferenza,e la mia ignoranza mi circondano,e creano intorno a me una barriera inaccessibile alla socializzazione
Ricordo di non voler parlare con nessuno di questo,o quasi mai,forse con i miei amici,
ah,davvero,ho degli amici?
non ne sono sicuro,forse è tutto frutto della mia immaginazione..
Mi sento ricadere nel buio più totale,quasi non ricordo chi sono io,tanto da affezionarmi ad una persona come lui,ma ne ho bisogno,cazzo se ne ho bisogno..
Sento un'improvvisa sensazione di morbosità nei suoi confronti,e non mi importa se mi ha ferito,ho offeso in qualche modo stanotte;
Sono consapevole delle mie azioni e non posso dire di esserne dispiaciuto...
Scendo con fare deciso dal letto,con destinazione la cucina -dove credo che si trovi lui adesso- e tento di pensare ad un piano,ma non mi viene in mente nulla di sensato:ho solo una grandissima cazzata in mente,che in assenza di raziocinio credo che compierò.
Gerard è nuovamente tra i fornelli,ma non riesco a capirne il parchè:sarà colazione?pranzo?cena?non ho la minima idea di che ora sia,e neanche mi importa.
Cammino nella sua direzione,deciso,fino a sfiorare i suoi capelli col naso,
lui a questo punto si gira ed io mi fondo con lui con un bacio.
All'inizio sembra quasi sorpreso,tanto da restare immobile.
A questo punto mi rendo conto del suo rifiuto,me non stacco le mie labbra dalle sue.
Senza volerlo sento delle lacrime calde sgorgarmi dagli occhi gonfi che imperterrito continuo a tenere chiusi in attesa,ma esse mi scivolano fino in bocca.
Disperato continuo a piangere in silenzio finchè non sento Gerard che cattura le mie lacrime con le proprie labbra
Mi scappa un sospiro di sollievo mentre sento che ricambia il bacio,cingendomi i fianchi con le braccia
Io tento di arrivare fino ai suoi capelli e ad afferrarli mentre sorrido tra le lacrime.
Lui mi alza e mi deposita sul piano da cucina per poi farmi stendere delicatamente il busto per permettergli di baciarmi con più dolcezza
I suoi gomiti sono vicino le mie spalle,e le sue labbra incollate alle mie,desiderose.
“Vuoi sapere una cosa..?”azzarda lui
io annuisco senza smettere di baciarlo
“Non ero sbronzo stanotte...”
io sorrido maliziosamente e rispondo “neanche io...”
Lui ricambia il sorriso assaggiandomi il labbro inferiore mentre io finalmente trovo il coraggio di guardarlo dritto negli occhi,mentre mi rendo conto della nostra posizione
Mi ritrovo nuovamente sotto di lui,sovrastato dal quel corpo così dannatamente perfetto,intrappolato dalla sua volontà in questo mio piccolo e fragile corpo,che quasi si sente indegno di competere con il suo
'Così piccolo ed insignificante..'penso
Solo un ragazzino,forse troppo magro,troppo incazzoso,forse anche troppo strano per essere solo preso in considerazione
Non riesco a trovare nulla in me per giustificarmi delle mie azioni,sono solo...
Frank.
Ma per ora mi basterebbe sentirlo accanto a me,al mio fianco,in ogni situazione;forse non valgo nulla,è vero,ma non c'è spiegazione nel fatto che lui debba essere innamorato di me;sono solo confuso.
Non credo di poter sopravvivere più con il dolore che ho sofferto,e con un vuoto troppo grande alle spalle.
Mi basta solo sentirlo,e l'inferno sarà cielo.
Solo sentirlo,e non sarà più 'Frank'
ma 'Frank,e Gerard'

Durante la mia riflessione mi accorgo però,di non volermi perdere neanche un'attimo con lui
“Gee...”lo scosto leggermente dalle mie labbra per parlargli
“Perchè allora...hai finto?”
“In verità non stavo fingendo..volevo solo essere sicuro di non poter buttare via la nostra amicizia nel caso tu mi avessi rifiutato,ed io avrei avuto una giustificazione”
Lo guardo in modo compassionevole e una parola solca le mie labbra “perchè..?”
“Avevo paura che mi rifiutassi...”
Non riesco più a resistere e gli dò un bacio di nuovo
“Sai una cosa?”comincio io “Ogni volta che ti bacio sento di dover farlo ancora,sento crescere quello che provo per te. Ti bacio,ti sento mio,e devo farlo di nuovo. Sei come una droga...ed ogni volta lo sento di più”

“And tomorrow we'll do it again,
and tomorrow we'll do it again...”

Lui mi sorride ed è come se riuscisse il sole;mi accorgo piano piano di quanto fossi cieco all'inizio;lui è più di quel che vedevo...
“è la stessa cosa che sento anch'io per te...vedi,non ho mai provato una cosa simile,così intensamente,è surreale,persino magico”
Io sbuffo abbassando gli occhi:non trovo in me stesso niente che si avvicini anche minimamente alla parola 'surreale'
Lui mi alza il manto con un dito,ed io apprezzando la delicatezza che esercita mi avvicino per un altro bacio
“Gee...io ho tutte le ragioni del mondo per essere innamorato di te...ma io...”
sono imbarazzato e quasi balbetto
“Cosa ho...di speciale io?”
Lui mi guarda negli occhi e vedo le sue labbra incresparsi in una risata liberatoria:mio Dio...è ancora meglio di quando sorride..mi sembra quasi lo scroscio di una cascata...
“Quante ragioni avresti tu?la gente non mi considera di più o di meno di quello che vede,ma tu...ogni volta che mi guardi scavi nella mia anima,e sei capace di far riaffiorare ogni ricordo felice che ho vissuto paragonandolo a quel momento,e mi accorgo che ogni minimo giorno è stato inutile,vissuto senza di te.
Così piccolo,ma allo steso tempo così grande..così fragile,e allo stesso tempo così forte,mi sorprende ogni lato della tua personalità,mi stupisci continuamente...tu sei in grado di farmi sentire completamente vivo,sei l'unico che mi fa battere il cuore più velocemente e più lentamente allo stesso tempo...”
Non ho parole...lo guardo e mi perdo nel significato di quelle magiche parole..può un essere umano,esprimersi in tal modo?
Delle lacrime improvvise mi rigano le guance e lui mi si avvicina nuovamente,baciandomi gli occhi;è così...incredibile...
il mio cuore sente di poter esplodere dalla gioia e sento una gran voglia di ridere,di stringermi a lui,di ascoltare in eterno il suono della sua magnifica voce,per poter comprendere ogni suo pensiero,per poterlo farlo mio,e rendermi conto di quanto tenga a lui...
“Gee...”gli scosto un ciuffo ribelle per poter contemplare quei due smeraldi
“Promettimi che non mi abbandonerai mai...”
Lui mi stringe a se e dolcemente mi bacia il capo “Lo prometto”
 
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38 replies since 19/3/2009, 23:29   483 views
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