Non ho idee per il titolo3, (non è un continuo delle altre)

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SiliconTracks
view post Posted on 10/9/2009, 14:33




Allora ragazze, questa ff non è il continuo delle altre ma il titolo è sempre uguale perchè non so come cavolo chiamarla. ho pensato molte volte di postarla e oggi è arrivato il momento. Inizialmente è un po' noiosa. Va bhè... ditemi come vi sembra...


“Sei fatta come al solito!!” di nuovo quella voce fastidiosissima rimbombava in quella casa enorme mentre la ragazza cercava di fuggire dalle urla del fratello per chiudersi nel suo unico mondo: camera sua.
“Uma torna qui!!!” ma la ragazza chiuse la porta alle sue spalle e poi infilò la chiave nella serratura chiudendosi dentro.
“Gerard apri!!”
“Che cazzo vuoi Mikey?”
“Nostra sorella è fatta un’altra volta!”
“Lasciala stare…” rispose indifferente leggendo un fumetto steso nel letto.
“Lasciala stare???”
“Mikey, non me ne frega un cazzo va bene?” Mikey chiuse violentemente la porta del fratello e se ne andò in cucina a preparare il pranzo per la madre che sarebbe rientrata da lì a poco dal lavoro. Erano quelle mattine d’estate del cazzo che il tempo sembra scorrere troppo velocemente e quando ti svegli a mezzogiorno, credi di aver perso già metà giornata.
Quella cucina era troppo grande per quattro persone. Infatti alcune pareti non erano ammobiliate perché davvero, non ci si sapeva che cosa mettere.
“Buongiorno ragazzi.” Salutò allegramente la madre appena entrò in casa.
“Ciao mamma. Stavo per prepararti il pranzo…”
“Adesso che ci sono faccio da sola Mikey, ti ringrazio. Tua sorella?”
“E’ in camera…”
“Perché è sempre così strana?”
“Non lo so mamma.” Invece lo sapeva benissimo ma non voleva dir nulla alla madre. Il solo pensiero l’avrebbe uccisa.
La porta di Gerard si spalancò (si capiva quando era la sua perché a differenza delle altre, scricchiolava mostruosamente)
“Allora, che c’è da pranzo?”
“Gerard avevi detto che non avevi fame prima!!!”
“Esatto dici bene… prima. Adesso invece sì problemi?”
“Fanculo…”
“Mikey!!!” urlò la madre.
Dopo pranzo la porta di Uma si aprì e Mikey per un momento sperò di vederla correre verso di lui e che con un grosso abbraccio gli chiedesse aiuto. Niente. Mikey voleva bene alla sorella più piccola ma lei non ne voleva a nessuno. Aveva quasi il carattere di Gerard se non fosse che lei non guardava nemmeno in faccia le persone. Camminava a testa bassa un po’ per nascondere il terribile pallore e le occhiaie marcate, un po’ per non avere alcun tipo di contatto con gli altri.
“Ciao Uma… Tutto bene?” chiese la madre.
“Sì…”
“Hai pulito la tua camera?”
“No.”
“Hai mangiato?”
“No.” Gerard si mise a ridere come un pazzo. “Mio Dio!!! Sembri quella di The Ring Uma!!! Che c’è? Hai visto un fantasma?”
“Sta zitto stupido depresso del cazzo!!” e detto questo si versò del latte e se ne tornò in camera.
Uma era una ragazza fisicamente bellissima. Aveva degli occhi azzurrissimi con delle sfumature quasi color ghiaccio. Le labbra carnose ma di un viola pallido. I suoi capelli erano straordinariamente lunghi e biondi. Era un biondo naturale e infatti all’interno della famiglia, tutti si chiedevano da chi li avesse ripresi. Era di corporatura magra, anche troppo e si vestiva sempre con magliette personalizzate. Spesso metteva quelle dei Queen, quelle dei The Who… insomma, se le faceva fare. Poi metteva sempre dei jeans neri e delle converse o degli anfibi. Aveva una sola amica e anche con lei ci stava solo a scuola.
La cosa che adorava Uma, era la sua cameretta. La teneva sempre chiusa a chiave e da quando aveva nove anni, nessuno aveva più visto quel suo “sacro tempio”
“Mamma Uma ha bisogno di uno psicologo!!” esclamò Mikey preoccupato.
“Tesoro ma che dici? Ha solo quindici anni!!”
“Mamma…”
“Mikey ti si è fottuto il cervello? Lasciala stare quella cretina… Fa tutta la strana, l’incompresa… Lo fa solo apposta. E’ una deficiente.”
“Gerard smettila di parlare così di tua sorella!!!” urlò la madre.
“Certo che la smetto, adesso ho appuntamento con Frank se non vi dispiace…. Signori…” fece come per inchinarsi e poi uscì di casa rubando le sigarette della sorella dal comodino dell’ingresso.
“Uma dove vai anche te?”
“Esco.”
“No tu non esci.” La bloccò Mikey.
“Mikey, fottiti.” E liberandosi dalla sua presa, uscì di casa.

“Ehy Frank!!!”
“Oh Gerard!!! Che facciamo oggi??”
“Intanto andiamo a riempirci di birra…”
“Giusto…”
Andarono nel loro locale preferito. “Ehy Luis… Due!” il barista capì immediatamente e porse loro due birre. D’un tratto, Gerard vide entrare dalla porta del bar sua sorella che si dirigeva furtivamente verso il bagno.
“Scusami un attimo Frank.” Gerard si avvicinò ai bagni e vide che la sorella andò in quello dei maschi. Poi si mise ad ascoltare.
“Ehy Uma…”
“Ho portato i soldi.”
“Era ora…”
“Però… me ne serve un’altra…”
“Ahahah!!! Questa è buona! Li hai i soldi?”
“No.”
“E allora o pompino o niente.”
“Ti prego Bryan… Mi serve stasera…”
“Allora pompino.” Gerard si stava scaldando. Che diavolo voleva quello da sua sorella? Entrò in bagno facendo l’indifferente e fissando con sguardo cattivo la sorella che subito abbassò il viso.
Il ragazzetto vicino a sua sorella le infilò in tasca una bustina e le sussurrò “La prossima volta, voglio il doppio.” E se ne andò. Rimase Uma con suo fratello che fingeva di lavarsi le mani. La ragazza fece per andarsene.
“No no no no no… Che cos’hai nella tasca?”
“Niente…”
“Uma… Sono capace a sbirciare nei tuo calzoni. Non costringermi a farlo.”
“Ti ha detto che non ho niente.”
“Bene…” il fratello estrasse dalle sue tasche la busta. “Uhh… Ti impasticchi? Wow… cosa bizzarra per una quindicenne non trovi?”
“Stai zitto che tu sei peggio di me stronzo!”
“Stronzo? Cambia modo con me ragazzina… Questa la tengo io. Ora vai.”
“E’ roba mia!!!”
“Ora non più… Adesso è mia cara… forse la uso o forse la butto. Vattene imbecille.”
La ragazza però aveva i nervi a fior di pelle e piombò sul fratello prendendolo a calci e a morsi. Alla fine prese la pasticca e corse verso casa.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 10/9/2009, 20:58




Wow bellissima!! Continua!
 
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Christina Van Helsing
view post Posted on 11/9/2009, 07:42




Iooo lo so perchè hai chiamato il barista Luis XDXD
Bianca sforni più ff di chiunque altro xDDD
 
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SiliconTracks
view post Posted on 11/9/2009, 14:31




CITAZIONE
Bianca sforni più ff di chiunque altro xDDD

Quando uno non ha un cazzo da fare... Ecco il continuo.



La sera stessa a cena Uma aveva paura di uscire dalla camera. La madre era tornata al lavoro e quindi nessuno avrebbe potuto difenderla da Gerard. La porta di casa si spalancò. Poi qualcuno cominciò a battere violentemente sulla sua. “Uma Apri!!! ADESSO TI SPACCO LA FACCIA!!!”
Rimase in camera ma un’ora dopo era ora di cena e quindi doveva uscire per forza. Aveva appena mandato giù la pasticca e adesso stava provando un breve momento perfino migliore di un orgasmo. Uscì spaventata dalla camera e subito Gerard la afferrò per le braccia e cominciò a picchiarla.
“GERARD FERMO!!!” urlò Mikey cercando di staccarlo da lei. “Gerard Basta!!! Sei ubriaco!!!”
“Può darsi ma lo sai che cazzo ha fatto questa puttana oggi? Mi ha riempito di calci perché le avevo fregato la sua pasticca!!! Figlia di puttana!!”
“Gerard smettila!! E’ talmente fatta che nemmeno li sente gli schiaffi. Andiamo a tavola e smettiamola di trattarci come gli animali.”
Cenarono tutti e tre in silenzio. Ma poi Gerard si incazzò di nuovo. “Puoi smettere di tirare su col naso?”
“Lasciami stare…”
“Uma io ti ammazzo Cristo!!!”
“Gerard basta…” supplicò Mikey.
“Guardala! Muove la testa in continuazione!!! Sembri morta Uma.”
“Sarebbe mille volte meglio che vivere in questa casa maledetta con un fratello psicopatico e uno prete!!” L’aveva detta parecchio grossa. Adesso aveva offeso entrambi.
“Vado in camera. Spero che crepiate tutti e due una volta per tutte.”
Gerard si alzò per rincorrerla ma Mikey lo bloccò: “Non sa quello che dice.”

Il mattino seguente Uma si svegliò alle quattro presa da un dolore atroce nella pancia. Si sentiva soffocare. Decise di chiedere aiuto a Gerard, che stava nella camera più vicina.
“Gerard… Gerard svegliati…”
“Che cazzo vuoi?” chiese assonnato e con arroganza.
“Mi sento morire…” adesso si intuiva un che di preoccupazione nel volto del fratello ma era troppo orgoglioso per farlo vedere.
“Vai da Mikey a fare le scene!!”
“Gerard ti prego fai qualcosa… la pancia… Oh mio Dio…”
“Fanculo.” Si rigirò nel letto e chiuse gli occhi. Uma uscì dalla camera e si accasciò al pavimento premendosi forte la pancia. Cominciò a piangere singhiozzando. Alla fine Gerard andò là, la prese in collo, la portò in camera di Mikey e tornò a dormire.
Mikey le preparò una camomilla. Voleva chiamare un dottore ma poi sarebbe stato peggio. La madre si sarebbe spaventata a morte.
“Uma… Perché prendi le pasticche?”
“Mi piace.” Rispose sorseggiando.
“Ti piace?”
“Sì…”
“Hai quindici anni e sembri una tossica alla fine della sua umile vita…”
“Già… Affascinante non trovi?” le uscirono le lacrime dagli occhi.
“Uma.. possiamo aiutarti se tu ce lo permetti.”
“Io non voglio l’aiuto di nessuno. Mi piace quello che faccio” e piangendo abbracciò fortissimo Mikey per la prima volta nella sua vita.

Il mattino seguente Gerard si svegliò prima di tutti. La madre era già partita per il lavoro. Uma andò in cucina a bere del latte.
“Ieri sera eri ridicola.”
“Non stavo bene.”
“Per un momento mi è sembrato di rivedere me… Ahahahah!!!”
“E’ questo che trovi divertente?”
“Divertente? Molto di più!!!! Ti saresti dovuta vedere. Imploravi pietà come la vittima di un carnefice. Patetica.”
“Ma tu non creperai mai?” e dicendo questo, se ne andò in camera.

 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 11/9/2009, 14:44




bianca lo sai che adoro questa ff *_______*
 
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SiliconTracks
view post Posted on 11/9/2009, 14:48




grazie tesoro. E' grazie al tuo giudizio che l'ho postata. :)
 
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*.*.*so chemical*.*.*
view post Posted on 11/9/2009, 14:53




mo non mi fare commuovere eh! :wub:
 
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SiliconTracks
view post Posted on 11/9/2009, 14:59




ahahah!!! dico davvero... :)
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 11/9/2009, 15:00




Più la leggo e più mi piace! Ovviamente continua appena puoi =*
 
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SiliconTracks
view post Posted on 11/9/2009, 15:02




Certo o stasera o domani.. Ho pagine intere ragazze da postare...
 
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SiliconTracks
view post Posted on 12/9/2009, 10:47




Ecco il continuo.


Poco dopo il cellulare di Uma squillò. Era Bryan. Doveva rispondergli per forza, non avrebbe potuto fare altro.
“Che c’è?”
“Oggi alle quattro, ai giardini. Cinquanta dollari. O una trombata… Sennò ti ammazzo, e sai che lo faccio.”
E adesso dove avrebbe trovato tutti quei soldi? Aspettò che Mikey e Gerard uscissero di casa e poi cominciò a cercare in ogni angolo delle stanze. Erano le tre e venti adesso. “Merda.” Pensava.
Poi le venne un’intuizione: la camera di Gerard. Lui teneva sempre dei soldi nello scaffale vicino al letto. Non si sarebbe accorto. Erano secoli che non ci guardava. Presa dal panico, andò in camera del fratello e di cento dollari che c’erano, ne prese ottanta per prendersi anche un’altra pasticca. Poi si diresse velocemente ai giardini senza farsi notare dai più pettegoli della zona e finalmente incontrò Bryan. Gli diede i soldi e poi tornò immediatamente a casa pregando in tutte le lingue del mondo che Gerard fosse ubriaco come al solito al ritorno e che non avesse più pensato ai suoi cento dollari.
Erano le nove di sera e poco prima Uma era uscita per passeggiare. Al suo ritorno trovò solo Gerard seduto nella sedia.
“Ciao bella sorellina.”
Uma lo guardò sconcertata. Non capiva che cosa gli fosse preso. Tuttavia non gli rispose.
“Fammi vedere i tuoi occhi…” le ordinò il fratello. La ragazza si stava spaventando. Lui puzzava d’alcol da morire e sicuramente voleva punirla per la storia del bagno adesso che Mikey non c’era.
“Ecco, come immaginavo. Credevo che gli ottanta dollari che mi hai fottuto li avessi usati per una buona causa che ne so… Pagare un Killer per ucciderti… invece credo che tu… li abbia spesi per le pasticche… non è vero… Uma?”
La sorella cominciò ad indietreggiare. Lui aveva uno sguardo minaccioso.
“Gerard…” non fece in tempo a dire altro che il ragazzo piombò su di lei massacrandole il viso. La picchiò per un minuto buono e alla fine… “Ah… che bello!!! Adesso mi sento soddisfatto… E’ incredibile picchiare una persona a sangue. E’ la cosa più eccitante di questo mondo specialmente se quella persona, è quella puttana di tua sorella.” Uma aveva il labbro inferiore distrutto e il naso perdeva sangue. Non riuscendo nemmeno ad aprire gli occhi, se ne andò in camera sua.
“Adesso fatti una doccia prima che gli altri tornino. E poi te ne andrai in camera dicendo che non hai fame. Se ti vedessero mi darebbero gravi colpe sai? Fatti questa cazzo di doccia.” Uma in lacrime ubbidì.
Andò in bagno e accese l’acqua della vasca. Poi cominciò a spogliarsi ammirandosi allo specchio. Adorava il suo seno. In realtà adorava i seni delle donne. A volte si preoccupava per questo, ma trovava nei seni una forma d’arte migliore di tutte.
Poi prese del disinfettante e se lo passò sulle ferite gemendo dal dolore. Le lacrime scorrevano veloci senza che nemmeno lei se ne accorgesse. Ma la cosa che la colpì di più, erano i suo capelli dorati tinti del suo sangue. Faceva uno strano effetto.
Si immerse nella vasca bollente anche se era estate e si moriva dal caldo. Subito il sangue si mischiò con l’acqua rendendola di un arancio sbiadito. Adesso era calma. L’acqua aveva un potentissimo effetto su di lei. Forse perché le faceva credere di essere i un mondo pulito, limpido e tremendamente calmo.
Uscì dalla vasca e si mise le mutande pulite ancora immersa nei suoi sogni. Ma il tutto venne interrotto da Gerard che piombò in bagno con una bottiglia di birra su una mano e del ghiaccio nell’altra.
“Oh wow…”
“Gerard… Esci…” disse coprendosi con l’asciugamano il seno.
“Diventerai una grande figa da grande… “ rispose barcollando e fissando l’asciugamano.
“Che cazzo vuoi??”
“Tieni. Mettici del ghiaccio. Se si gonfia mamma si accorge e poi… poi io finisco in mezzo alla merda. Vai in camera tua dopo… dopo esserti vestita… e fingi di non aver fame. Se solo vengo a sapere che hai detto a qualcuno che ti ho picchiata, ti cavo gli occhi con uno stecchino.” E ridendo tornò in salotto a bere come un deficiente alla sola età di diciotto anni.
All’improvviso rientrò Mikey e Uma filò immediatamente in camera prima che potesse vederla.
“Uma!!!” la porta si chiuse.
“Ma nemmeno saluta?”
“Sai com’è Mikey… una fottuta tossica di merda… Non ti ci confondere nemmeno.”
“Gerard, perché la odi così tanto?”
“Io odio tutti Mikey, anche te se non lo sai. È il mio modo normale di stare con le persone.”
“…Mamma quando torna?”
“Che cazzo vuoi che ne sappia? Adesso ho una partita da vedere se non ti dispiace.”
La madre rientrò dopo mezz’ora e tutti e tre cenarono dopo che Gerard avvertì gli altri che Uma non aveva fame.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 13/9/2009, 20:02




Il continuo tess, voglio il continuo! Anzi lo PRETENDO!
 
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SiliconTracks
view post Posted on 13/9/2009, 20:39




Ok mia cara... dato che insisti... ecco qui...

Il mattino seguente Uma uscì di casa prestissimo con l’intenzione di andare al parco e rubare qualche soldo a qualche vecchietta distratta. Riuscì a prendere cento dollari senza che nessuno se ne accorgesse. Poi tornò a casa all’ora di pranzo. Sapeva che Mikey non ci sarebbe stato perché aveva trovato un lavoretto da poco tempo e la madre rincasava tardi.
“Tieni…” disse a Gerard porgendogli ottanta dollari.
“Dove li hai presi?”
“Non ha importanza.”
“Li hai rubati al parco dalle vecchiette? Brava sorellina, stai diventando esattamente come me.”
“Adesso smettila di mettermi le mani addosso. Il mio debito con te, l’ho saldato.”
“Voglio anche gli altri soldi. Che hai fregato…”
“No Gerard… quelli mi servono…”
“Non mi importa… Per pagare i danni morali che hai provocato in me… Sia per i calci, sia per il furto.”
“Gerard…!”
“Dammi quei fottuti soldi!”
“Sei la persona più spregevole di questo mondo. Io ti odio con tutta me stessa.”
“Anche io amore mio…” e prese il resto dei soldi che gli porse la sorella. Pronunciò le parole “amore mio” come un marito pazzo prima di uccidere la moglie. Con uno sguardo terribilmente cattivo ma allo stesso tempo, pieno di passione.
Quando riuscì a staccare lo sguardo dai suoi occhi, la ragazza scappò in camera chiudendosi a chiave.
Si controllò il volto mille volte cercando di coprire i lividi della sera precedente con del correttore. Il pomeriggio lo passò nella sua camera come sempre. Adesso sentiva il bisogno di una pasticca. Erano le nove di sera e ancora non aveva trovato il modo di procurarsi dei soldi. Alla fine, con i nervi al massimo e con le lacrime sul viso, uscì di casa passando davanti alla madre e ai fratelli che la fissarono sconcertati.

Rifletté un attimo e si rese conto che l’unico modo di fare qualche soldo, era andare a letto con qualcuno. Sarebbe stata disposta a vendersi pur di avere quello che le serviva. Così decise di andare dietro alla discoteca abbandonata, il posto dove alla sera si riunivano le prostitute e i loro clienti. Proprio di fronte, c’era il famoso bar dove Gerard tentò di fottergli la pasticca. Era spaventata ovviamente ma non poteva fare altro. D’un tratto passò una macchina. “Ehy bella…” Uma non rispose. “Quanto vuoi?”
“Cento dollari…”
“Cosa???”
“Sono ancora vergine… Non mi vendo per una miseria.” L’uomo estremamente grasso si eccitò al solo pensiero che la ragazza fosse così piccola che accettò subito.
“Andiamo dietro la discoteca… Sali…”
La portò nel luogo più buio e poi cominciò a spogliarla violentemente strappandole la maglietta e costringendola ad avviare un gioco perverso. Ormai lei era lì e doveva farlo. Inutile dire che quando l’uomo la penetrò la fece quasi morire dal dolore. Poi aprendo lo sportello la gettò a terra lasciandola completamente nuda e tirandole i cento dollari. La ragazza chiamò Bryan che le portò una pasticca e gli diede dieci dollari in più per la maglietta che lui indossava. Non poteva rimanere nuda in quel modo.
Poi consumò quello che aveva comprato dal ragazzo, si rannicchiò nella zona buia, e cominciò a piangere come una pazza.
Verso mezzanotte e venti, due fari enormi la illuminarono e solo allora si accorse che stava perdendo molto sangue.
“Ehy Frank, Luis, questo posto è perfetto per sparare alle bottiglie!”
La sorella si spaventò a morte quando si accorse che era la voce di Gerard.
“Gerard… guarda lì…” disse quello che sembrava essere Luis…
“Che dite, ce la facciamo?” continuò ridendo. Gerard inizialmente rise come un pazzo ma poi… Si accorse che non era altro che sua sorella mezza stordita e impaurita rannicchiata in mezzo alla merda di quel posto.
“Gerard, io e Luis torniamo al bar a piedi…” disse Frank quando capì chi era quella che volevano farsi.
Gerard si avvicinò sconcertato e a passi lenti verso la sorella. Poi quando vide il sangue uscirle di lì e come era conciata, le diede uno schiaffo violentissimo che la stordì.
 
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°Binca_romancer°
view post Posted on 13/9/2009, 21:01




Grazie <3
 
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SiliconTracks
view post Posted on 14/9/2009, 14:48




Continuo...

“Gerard!!!” urlò lei piangendo
“Che cazzo… Uma… Che cazzo hai fatto???” chiese urlando disperato con le mani fra i capelli.
“Dovevi lasciarmi solo quei maledetti venti dollari Gerard!!! Venti dollari cazzo!!!!” urlò attirando l’attenzione delle prostitute dall’altra parte della strada.
“Alzati.” Le ordinò.
“Non ce la faccio… Sto morendo dal dolore… “ la ragazza sembrava quasi si fosse rassegnata alla morte. Come se volesse morire lì. Gerard la prese in collo macchiandosi con il sangue e la fece stendere nel sedile dietro.
“Io voglio rimanere qui… Non mi rompere il cazzo!!!” ma come cercò di muoversi, un dolore atroce la fece quasi soffocare. Il ragazzo tacque per molto tempo perché era talmente disperato che non sapeva che cazzo dire. Poi si tolse la maglietta e gli disse: “Cerca di pulirti con questa…”
“No.”
“Uma non costringermi a farlo per te. Io non posso… toccarti….”
Ma la ragazza adesso stava pensando ad altro e poggiava pesantemente la testa nel finestrino cercando di rinfrescarsi le tempie.
“Uma, dobbiamo andare in ospedale.”
“No!”
“Ti verrà un infezione.”
“Mamma morirà per questo.”
“Mamma la chiamo adesso e le dico che sei con me. Adesso passiamo a casa di una mia amica e le chiedo dei vestiti. Ma prima pulisciti con la mia maglietta…”
Piangendo la ragazza si pulì e Gerard mise in moto la macchina. Arrivarono da questa sua amica che le diede una gonna, delle mutande e una canottiera.
Uma faticò moltissimo a cambiarsi. Alla fine arrivarono finalmente in ospedale.
Il medico la visitò e poco dopo chiese di parlare con Gerard.
“Signore, questa ragazza ha dei seri problemi di droga. Deve farla curare.”
“Per il resto come sta?”
“Di sicuro avrà un’infezione terribile ma io le ho prescritto dei medicinali che la faranno star bene. Deve assolutamente controllare che non assuma droghe per una settimana. Con i medicinali farebbero un pericolosissimo mix che potrebbero anche ucciderla.”

Gerard fece risalire Uma in macchina e le spiegò quello che gli aveva detto il dottore.
“Gerard, io non ce la farò mai per una settimana.”
“Non voglio averti nella coscienza.”
“E’ tutto qui dunque… Tu non lo fai perché mi vuoi bene… solo perché tutto questo è stata colpa tua vero? Non vuoi morire con la coscienza sporca. Figlio di puttana…”
“No Uma, non ti voglio bene. Io non voglio bene a nessuno se non a me stesso.”
“Non potresti fingere almeno per un istante di essere un vero fratello?”
“A che scopo?”
“Mio Dio Gerard…” e pianse.
“Sei una persona più che schifosa. Ti sei venduta per cento dollari e sei rimasta nuda per non so quante ore in un terriccio dove la gente ci va a vomitare e a pisciare. Fai davvero pena.”
“Torniamo a casa. Ti prego.”
“Mikey e mamma non devono sapere nulla. Promettimelo.” La ragazza non rispose ma Gerard capì che lei sarebbe stata zitta.
“Gerard, Uma dove cazzo eravate?”
“A trovare una mia amica che voleva conoscerla…”
“Davvero?”
“Sì Mikey… Adesso io vado a letto..”
“Notte Gerard…”
Uma andò in bagno a prepararsi e poi si chiuse a chiave in camera.
 
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143 replies since 10/9/2009, 14:33   11168 views
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