Non ho idee per il titolo3, (non è un continuo delle altre)

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SiliconTracks
view post Posted on 11/9/2009, 14:31 by: SiliconTracks




CITAZIONE
Bianca sforni più ff di chiunque altro xDDD

Quando uno non ha un cazzo da fare... Ecco il continuo.



La sera stessa a cena Uma aveva paura di uscire dalla camera. La madre era tornata al lavoro e quindi nessuno avrebbe potuto difenderla da Gerard. La porta di casa si spalancò. Poi qualcuno cominciò a battere violentemente sulla sua. “Uma Apri!!! ADESSO TI SPACCO LA FACCIA!!!”
Rimase in camera ma un’ora dopo era ora di cena e quindi doveva uscire per forza. Aveva appena mandato giù la pasticca e adesso stava provando un breve momento perfino migliore di un orgasmo. Uscì spaventata dalla camera e subito Gerard la afferrò per le braccia e cominciò a picchiarla.
“GERARD FERMO!!!” urlò Mikey cercando di staccarlo da lei. “Gerard Basta!!! Sei ubriaco!!!”
“Può darsi ma lo sai che cazzo ha fatto questa puttana oggi? Mi ha riempito di calci perché le avevo fregato la sua pasticca!!! Figlia di puttana!!”
“Gerard smettila!! E’ talmente fatta che nemmeno li sente gli schiaffi. Andiamo a tavola e smettiamola di trattarci come gli animali.”
Cenarono tutti e tre in silenzio. Ma poi Gerard si incazzò di nuovo. “Puoi smettere di tirare su col naso?”
“Lasciami stare…”
“Uma io ti ammazzo Cristo!!!”
“Gerard basta…” supplicò Mikey.
“Guardala! Muove la testa in continuazione!!! Sembri morta Uma.”
“Sarebbe mille volte meglio che vivere in questa casa maledetta con un fratello psicopatico e uno prete!!” L’aveva detta parecchio grossa. Adesso aveva offeso entrambi.
“Vado in camera. Spero che crepiate tutti e due una volta per tutte.”
Gerard si alzò per rincorrerla ma Mikey lo bloccò: “Non sa quello che dice.”

Il mattino seguente Uma si svegliò alle quattro presa da un dolore atroce nella pancia. Si sentiva soffocare. Decise di chiedere aiuto a Gerard, che stava nella camera più vicina.
“Gerard… Gerard svegliati…”
“Che cazzo vuoi?” chiese assonnato e con arroganza.
“Mi sento morire…” adesso si intuiva un che di preoccupazione nel volto del fratello ma era troppo orgoglioso per farlo vedere.
“Vai da Mikey a fare le scene!!”
“Gerard ti prego fai qualcosa… la pancia… Oh mio Dio…”
“Fanculo.” Si rigirò nel letto e chiuse gli occhi. Uma uscì dalla camera e si accasciò al pavimento premendosi forte la pancia. Cominciò a piangere singhiozzando. Alla fine Gerard andò là, la prese in collo, la portò in camera di Mikey e tornò a dormire.
Mikey le preparò una camomilla. Voleva chiamare un dottore ma poi sarebbe stato peggio. La madre si sarebbe spaventata a morte.
“Uma… Perché prendi le pasticche?”
“Mi piace.” Rispose sorseggiando.
“Ti piace?”
“Sì…”
“Hai quindici anni e sembri una tossica alla fine della sua umile vita…”
“Già… Affascinante non trovi?” le uscirono le lacrime dagli occhi.
“Uma.. possiamo aiutarti se tu ce lo permetti.”
“Io non voglio l’aiuto di nessuno. Mi piace quello che faccio” e piangendo abbracciò fortissimo Mikey per la prima volta nella sua vita.

Il mattino seguente Gerard si svegliò prima di tutti. La madre era già partita per il lavoro. Uma andò in cucina a bere del latte.
“Ieri sera eri ridicola.”
“Non stavo bene.”
“Per un momento mi è sembrato di rivedere me… Ahahahah!!!”
“E’ questo che trovi divertente?”
“Divertente? Molto di più!!!! Ti saresti dovuta vedere. Imploravi pietà come la vittima di un carnefice. Patetica.”
“Ma tu non creperai mai?” e dicendo questo, se ne andò in camera.

 
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