Gerard: "Circa nove mesi fa mi trovai in una situazione paradossale, che mi spinse a riflettere molto sul fatto della 'rockstar', lo confesso. Cazzo, non sapevo cosa mi stesse succedendo... O forse sì, ma di sicuro non apprezzavo l'impatto di tutto quell'interesse nei miei confronti.
Recentemente in un'intervista mi hanno detto che parecchi ragazzi guardano a me come una specie di salvatore; non sapevo veramente cosa rispondere, era bizzarro! Non voglio contraddirmi, ma non avevo mai veramente realizzato che così tanta gente poteva avere bisogno della nostra musica."
"In tour c'erano alcoolici ancora prima dell'acqua, e talvolta di H2O non se ne vedeva neanche l'ombra. Insomma, alcuni giorni mi alzavo ed il mio obiettivo era quello di ubriacarmi entro mezzogiorno.
É per questo che ho una visione abbastanza sfuocata degli ultimi tre anni, era ordinario disfarmi; e sapevo di avere un problema, ma mi sono sempre mantenuto sulla difensiva. Mi ricordo che dopo aver suonato in Giappone andai dai ragazzi e confessai loro di avere un problema che avrebbe potuto condizionare l'intera band. E con loro decisi che non avremmo permesso che il tutto andasse a puttane.
Il guaio era che mi sentivo estremamente depresso e pensavo continuamente al suicidio, e le sbronze proprio non mi aiutavano. Anzi, mi tenevano bloccato lì, e mi ci hanno tenuto per mesi! Un'ora al giorno si suonava, e per le rimanenti 23 si beveva. Comunque ero un discreto bevitore anche prima di formare i My Chemical Romance."
"Tutti dicono che la propria famiglia è pazza, ma io non lo dirò perchè non ne ho assolutamente nessun motivo. I nostri genitori sono sempre stati amorevoli e ci hanno sempre supportato in ogni cosa ci interessasse. Penso che ognuno sia il prodotto dell'ambiente in cui cresce.
Ho avuto dei gravi scazzi riguardo l'accettare la morte, e penso che da qui nasca tutta la mia malattia. E no, non c'è stato nessun tipo di evento traumatico a spingermi a riflettere su questa cosa.
Semplicemente ho capito che un giorno i tuoi genitori, i tuoi amici, ogni persona che ami, tutti se ne dovranno andare. Mi è solo capitato, e non perchè leggessi maniacalmente Poe o ascoltassi ossessivamente i The Cure.
Così diventai molto sensibile riguardo la faccenda della morte fin da ragazzino, e lo sono tuttora. Questo accade quando sei uno psicotico sul bordo del burrone, e in questo consistono i My Chem Rom; c'è un dualismo in ogni cosa ed in ogni membro, c'è il desiderio di scontrarsi con un costante conflitto: se un pezzo risulta piuttosto poppeggiante, allora dobbiamo scrivere dei testi davvero malati.
Se riesci a cambiare il mondo per il verso giusto, anche solo un leggermente, è la migliore cosa che tu possa fare."
Il fatto di vestirsi in nero e rosso, poi, non è una cosa satanica come molti hanno asserito. Nacque tutto durante le riprese del video di 'Helena' (clip qui a destra), che dirigemmo noi anche dal punto di vista artistico. E ci piacque molto il nostro aspetto in quel video! Gradiamo sempre più il fatto di risultare più o meno uniformi, perchè oltre ad essere una gang, ora sembriamo una gang pure nell'abbigliamento.
Non è stato progettato, è stato solo un 'wow, come stiamo bene!'. Solo che adesso mi sono sentito dare l'etichetta del frontman carino e fighetto. Che cazzo! Non sono 'carino' in nessun senso, forma o cosa... Pensavo semplicemente di piacere perchè sono un pezzo di stronzo completamente fuori di testa!!"
